PENSIERI E RIFLESSIONI SU “MASCHERA D’AMORE” DI ELIZABETH HOYT (MAIDEN LANE 5)
Elizabeth Hoyt
Pubblicazione: Gennaio 2014
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Passione n. 105
Titolo Originale: Lord of Darkness
Ambientazione: Inghilterra, 1737 (periodo georgiano)
Sinossi - “Grazie a Dio mia moglie ha una pessima mira!” Questo pensa Godric St John quando Megs vuole scaricargli addosso le sue pistole. Non la vede dal giorno del matrimonio, cui si era prestato solo per salvarla da uno scandalo. Lei naturalmente non sa che sta per sparare a suo marito, pensa solo di avere davanti il famigerato Spettro di St Giles, nel noto costume da Arlecchino, colpevole della morte del suo primo amore. Oltre che per farsi giustizia, però, Megs era tornata a Londra determinata a sedurre Godric per avere da lui quello che più desidera: un figlio. Ma cosa accadrà quando scoprirà che il marito e l’uomo che ha giurato di uccidere sono la stessa persona?
MASCHERA D’AMORE (Lord of Darkness) è il quinto romanzo della serie di ambientazione georgiana “Maiden Lane”.
Il pensiero di Amarilli73
Una volta iniziata la lettura di questa saga, è difficile fermarsi. E anche Godric St. John, il filosofo cupo e rigido che avevamo conosciuto nel primo volume (e che sulla carta non prometteva molto) riesce a regalare le sue porche soddisfazioni.
Di lui sapevamo già che è uno dei famigerati spettri del quartiere di St. Giles ancora operativi (erano tre, ma sono rimasti solo in due dopo la defezione forzata di Winter Makepeace), che ha vegliato per anni sulla moglie gravemente malata e che è stato costretto con il riscatto a risposarsi in fretta e furia con Lady Margaret. Della dolce Megs, invece, sappiamo già che ha perso un fidanzato segreto e il figlio che aspettava da lui, e che l’unica cosa che le interessa, dopo un periodo di riposo forzato, è mettere spalle al muro quel marito imposto e del tutto sconosciuto per poter finalmente…consumare il matrimonio.
Uno Spettro che svolazza tra i tetti, dunque, inseguito dai soldati e ferito da ladri di bambini senza scrupoli, e una lady che gli corre dietro per tutt’altre ragioni, molto più materiali.
Un episodio non eccelso come i due precedenti, ma tuttavia lieve, romantico e molto godibile.
Megs si voltò e lo vide, fermo davanti alla porta aperta di Saint House, con la luce alle spalle che proiettava una lunga ombra nera sul sentiero. Per un secondo rabbrividì per l’immagine di quel tenebroso sconosciuto venuto a invadere il suo sereno giardino, ma poi si scosse.
Quello era Godric, e tutto poteva essere, ma non più un estraneo. Era suo marito.
Forse in certi punti la Hoyt si è lasciata un po’ prendere la mano, perché all’improvviso il filosofo spadaccino, teoricamente in astinenza da almeno un decennio, si trasforma in uno spericolato interprete del Kamasutra, non proprio credibilissimo. Ma tant’è, abbiamo ormai capito che è una caratteristica di quest’autrice far celare sempre sotto fisici anonimi, e sotto le spoglie di rigidi maestri di scuola, ossuti e curvi filosofi, nonché ufficiali e nobili scialbi, potenti corpi tonici e toraci sensualmente muscolosi.
Insomma, finché l’eroe non si è tolto la camicia, il romanzo non prende l’avvio…
In ogni caso c’è un ulteriore motivo per continuare a leggere questa saga, l’imminente attesissimo arrivo (a MAGGIO 2014!!) del Duca di Mezzanotte, ovvero l’incontro tra Artemide e l’ultimo Spettro di St. Giles:
E poi la salvezza cadde dal cielo. La salvezza era un uomo grosso e spaventoso, che atterrò accovacciandosi. Si alzò in uno snodarsi di muscoli agile e atletico, e quando si raddrizzò Artemide ne vide la maschera: era nera, gli copriva il viso dal labbro superiore all’attaccatura dei capelli, con un naso brutto ed enorme, e lasciava esposte le cicatrici lungo le guance.
Occhi scuri brillavano dietro i due fori, intelligenti e vivaci.
Davanti a lei c’era lo Spettro di St Giles.
La serie MAIDEN LANE:
1) Maliziose intenzioni
2) Bisticci d’amore
3) Un tesoro d’amore
4) Amabile segreto
5) Maschera d’amore
Amarilli73 |
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