PENSIERI E RIFLESSIONI SU “NON E’ SHAKESPEARE” DI AMY LANE

It's not Shakespeare
Amy Lane
ebook, 153 pagine
Traduttore: Martina Volpe
Pubblicazione: 11 Giugno 2013
Editore: Dreamspinner Press 
ISBN 1613729480 (ISBN13: 9781613729489)

Sinossi – Il professore universitario James Richards è prigioniero della routine e sente il peso dei suoi anni. Si è trasferito nella California del Nord per sfuggire al dolore e all’umiliazione, ma finora l’unica cosa buona che gli è capitata è stato il suo Boston Terrier, Marlowe.
Poi, la sua studentessa più tosta gli combina un appuntamento con il suo migliore amico. Rafael Ochoa è a un mondo di distanza da James, cronologicamente, culturalmente e filosoficamente, ma è anche bellissimo e gentile: un’ondata di adrenalina per il cuore non ancora di mezza età di James. Assieme forgiano un ponte tra la sensibilità East Coast di James e la semplicità West Coast di Rafael, ma il loro venirsi incontro potrà superare la mancanza di fede di James nel lieto fine?

Il pensiero di Amarilli73

Mmm… giudizio abbastanza spinoso. 

Mi aspettavo molto da quest’autrice, dopo aver letto, praticamente con il cuore in mano, il bellissimo e struggente “Promesse mantenute” (vedi la mia recensione QUI). Invece, in questo breve romanzo certe cose mi sono piaciute e altre no. 

Comincerò dagli aspetti positivi. Ho apprezzato molto, ad esempio, che - per una volta - protagonisti non siano i soliti due adoni stupendi, ma che, se anche uno (Rafael) rientra nel sogno “modello di biancheria intima”, almeno l’altro, il professor James, abbia quarantatré anni, porti gli occhiali, cominci ad avere una leggera stempiatura in testa e lotti per mantenere la pancia piatta. Già questo rende la storia più umana e concreta, almeno per me.
E poi, non c’è dubbio, si tratta pur sempre di Amy Lane, e anche qui si possono trovare inaspettati sprazzi di pura poesia che saltano fuori dalle righe e ti conquistano. 

Come rimanere non toccati da una frase come questa?
“Un giorno,” disse dopo un silenzio profondo, “un giorno ti dirò che ti amo, Jimmy. Avrai solo una possibilità quando accadrà, perché avere quelle parole sospese, con niente a prenderle e nessuno a ripeterle, è il peggior silenzio del mondo.”

O da questa?
“E tutto quello che James riuscì a pensare quando Rafael gli fece un piccolo saluto felice dal finestrino prima di partire, era che doveva essere bello avere tutta quella fiducia nel mondo. Tutta la fiducia sembrò uscire dalla macchina e finire nella notte di primavera, e James si chiese se non ce ne fosse abbastanza da rubare alla luce argentea delle stelle.”

Al contrario, non mi ha convinto il voler rendere a tutti costi vero e “messicano” il personaggio di Rafi, insistendo su un linguaggio crudo e sboccato (tipo chiamare le proprie sorelle e amiche, affettuosamente ma continuamente, “vacche”), e ho trovato davvero inutile il personaggio di Sophie e i suoi forzati dialoghi letterari-filosofici-psicologici con il professore. A dire il vero, risultano un po’ barbosi e in ogni caso superflui per il proseguo della trama. O io non ho capito a dove volessero portare…

In conclusione, una storia gradevole ma non approfondita, diciamo un “mordi e fuggi” che non mi ha lasciato del tutto soddisfatta.

In ogni caso, se anche voi volete provare un assaggio, qui trovate il primo capitolo da leggere:
Amarilli73

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