Pensieri e Riflessioni su "Il Marchio" di Aurora D'Evals

Runa Editrice
Il marchio” di Aurora D'Evals
Collana Erotika
334 pagine, 
€ 14,00

Sinossi:
Sara e Ginko non potrebbero essere più diversi: lei, figlia di ricchi borghesi, giovane, carina, educata, con un futuro assicurato, lui di professione tatuatore, musicista heavy metal, figlio di nessuno, indipendente e dal forte carattere. Niente li accomuna, niente li lega.
Eppure dal loro incontro fortuito nasce improvvisa e fortissima un’attrazione irresistibile, perché Sara è una slave, una sottomessa, e Ginko un master, il dominatore che prenderà subito in mano le redini della sua vita e darà loro il deciso strattone che Sara attende da sempre.
Per lui la brava bambina di papà rivolterà completamente la sua esistenza, seguendo i propri impulsi e la propria vera natura, legata a un guinzaglio invisibile, fatto d’amore e di erotismo travolgente, che la porteranno a esplorare territori sempre più lontani, sempre più pericolosi, fino a conoscere i propri limiti, quelli oltre i quali il suo guinzaglio non può tendersi. Perché un guinzaglio ha due estremità, e chi lo tiene in pugno non è meno prigioniero di chi ne viene guidato.
Ginko non è meno succube della sua slave di quanto lei lo sia di lui, in un rapporto di simbiosi nel quale ciascuno dei due ha bisogno dell’altro, per realizzare la propria natura segreta e reale.
E, quando questo guinzaglio finirà per spezzarsi, le conseguenze saranno imprevedibili, per entrambe le sue estremità.

Il mio pensiero:
Questo romanzo, edito lo scorso 6 marzo dalla Casa Editrice Runa ed opera della bravissima Aurora D'Evals, sarà sicuramente uno di quei libri che resterà scolpito nella mia memoria per molto, moltissimo tempo.

L'ammetto, non avrei mai detto che sarei arrivata all'ultima pagina con quel senso di appagamento e soddisfazione che solo i buoni romanzi possono dare. Qualche remora purtroppo l'avevo... 
Non avrei mai detto che questo romanzo potesse entrare tra i libri che custodisco più gelosamente, perché la lettura delle prime venti pagine mi ha completamente spiazzata e, testimone una mia carissima amica, ero sul punto di desistere. Poi, vuoi la curiosità, vuoi che a metabolizzare la cosa ho impiegato poco, vuoi anche l'accattivante stile della D'Evals, sono stata risucchiata senza via di scampo nella sua storia.
La lettura mi ha completamente assorbita, tanto da doverla assolutamente terminare entro breve: era diventata una droga. 
Finalmente adesso posso dire senza remore che gli attribuisco ben cinque stelle piene.
Perché vi chiederete.
Per me un libro è buono e si merita le quattro stelle se ha saputo distrarmi, trasmettermi piacevoli emozioni, se la trama mi ha convinta e soprattutto se lo consiglierei ai lettori. Le cinque stelle, come quelle che si merita a buon diritto questo romanzo, indicano che il libro ha quel qualcosa in più in grado di catturare l'attenzione del lettore e di stupirlo grazie alla sua originalità.

«Ginko. Disegnami. Marchiami. Sarò il tuo capolavoro. "Allora, come si procede in questi casi? Non ne so niente, devi guidarmi. Mi affido a te"».

Specifico che si tratta di un romanzo erotico con scene esplicite. Non aspettatevi le classiche storie trite e ritrite in stile Cinquanta sfumature e affini. Qui si fa sul serio. Qui non ci sono veli e non ci sono inibizioni. Il sesso non è vanilla o zucchero filato ma è quasi al limite della sopportazione.
Si tratta di essere padroni o essere dei sottomessi. Un padrone è un master che sa punire e premiare, sa prendersi cura della sottomessa che si affida completamente ed incondizionatamente a lui, e nel contempo sa sondarne e riconoscerne i limiti. Non stiamo parlando di pratiche sadomaso.
Non aspettatevi però il Mr Grey di turno, ricco all'inverosimile e bello da incutere timore. Non cercate in Sara la ragazza acqua e sapone della porta accanto alla sua prima esperienza.
Ginko è un tatuatore comunissimo, per quanto carismatico e Sara è una semplice impiegata di banca, la cocca del babbo, ben conscia di quello che cerca per raggiungere il suo piacere. In effetti, per quanto possa sembrarvi insignificante, leggere nelle prime pagine del romanzo che questa ragazza, già nella sua infanzia, provava brividi di piacere quando a scuola, masticando il tappo della biro, finiva inavvertitamente per ferirsi la gengiva, mi ha scossa... Sarà capitato a tutti di giocare con la Bic quando in classe un insegnante spiega. La differenza sta nel fatto che in molti, dopo essersi fatti sanguinare la gengiva, avranno avuto le lacrime agli occhi e ci avranno pensato due volte, almeno nei giorni successivi, prima di riprovarci. Per Sara non è così perché il confine tra il piacere e il dolore non è così netto. A volte solo il dolore è in grado di appagarla e calmarla.
E questo lo capirà subito Ginko, colui che le insegnerà a sondare i suoi limiti svelandole un mondo fino ad allora sconosciuto, fatto di nuovi giochi... possesso, dominio e anche amore.

«No - Ginko mi allargò le ginocchia, senza nessuna delicatezza - il romanticismo è morto».

Vi ho detto che sa spiazzare. Il linguaggio che la D'Evals fa utilizzare alla protagonista femminile è forte, schietto e colorito.
Ci vuole un po' per abituarsi al flusso di pensieri di Sara: superficialmente potrebbe sembrare una sorta di diario della protagonista, ma propendo di più verso l'ipotesi che si tratti di una sorta di sfogo personale. In alcune pagine il ritmo della narrazione è talmente concitato che sembrerebbe quasi una trasposizione del parlato, senza punteggiatura. Come se Sara stesse raccontando la storia della sua vita ad un amico.

«Mio Master, mio dio, mio amore, la tua parola è legge, la tua volontà sacra, non la metterò mai più in dubbio, mai più.»

Ogni capitolo porta il lettore verso un traguardo diverso. Lungi dal voler sperimentare quello che ha vissuto Sara, ma il romanzo mi è piaciuto. Molto. Mi ha fatto aprire gli occhi su un altro mondo e mi ha dato la prova che ognuno può amare in modo diverso, senza per questo provare sentimenti perversi; non esistono altre regole né confini oltre ai limiti stabiliti insieme.

Mi ha colpita. Mi è piaciuto. Ovviamente lo consiglio a chi cerca romanzi erotici che rompano i soliti schemi e abbiano come protagonisti persone reali.
Stefania

2 commenti:

  1. Ho letto da poco questo libro e mi è piaciuto molto. Ho apprezzato tanto il fatto che è possibile scrivere questo genere anche con persone comuni, come la tua impiegata della banca, i protagonisti non erano manager multimiliardari o verginelle che non sanno cosa vogliono, tutt'altro. Poi il finale è stato proprio originale

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai proprio ragione. Questo libro è entrato ufficialmente tra quelli a cui tengo di più e che consiglio vivamente alle amiche che amano il genere. È originale e finalmente ha rotto i canoni su cui si son basati i numerosi erotici usciti in serie ultimamente.

      Elimina

Powered by Blogger.