Pensieri e riflessioni su "La morte si muove nel buio" di Luigi De Pascalis

Titolo: La morte si muove nel buio 
Autore: Luigi De Pascalis
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
ISBN: 8804624914 
ISBN-13: 9788804624912 
Pagine: 379 

Sinossi:
Agosto 1527. Roma è caduta sotto l'assalto delle truppe imperiali di Carlo V, composte da soldati spagnoli e italiani e da mercenari tedeschi, i terribili lanzichenecchi. Da tre mesi il papa, Clemente VII, è prigioniero nelle sue stanze di Castel Sant'Angelo. Al suo fianco - prigionieri anch'essi cardinali, funzionari di palazzo, dignitari e un giovane artista toscano: Benvenuto Cellini, "bombardiere a castello, musico alla corte del papa e orafo con il sogno di diventare scultore". Cervello fino e testa calda, Benvenuto è bloccato a Roma a coniare monete per il papa, che non lo lascia partire per l'amata Firenze dove, nel frattempo, nuovi tumulti minacciano la sua famiglia. Finché una notte il cardinal Rangoni, vescovo di Modena, viene trovato morto nelle sue stanze di Castel Sant'Angelo. E non si tratta di morte naturale. Il suo assassino si è mosso nel buio, invisibile e letale. Probabilmente ha ucciso anche Barbaro, il segretario del cardinale, e, nella fuga, ha trucidato due soldati spagnoli di ronda, gli unici possibili testimoni. Le indagini vengono affidate a Sebastian Schertlin, ufficiale tedesco con fama di invincibile e spietato guerriero. Ma il papa non si fida e obbliga Benvenuto a intraprendere un'inchiesta parallela. Non corre buon sangue tra Schertlin e Cellini, divisi proprio da quello che hanno in comune: il temperamento fiero e attaccabrighe, l'intelligenza viva, l'abilità nella lotta e con le armi e, soprattutto, l'amore per Lozana, meravigliosa cortigiana andalusa.

Il mio pensiero:
Cosa ci può essere di più bello della Roma rinascimentale come sfondo per un giallo intricatissimo ed estremamente avvincente? Per chi come me ama il romanzo storico, La morte si muove nel buio è una vera manna dal cielo. In primis troviamo un'ambientazione accuratissima e molto molto precisa. Si sente che De Pascalis è un amante della Storia, soprattutto quella di Roma, la sua città d'adozione, ed è uno di quei pochi casi in cui l'accurata ricerca di dettagli arricchisce e non intralcia una narrazione vivida ed incalzante. 
In secondo luogo, la trama è veramente ben congegnata, l'autore non rivela mai troppo e gli intrighi si riescono a risolvere solo mano a mano che si procede nella lettura. Più si va avanti a leggere e più ci si immerge nel racconto, fino a sentirsi spalla a spalla con il protagonista vivendo con lui un'indagine difficile e dai mille risvolti, in cui il colpo di scena è sempre dietro l'angolo.

Benvenuto Cellini è quanto più di lontano ci possa essere da un uomo comune. Di professione orafo, si ritrova rinchiuso a Roma per conto del Papa dove, grazie alle sue molteplici doti, spera di trasformare la sua prigionia in un'opportunità di crescita professionale, diventando scultore affermato sotto il patrocinio del Pontificato. Ma i suoi sogni di gloria dovranno subire una brusca interruzione, in quanto, a causa di una serie di omicidi, verrà messa in dubbio la sua lealtà verso il Pontefice. Fortunatamente Benvenuto, nonostante non sia nuovo alle accuse di tradimento e abbia la nomea di grande attaccabrighe, riuscirà a non perdere il sangue freddo e, grazie all'aiuto del suo amico Mezzocavallo, si butterà a capofitto nelle indagini sapendo che in gioco non vi è solo il trovare un abile assassino ma, soprattutto, la sua stessa vita. 

Assieme a Benvenuto e a Mezzocavallo, troveremo anche altre figure di spicco, tra cui il comandante Schertling. Freddo e calcolatore, è l'esatto opposto dell'irriverente e rissoso Cellini. La sua unica missione è quella di vedere Benvenuto marcire in una cella vaticana, ma la sua integrità morale non permetterà che un uomo, anche se odiato più del diavolo in persona, possa diventare il capro espiatorio di un complotto che va ben al di là delle mura pontificie. 

"Questo papa è un Medici e Medici sono principi, non santi" considerò Montalto. "Le vie sono due, eccellenza: o sua santità si allea con l'imperatore e insieme riescono ad arginare il disfacimento religioso tedesco tramite una riforma o, per salvare l'integrità del proprio regno, l'imperatore sarà costretto a dare spazio ai malumori nordici. Ma allora il Sacco di Roma rischierebbe di essere solo l'inizio della rovina della Chiesa"

Un thriller adrenalinico e ben congegnato, in cui troveremo tanti elementi storici, come ad esempio le opere di Dürer e le analogie con la biografia del vero Cellini. Unica pecca, ma che si basa sul mio gusto personale, è la soluzione trovata per il triangolo amoroso con la cortigiana Lozana. Questa non mi è parsa molto congrua con il resto della narrazione; avrei preferito un espediente più credibile per l'inizio della collaborazione tra i due antagonisti in amore.

Al di là di questo piccolo rimprovero, a mio parere Luigi De Pascalis ha creato un validissimo ed estremamente intrigante romanzo storico. Mi spiace non avere scoperto prima questo scrittore, anche perché ha pubblicato un bel po' ed è molto apprezzato negli Stati Uniti. Sicuramente rimedierò andando a cercare la serie di Caio Celso ambientata nel 360 circa, sempre a Roma e zeppa di intrighi e misteri.

Per il momento non posso fare altro se non consigliarvi la sua ultima fatica, veramente apprezzabile sia da un punto di vista stilistico che per la suspense che vi terrà incollati fino all'ultima pagina.
Ambra

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