Pensieri e Riflessioni su "Portami via" di Tanya Byrne
Titolo: Portami via
Autore: Tanya Byrne
Editore: Newton & Compton
ISBN 978-88-541-5772-9
Pagine: 384
Sinossi:
Adamma, figlia di un diplomatico nigeriano, ha 16 anni quando la sua famiglia lascia New York e si trasferisce in Inghilterra, nel Wiltshire.
La nuova scuola di Adamma è il prestigioso Crofton College, frequentato dai ragazzi delle famiglie facoltose della zona, tra cui la bellissima e spregiudicata Scarlett. Tra le due nasce un’amicizia profonda, ma l’amore per lo stesso, misterioso ragazzo le allontana bruscamente. Dopo mesi di contrasti, bugie e ambiguità, proprio quando le loro incomprensioni sembrano infine appianarsi, Scarlett scompare e nessuno ha idea di cosa possa esserle accaduto, mentre Adamma scopre che l’amica nascondeva un inquietante segreto, che sconvolgerà la sua vita per sempre.
Il mio pensiero:
Pochi romanzi riescono a mandarmi fuori di testa. Pochi romanzi riescono a farmi completamente ammattire. Pochi romanzi, anche a lettura terminata, mi perseguitano ancora.
Questo è uno di loro.
A chi se lo fosse perso (e credo in tanti, visto che in rete trovo davvero pochi Blog che ne parlano, o comunque pochi Blogger che l'hanno letto) dico di segnarsi questo titolo: "Portami via", scritto dalla londinese Tanya Byrne ed edito lo scorso 3 ottobre dalla Casa Editrice Newton & Compton.
Abbiamo un detto in Nigeria: se hai un amico tientelo stretto.
Come definirlo?
Direi che ho avuto per le mani un thriller psicologico fatto con i fiocchi e argutamente costruito da un'autrice che non dimenticherò tanto facilmente.
I protagonisti sono per lo più ragazzi adolescenti di ricche famiglie che frequentano un college londinese, per cui, chiudete gli occhi ed immaginatevi una scuola immersa nella verde campagna inglese e costeggiata da un fitto e selvaggio bosco (spesso teatro di feste proibite).
Provate adesso ad immaginarvi la protagonista di questo romanzo: una specie di Veronica Mars (scusate, ma la spiccata caparbietà e la dote investigativa innata di questa ragazza più volte mi hanno portata a paragonarla alla nota protagonista della omonima serie televisiva) nigeriana, Adamma, con tanto di padre diplomatico e madre insegnante, che viene catapultata da New York nel suo nuovo College londinese.
«Sicura di non dover prendere appunti, Lois Lane?», fece ammiccando mentre tirava fuori il rossetto rosso dalla borsa.
Affiancatele una ragazza un po' sopra le righe, bella da mozzare il fiato ed altrettanto esuberante, di nome Scarlett e un ragazzo, Dominic, ben conosciuto nell'ambiente scolastico per il suo temperamento che l'ha portato a collezionare vari richiami ed espulsioni. Ah, e come dimenticarmi del giovane professore di letteratura inglese nonché razziatore di cuori?
«Nessuna ha mai scelto me»
Segreti, bugie, tradimenti, stupri e un omicidio... ingredienti di in una storia davvero intricata che lascia senza fiato finché non si giunge a scoprire il o la colpevole del delitto.
Credetemi, ancora non mi capacito della bravura di questa autrice che è stata in grado di trovare degli escamotage tali che ti portano a fare congetture sbagliate ed a convincerti della colpevolezza delle persone più innocenti.
Scritto in maniera tale che sia Adamma a narrare i fatti, la trama è divisa in capitoli che si svolgono alternando vicende passate e attuali al dramma, fulcro della narrazione.
I dettagli vengono sfumati con maestria; l'autrice gioca a confondere il lettore e a fargli perdere l'orientamento per spiazzarlo e dargli, sul finale, il colpo di grazia.
Unico.
Ho fatto le ore piccole pur di arrivare alla soluzione di questa storia intricata e una volta raggiunta, ancora mi sto arrovellando e complimentando con l'autrice. Ingegnosa davvero!
Mi ha stupita, e questo è il motivo per cui a questo romanzo non posso che assegnare il massimo del punteggio: uno stile originalissimo che non dimenticherò tanto facilmente e che consiglio a chi ama farsi coinvolgere nelle investigazioni per arrivare a stanare il colpevole.
Un solo consiglio: da leggere a mente sgombra da pensieri e con molta molta attenzione!
Un solo consiglio: da leggere a mente sgombra da pensieri e con molta molta attenzione!
io non ho ben capito chi era daniel....c'è questo libro è stupendo ma troppo confuso!
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