Pensieri e riflessioni su "La croce sulle labbra" di Danilo Arona e Edoardo Rosati

Titolo: La croce sulle labbra 
Autori: Danilo Arona, Edoardo Rosati
Editore: Edizioni Anordest
Collana: Criminal brain
ISBN: 8898651090 
ISBN-13: 9788898651092 
Pagine: 255 

Sinossi:
Guana, un remoto angolo di paradiso nel mare delle Antille. Ma in una sola notte il paradiso sprofonda all'inferno e la morte dilaga, mentre centinaia di nativi abbandonano l'isola in fretta e furia. Mesi e mesi dopo a Milano uno strisciante orrore invisibile inizia a diffondersi come un inarrestabile morbo letale. Qualcuno ne conosce l'origine: quella piccola scheggia di terra nel Caribe. Misteriosi emissari tribali, sanguinarie eruzioni di furia omicida, devastanti mutazioni dei corpi e delle anime, un enigmatico e antico culto che celebra le sue nozze immonde con la medicina oscura e deviata. IL più inaspettato degli incubi per tre coraggiosi medici impegnati in una corsa disperata contro il dilagare di un flagello capace di annientare la metropoli. E tutti i suoi abitanti.

Il mio pensiero:
Il dottor Alejandro Vegas, uno sconosciuto infettivologo di base nell'isola di Guana, non più giovanissimo, ma prestante, amante della vita e con un carattere ferrigno, incarna il perfetto ideale di personaggio ribelle ed anticonformista. Proprio il genere di dottore che ci si aspetta di trovare per gestire l'insorgere di un'oscura malattia infettiva in un angolo di paradiso terrestre.

Gli incroci bui e maleodoranti di un'isola pulsante e misteriosa fanno da sfondo all'inizio di un'avventura mozzafiato, in cui l'adrenalina vi terrà compagnia per tutta la durata del romanzo. "Exù vive" è il motto appena sussurrato, che inizia a serpeggiare tra le bocche dei nativi, assieme a strani graffiti sui muri nei posti più impensati, compresa la porta di casa dello stesso dottore. Quale sarà il collegamento con Milano, grande metropoli in cui vive anche il fratello di Alejando, Padre Pellegrino Vegas, priore di San Gerolamo? Pellegrino da sempre ha fatto sua la missione di aiutare i più miserabili, ma da qualche tempo è testimone di strani casi di pazzia e omicidi incontrollati, i cui attori sono proprio i poveri che tanto gli stanno a cuore. Proprio per la strana natura dei diversi casi, Pellegrino contatterà il fratello e sarà così che Alejandro scoprirà una inquietante cospirazione...

Come ben sapete, Danilo Arona non è nuovo al nostro blog, infatti tempo fa vi ho postato la recensione del suo ultimo romanzo, Io sono le voci

Questa volta Anordest rilancia una sua pubblicazione del 2008, scritta a quattro mani con Edoardo Rosati e già pubblicata da Mondadori nella collana Segretissimo. 
Lasciate che ve lo dica, mai idea fu più azzeccata di questa, perché questo libro merita sicuramente maggiore visibilità rispetto a quanto dato in precedenza. Gli ingredienti per un ottimo viral thriller ci sono tutti: trama solida, buone idee, colpi di scena mai banali e personaggi ben costruiti. In più, l'aiuto prezioso dato dalla vasta esperienza medico- scientifica di Rosati si sente tutta. Insomma, "squadra vincente non si cambia", per citare un modo di dire.

Se a questo uniamo l'attualità del tema trattato, otteniamo un sicuro successo editoriale. Infatti, mai come ora il bioterrorismo messo in atto da estremisti fanatici è sulla bocca di tutti. Considerato fantascienza fino a pochi anni fa, sicuramente oggi ha acquisito un posto di rilievo nella cronaca internazionale, basti pensare alla grande paura causata dall'antrace. 

Questo Arona lo sa bene ed è così che, ambientando il suo romanzo prima nell'esotica Guana e poi spostando l'azione nella nostra familiare Milano, riesce a tenerci sul filo del rasoio, dosando sapientemente fanatismo religioso, nozioni scientifiche, avventura e macabri fatti di cronaca nera.

"Loro sono qui, Pellegrino." ripeté Alejandro, strattonando con delicatezza il braccio del fratello. "Guarda cos'hanno fatto, durante la nostra assenza". La pelle del volto adesso non era quasi più visibile. Il rivestimento epiteliale si riduceva a poche macchie color beige, accennate qua e là. L'abile, ignoto disegnatore stava man mano sostituendo il volto malato con un teschio dal significato inequivocabile.

Un romanzo ben riuscito e scorrevolissimo, la cui unica piccola debolezza è, forse, il grande ardore amoroso del prestante dottore, alcune volte un po' troppo messo in mostra e portato all'esasperazione. Sicuramente un peccato veniale trascurabile, giustificato dal volere attribuire un ruolo quasi archetipico al personaggio di Alejandro.

In conclusione, se siete alla ricerca di un viral thriller dalle tinte torbide ed intriganti, assolutamente made in Italy, questo è il libro che fa per voi.
Ambra

Nessun commento:

Powered by Blogger.