Teaser Tuesday (132)
Buon martedì sera con la Rubrica settimanale Teaser Tuesdays, ideata da MizB del Blog Should Be Reading a cui anche questo Blog aderisce.
In cosa consiste?
1. Prendi il libro che stai leggendo
2. Aprilo a una pagina a caso
3. Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser")
4. Fai attenzione a non scrivere spoilers!
5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.
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Per questa settimana il mio teaser è tratto da:
Dieci piccoli respiri
di K. A. Tucker
Newton & Compton
Dal 10 luglio
ISBN 978-88-541-6745-2
Pagine 320
Euro 9,90 (ebook Euro 4,99)
E se fuggire via per sempre significasse trovare un nuovo amore?
Kacey Clearly ha solo vent’anni quando la sua vita va in pezzi. Un terribile incidente automobilistico le porta via i genitori, il fidanzato e la sua migliore amica. Dopo quattro anni trascorsi a casa degli zii nel Michigan, Kacey decide di fuggire via per sempre. Una notte lei e sua sorella Livie prendono un autobus per Miami e lì, nonostante le difficoltà economiche, possono finalmente ricominciare a progettare una nuova vita. Kacey però non è ancora pronta a lasciarsi alle spalle il passato e stringere nuove amicizie, neppure se a chiederglielo è l’affascinante vicino, Trent Emerson, un enigmatico ragazzo dagli ipnotici occhi blu. Eppure Trent è deciso a far breccia nel suo cuore, e presto Kacey dovrà smettere di chiudersi a riccio e arrendersi al suo amore...
Stasera al Penny’s c’è il due per uno al bar, perciò il locale è affollatissimo, e io e Storm siamo costrette a stare in piedi tutta la serata. Sono stanca e sudata. Cain è riuscito a trovare il gemello di Nate – un altro colossale bruto dalla pelle scura – perché butti sul marciapiede i clienti dalle mani lunghe in un batter d’occhio. Anzi, stasera ci sono quasi più buttafuori che ballerine. Compreso Ben. Mi avrà detto due parole in tre giorni, sin da quel pomeriggio in palestra, e la cosa mi sta bene. Preferisco tenere la testa bassa che avere quel ricordo costante.
Cain si sporge sul bancone mentre metto in fila dieci bicchierini di vodka. «Cosa te ne pare fino a ora del Penny’s, Kacey?», mi chiede al di sopra della musica.
Rispondo con un cenno del capo e un sorriso. «È fantastico, Cain. La paga è davvero ottima».
«Bene. Li metti da parte per il college, spero».
«Sì». Ma probabilmente non per me.
«E cos’è che ti interessa?».
Faccio una pausa, riflettendo sulla risposta. Scelgo l’onestà a discapito di un’osservazione strafottente. È il mio capo, dopotutto. «Non sono sicura. In questo momento non so bene che strada prendere». Per qualche ragione, la domanda di Cain non mi infastidisce. Non mi sembra invadente. «Ci tengo di più che mia sorella entri a medicina».
«Ah, sì. Questo famoso angelo dai capelli corvini di cui Storm tesse le lodi». Gli scaltri occhi di Cain si socchiudono. «Sei una che lavora sodo e sei la benvenuta qui fino a che ti servirà il lavoro, ma fa’ in modo di trovare presto la tua strada. Puoi fare di meglio che agitare cocktail. Continua così». Cala la mano sul bancone e mi lascia a fissare la sua schiena.
«Qual è la sua storia?», domando a Storm.
«Cosa vuoi dire?»
«Be’, penso che forse sia una delle persone più interessanti che abbia mai conosciuto. Un paradosso per essere il proprietario di uno strip club. Non l’ho mai visto dare neanche una palpatina. Si prende il tempo di dire ciao. Adesso mi incoraggia a non lavorare qui perché valgo troppo per questo posto».
Storm sorride. «Già, è sicuramente speciale. È cresciuto in un ambiente difficile». Afferra la bottiglia di JD che è davanti a me. «A proposito di Trent…».
Cosa? Il repentino cambio di argomento mi disorienta.
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