"Le stagioni dell'attesa" di Elisabetta R. Brizzi

Le stagioni dell’attesa 
Storie di luci e di ombre 
di Elisabetta R. Brizzi 

È uscita, per Lettere Animate Editore, la raccolta di racconti “Le stagioni dell’attesa” di Elisabetta R. Brizzi, autrice pontina. Dieci storie aventi il filo conduttore dell’attesa, dieci protagonisti diversi, dieci voci che immergeranno il lettore tra le luci e le ombre della natura umana. 

La raccolta è stata pensata come un viaggio tra le mille sfaccettature del quotidiano. 
Emarginazione, ritorni, primi amori, perdite, conflitti familiari sono alcuni dei temi che s’intrecciano con quello principale, in un’alternanza di speranze disattese e sogni realizzati. 

“Le stagioni dell’attesa” ha tra i suoi punti di forza la varietà delle voci narranti che nei racconti in prima persona si adattano e conformano alla mentalità del personaggio di turno. Così, ad esempio, in “Ogni cosa al suo posto” troviamo un andamento altalenante e a scatti, quasi un flusso di coscienza di Jordan, il protagonista. Diversamente, in “Alice che sapeva d’estate” abbiamo la freschezza e la semplicità di un adolescente alle prese con le prime pulsioni sessuali. 
Altro elemento interessante sono le ambientazioni. Sebbene nessuna si eguagli all’altra, si nota una certa dominanza del mare. Un mare amico, altre volte nemico ma comunque eretto a testimone delle aspettative dei singoli personaggi ed emblema dei loro moti interiori. 

Un insieme di storie, quindi, differenti l’una dall’altra. Dieci diversi modi di “aspettare” qualcosa. Un qualcosa destinato a cambiare radicalmente il corso degli eventi e la vita di ciascuno dei protagonisti. 

“Le stagioni dell’attesa” è disponibile in tutti gli store digitali. 

Elisabetta R. Brizzi nasce a Latina. Alcuni dei suoi racconti, risultati vincitori in concorsi letterari, sono stati pubblicati all’interno di antologie. Cura da diversi anni un blog personale (http://desertidicioccolato.blogspot.com) e un sito web (http://www.good-morning.it) incentrato sulla letteratura, la musica e le arti grafiche. Ha anche collaborato con svariate testate della sua città occupandosi di cronaca e di cultura. 
È laureata in lettere e attualmente scrive per i portali fotovoltaico sul web e prefabbricati sul web, dove si occupa di energie alternative e bioedilizia. 

Le parole dell'autrice:
“Le stagioni dell'attesa” sono nate in un arco di tempo piuttosto lungo, tra gli alti e i bassi del mio quotidiano. Per un paio di storie ho tratto ispirazione dalla mia vita, da avvenimenti rimasti talmente incisi nel mio cuore da doverli necessariamente tradurre in parole, personaggi e gesti. 
Altre, invece, hanno semplicemente bussato dentro di me nelle sembianze di questo o quel protagonista, chiedendo a gran voce di essere raccontate. Quando succede non posso restare indifferente, devo per forza mettermi seduta e scrivere. 
La raccolta comprende dieci storie diverse l'una dall'altra ma unite dal macrotema dell'attesa. Ogni protagonista aspetta qualcosa: la partenza, il perdono, il ritorno, un posto nel mondo, la verità, il ricordo, l’amore, il dolore, la pace, la promessa. 
Alcune di queste attese si compiono, cambiando radicalmente la vita dei protagonisti, altre restano intrappolate in un'acerba sospensione. Tutte, però, incidono le anime dei personaggi, lasciando su di esse indelebili segni. 
Ho voluto narrare la maggior parte dei racconti in prima persona (fanno eccezione soltanto tre di essi, posti in apertura, a metà e in chiusura) per indagare e portare in superficie i lati più intimi dei protagonisti. Ogni voce, quindi, non è mai uguale alla precedente. La struttura di ogni storia, l’andamento, il vocabolario usato si adattano di volta in volta all’attore di turno, al suo sentire. Potrebbero quasi definirsi dei monologhi. 
Scrivere “Le stagioni dell’attesa” ha significato, per me, scarnificare e indagare l'attesa, mostrarla sotto vari aspetti, in un’alternanza di luci e di ombre. Dopotutto, sono convinta che tutti noi, ogni giorno, aspettiamo qualcosa e per ognuno di noi quest'attesa, questa sorta di sospensione tra presente e futuro, possiede un colore diverso. Come le stagioni.

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