PENSIERI E RIFLESSIONI SU “NESSUN SEGRETO” DI MONICA BURNS

Titolo: Nessun segreto
Autrice: Monica Burns
Pubblicazione: Marzo 2013
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Passione n. 107

Titolo Originale: Pleasure Me

Ambientazione: Inghilterra, 1897 (epoca vittoriana)

Sinossi - Disconosciuta dal padre, Ruth è diventata una famosa cortigiana, ma ora, a quarantun anni, il suo amante la lascia. Preoccupata per il futuro e convinta di non essere più desiderabile, resta sorpresa dalla proposta che le viene dall’avvenente barone Garrick Stratfield: ben più giovane di lei e conteso da molte donne, non è però mai stato visto insieme ad alcuna. Ruth ha bisogno di denaro, così accetta. E inaspettatamente si innamora, mentre Garrick, pur travolto dalla passione, è devastato dalla convinzione di non poterla soddisfare. Potrà, l’amore che li unisce, abbattere le paure che li dividono?
Premi e riconoscimenti della critica: Premio Reviewer’s Choice Award di Romantic Times nel 2011 come Miglior Romanzo Storico ambientato nelle Isole Britanniche (British Isle-Set Historical Romance); All About Romance DIK (Desert Isle Keeper).

Il pensiero di Amarilli73

Solo basandosi sulla trama, questo romanzo potrebbe sembrare (a torto) una trasposizione in epoca vittoriana delle avventure di una maitresse in declino e del suo toy-boy ricco e annoiato.
Invece non è male, niente affatto. 

Monica Burns, autrice che non conoscevo, conosce i trucchi del mestiere e riesce a confezionare un romanzo nella media, con personaggi di spessore, una trama gradevole e scene di passione (con tanto di benda) particolarmente riuscite (stando al mio parametro “brivido e sensualità”).

Quando i loro occhi s’incrociarono nuovamente, lui non rivelò niente con lo sguardo, ma sorridendo le offrì il braccio, e a lei batté di nuovo forte il cuore. Se una donna si fosse lasciata catturare da un simile sorriso sarebbe stata perduta.

Sia Garrick che Ruth si fanno apprezzare per il loro carattere, così come appare positivo il messaggio complessivo sotteso al libro. L’amore è una questione di sensazioni a pelle che supera i preconcetti degli altri e le prime false impressioni: da un lato, Garrick scopre di aver basato tutte le sue scelte su una premessa (la sua diversità e presunta inferiorità) che non è uguale per tutti, e, dall’altro lato, Ruth capisce di non voler innamorarsi per non rischiare di essere ancora lasciata come un oggetto passato di moda.

Inoltre, se avete superato la vetta dei quarant’anni (anche se non bisognerebbe rivelarlo), le scene di venerazione da parte di Garrick verso la sua donna “matura” vi risulteranno di particolare conforto, al pari del brodo caldo che lui le fa servire per rifocillarla e prendersi cura di lei.

- Dimmi come ti faccio sentire, Ruth – le ordinò lui con una voce vellutata che la fece fremere.
- Mi fai sentire viva e giovane.
- Giovane? – Le prese il mento con la mano costringendola a guardarlo negli occhi. – Sei ossessionata dall’età, che non è altro che un numero.

Unico neo, l’epilogo troppo sdolcinato (che avrei tagliato a cuor leggero). Già è bella l’idea di loro due che rimangono insieme, nonostante l’età e le convenzioni: non occorreva strafare forzando la natura (soprattutto dati i tempi).
Amarilli73

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