PENSIERI E RIFLESSIONI SU “UN PICCOLO SOGNO” DI SUSAN E. PHILLIPS

Titolo: Un piccolo sogno
Autore: Susan E. Phillips
Traduttore: Gasbarro A.
Editore: Leggereditore
Collana: Narrativa
ISBN: 8865083301
ISBN-13: 9788865083307
Pagine: 464

Sinossi:
Sinossi - Rachel Stone è appena arrivata a Salvation, una città che non ama e da cui è ricambiata con altrettanta cordiale ostilità. Ha la macchina in panne, il portafoglio vuoto e suo figlio di cinque anni che dorme sul sedile tra gli scatoloni del trasloco. Ma Rachel è una giovane vedova molto determinata, pronta a fare qualsiasi cosa pur di lasciarsi alle spalle un passato scandaloso. Qualsiasi cosa, tranne innamorarsi di nuovo. Eppure quando la sua vitalità invade i confini dello schivo Gabe Bonner, un uomo ostaggio dei suoi ricordi, la passione tra i due si accende contro ogni previsione, attirando le critiche dei soliti benpensanti. Benvenuti a Salvation, in Carolina del Nord, dove un uomo che ha smarrito la propria tenerezza incontra una donna con niente da perdere. Un luogo in cui i sogni potrebbero anche avverarsi. 

Il pensiero di Amarilli73
Quarto volume di una serie che sinora mi è piaciuta moltissimo: stavolta la Phillips cambia parecchio registro, offrendoci una storia d’amore meno ironica e molto più amara e introspettiva delle precedenti (senza contare che non c’è nessun vero contatto con l’ambiente sportivo dei Chicago Stars).

Certamente Gabe, il secondo dei fratelli Bonner, è un personaggio non facile, introverso, indurito dalla disgrazia che gli ha stravolto la vita, e non è facile neanche la sfida che il destino gli pone davanti: può un uomo che ha perso la moglie perfetta (il primo ed unico amore, poi) ed il figlio perfetto riuscire ad accettare e imparare a voler bene a due creature sgangherate e ugualmente sole (la famigerata vedova Snopes e il suo problematico bambino)?

La pioggia batteva sulla schiena di Gabe, mentre lui si spingeva più a fondo dentro di lei. Rachel chinò la testa nella curva del suo collo, poiché stava affogando sotto quell'acquazzone, stava affondando in quelle sensazioni tanto travolgenti e avrebbe voluto che quella tempesta non finisse mai.

Devo ammettere che l’autrice è davvero brava a ricostruire il graduale ritorno all’amore e alla vita di Gabe, che passa dal totale rigetto per Rachel e suo figlio sino alla consapevolezza che per amare due nuove persone non è necessario dimenticare quelle che aveva amato in precedenza, perché il cuore non uno spazio chiuso a scomparti stagni, ma una grande meravigliosa superficie che si allunga, si allarga e può contenere molto e ancora di più. 

E credo che, al di là della passione con Rachel (con potente scena a due, molto cinematografica, sotto la pioggia), la storia raggiunga davvero il punto più commovente quando Gabe capisce di POTER amare anche il figlio di lei (“lo vide per il bambino che era e non come l'ombra di qualcun altro”).

Per fortuna, l’aspetto doloroso della trama è compensato dallo sviluppo in contemporanea della storia tra il terzo dei fratelli Bonner, il bellissimo ma perfettino Ethan, reverendo della comunità di Salvation (pastore protestante, quindi nessuno scandalo all’Uccelli di Rovo…) alle prese con la sua irreprensibile segretaria. Qui ho ritrovato la cara vecchia Phillips, perché Kristy si è propria stufata di conservarsi immacolata in attesa che il reverendo si svegli e si accorga di lei, e le scene tra i due sono parecchio divertenti.

Unica nota stonata per me il finale troppo zuccheroso, e l’inserimento di un messaggio pseudo-religioso (l’ho notato solo io?) che non mi permetto di criticare ma che ho trovato francamente forzato nel contesto generale.
Amarilli73

1 commento:

  1. L'elemento mistico/religioso è stata l'unica nota stonata anche per me, altrimenti sarebbe stato un romance perfetto. Ma alla Phillips perdono tutto :P

    RispondiElimina

Powered by Blogger.