Da oggi in libreria: "Le ore lunghe" di Colette

Dopo Prigioni e paradisi
un altro prezioso inedito di Colette

Colette
Le ore lunghe
Traduzione di Angelo Molica Franco
Collana formebrevi
Del Vecchio Editore
ISBN: 9788861100589 
Pagine: 240 
Traduzione: Angelo Molica Franco
euro 14 

INEDITO IN ITALIA

in libreria dal 6 novembre 2013

Un reportage inedito sulla Prima Guerra Mondiale che senza tacere l’orrore del conflitto coglie il permanere della bellezza e il senso della rinascita nel Vecchio Continente. Un libro in cui scorci d’Italia illuminano la narrazione, con una finezza di vedute che solo la penna geniale di Colette poteva regalarci.

«Colette: sono, per così dire, annichilita di fronte a tanta capacità di penetrazione, e di bellezza. Ma come ci riesce?
Nessuno in Inghilterra ne sarebbe capace.»
Virginia Woolf in una lettera a Ethel Smyth, 25 giugno 1936

Le ore lunghe, finora inedito in Italia, è tra le opere che meglio rappresentano l’impegno e il talento giornalistico di Colette. Una scrittrice che sa far letteratura, e arte, di ogni momento della vita. Nel 1914 scoppia il primo conflitto mondiale: Colette, già redattrice per “Le Matin”, parte per il fronte al seguito del marito, il barone Henry de Jouvenel des Ursins. Lo accompagnerà a Verdun e poi in un’incessante spola tra Parigi e Roma (1915), Cernobbio (1916), e anche Como e Venezia. In una corposa sezione del testo, chiamata Impressioni d’Italia , la scrittrice offre un delizioso quadro di Venezia (fine luglio 1915) e delle pittoresche pagine dal lago di Como. Colette affronta il racconto della Prima Guerra Mondiale attraverso l’uso della metafora, tanto da poter definire Le ore lunghe un reportage sulla bellezza che non muore, pur soffocata dal frastuono della guerra.

HANNO SCRITTO DI PRIGIONI E PARADISI

«Queste pagine sono un saggio della straordinaria capacità narrativa e
dell’intelligenza di Colette.»
Giuseppe Scaraffia , Il Sole 24 Ore

«Siamo nel regno della pura letteratura come autoriferimento, ma lontani mille miglia dalla noia didascalica.»
Mario Fortunato , l’Espresso

«Colette è capace di fare letteratura anche sul decorso dell’influenza, su una fetta di pane immersa nel latte da mangiare a merenda.»
Sandra Petrignani , Liberal

Gabrielle Sidonie Colette è stata una delle grandi protagoniste della sua epoca, un mito nazionale. Tra le sue opere ricordiamo la fortunata serie di Claudine, La Vagabonda (1911), Chéri (1920), La fine di Chéri (1926), La gatta (1933), Julie de Carneilhan(1941), Il puro e l’impuro (1941), Il kepì (1943), Gigi (1944) e Prigioni e paradisi (1949) pubblicato sempre da Del Vecchio editore nel 2012. Colette è stata insignita delle più importanti onorificenze: membro dell’Académie Goncourt, nonché Grand’Ufficiale della Legion d’Onore, membro onorario del National Institute of Arts and Letters. Fu la prima donna nella storia della Repubblica Francese a ricevere funerali di Stato.

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