PENSIERI E RIFLESSIONI SU “IL DUCA DI GHIACCIO” DI MARY BALOGH

SESTA PUNTATA CON LA LETTURA DELLA SAGA ROMANCE DEI “BEDWYN” 

Il duca di ghiaccio
Mary Balogh
Pubblicazione: Maggio 2013
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Oro n. 125 
Titolo Originale: Slightly Dangerous 
Serie: Bedwyn n. 6

Ambientazione: Inghilterra, 1814

Trama – Il glaciale e solitario Wulfric Bedwyn, duca di Bewcastle, ha visto i suoi fratelli e sorelle trovare l’amore e sistemarsi. Tuttavia non ha alcuna intenzione di emularli. Alla morte della sua amante si sente però improvvisamente solo e accetta un invito a un ricevimento, incontrando una schiera di dame che fanno di tutto per attirare la sua attenzione. Tranne una: Christine Derrick. Non più giovanissima e vedova, Christine ha comunque una vivacità e una carica sensuale che Wulf non riesce a ignorare. Eppure, nonostante l’inevitabile e corrisposta attrazione, lei rifiuta di diventare sua amante, e sedurla sarà per il “duca di ghiaccio” una sfida da vincere a ogni costo. Al punto di rendersi conto di non poter più fare a meno dell’amore…

Il pensiero di Amarilli73

Ed eccoci, finalmente, al famigerato Duca di Bewcastle “aristocratico dalla punta dei capelli a quella dei piedi”, il maggiore dei sei fratelli Bedwyn e anche il più schivo, enigmatico e – indubbiamente - il più solo.

Avevo molte aspettative sulla conclusione di questa serie, e in effetti questo si è rivelato un romance praticamente perfetto. Tralascio le similitudini con il più classico modello austeniano, perché mi pare che Wulfric abbia un carisma tutto suo, con decine di sfaccettature diverse, e sarebbe ingiusto sottoporlo a ingombranti paragoni: il duca che è stato costretto a divenire tale a 17 anni e che ha perso buona parte della sua infanzia e della sua giovinezza per calarsi nel ruolo del capofamiglia, dedito a salvaguardare eredità, onore e salvaguardia del casato; il duca e il suo inseparabile monocolo; il duca che passa la vita a corrugare le sopracciglia in un’espressione così altera che “avrebbe potuto congelare l’uva sui rami, rovinando il raccolto di un anno intero”; il duca che rifiuta l’amore e vuole solo un’amante, perché ha passato così tanto tempo a nascondersi dietro il suo ruolo da non essere più in grado di mostrare agli altri l’uomo che è realmente.

E poi c’è lei, Christine, una vedova ormai trentenne (che per gli standard dell’epoca voleva dire praticamente con un piede nella mezza età), “una creatura circondata di luce, nonostante l’oscurità che aveva intravisto in lei”, capace di affascinare il duca e sciogliere inesorabilmente tutto il ghiaccio intorno.

Questo romanzo, alla fine, è una sfida, una grandiosa sfida tra due persone che hanno già vissuto e sperimentato, che hanno già commesso parecchi sbagli ma possono ancora dare molto e, soprattutto, hanno un’ultima possibilità di cambiare e si meritano di averla. Perché “è raro come una rosa d’inverno veder sorridere il Duca di Bewcastle”.

Alla fine di questa serie, mi viene voglia di fare la mia top ten dei fratelli Bedwyn. Davanti, senza dubbio, Frejya e Wulfric, poi Alleyne e Aidan, poi Rannulf e infine Morgan. Qualcuno di voi è d’accordo?

La serie:
1) Slightly Married (2003)- Sposa a metà
2) Slightly Wicked (2003) – Incidente d’amore
3) Slightly Scandalous (2003) – Una lady scandalosa 
4) Slightly Tempted (2004) – La tentatrice 
5) Slightly Sinful (2004) – Innamorarsi di un lord 
6) Slightly Dangerous (2004) – Il duca di ghiaccio 
Amarilli73

Nessun commento:

Powered by Blogger.