PENSIERI E RIFLESSIONI SU “ON FIRE” DI SYLVIA DAY

Titolo: On fire
Autore: Sylvia Day
Editore: Fanucci
Data di Pubblicazione: 21 Ottobre 2013
ISBN: 8834724534
ISBN-13: 9788834724538
Pagine: 160

Formato: brossura e e-book

Sinossi - Quando Lion’s Bay, una tranquilla cittadina sul mare, è colpita dai ripetuti attacchi di un misterioso piromane, l’ispettore antincendi Darcy Michaels si vede costretta a chiedere l’aiuto dei federali. Non appena giunge sul luogo, l’agente Jared Cameron capisce con un solo sguardo che Darcy, con i suoi occhi verdi e quella sensualità che traspare da ogni gesto, è la donna di cui vuole soddisfare ogni desiderio. Anche lei avverte una bruciante, irresistibile attrazione, e in una sola notte scatta la scintilla. Tra i due presto esplode la passione, un reciproco desiderio che si rivelerà essere il fuoco più difficile da domare e che continua ad alimentare le fantasie dei due amanti, bramosi di conoscersi sempre più a fondo. Ma il caso su cui sono chiamati a indagare non può aspettare e riporta alla luce qualcosa che Darcy avrebbe voluto dimenticare, un doloroso segreto che ha scelto di tornare a turbare la sua vita proprio ora...

Il pensiero di Amarilli73

Se avete bisogno di una lettura rovente, ma proprio rovente Sylvia Day è la soluzione. 

Se ancora non ne siete convinti dopo aver letto la trilogia di Crossfire, anche questa novella più contribuire a confermare la mia tesi.

Intanto si parte con un personaggio femminile tutto sommato inconsueto. Anziché mettere al centro della scena il solito Adone ricoperto di miele, a Day ci piazza una donna bella (ma che non conta ogni stramaledetta caloria che si mette in bocca), disinibita e parecchio sicura di sé, un’ispettrice dei vigili del fuoco abituata a studiare da vicino incendi e atmosfere roventi e perciò anche a gestire gli uomini che le ronzano intorno.

Come non adorare quest’ispettrice, una che non vuole complicazioni e che dagli uomini si aspetta, principalmente, il risultato pratico di “un vibratore senza le pile”?

Le piacevano gli uomini. Era affascinata da loro, e se li godeva appieno, ma non erano che accessori. Aveva troppe cose nella sua vita, troppe cose che occupavano il suo tempo. Dani la chiamava rubacuori. Darcy non aveva mai avuto l’intenzione di ferire nessuno, ma a volte era capitato.

Insomma, Darcy è una che sa quello che vuole e non ci mette niente a capire che quello che vuole è il nuovo agente federale arrivato in città. Soprattutto se pure lui, alla prima occhiata, la classifica come “una bomba di sensualità in pacco anonimo”.

Da qui una girandola di incontri fisici senza sosta, al limite della verosimiglianza, perché i due sembrano fatti di gommapiuma e non di carne soggetta a stanchezza e usura. 

Però ci si diverte senza pensieri, anche perché la Day inserisce il tutto in una trama pseudo-poliziesca, ma che è talmente in secondo piano che si vede subito che non interessa a nessuno.
Amarilli73

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