Da oggi in libreria: "Il presidente deve morire" di Maurizio Chierici

Titolo: Il presidente deve morire
Autore: Maurizio Chierici 
Casa editrice: Edizioni Anordest
Collana: Linea Controcorrente
Pagine: 222
Prezzo: 12.90 € 
Codice ISBN: 9788896742341
Data Pubblicazione: 31-10-2013

QUARANT’ANNI FA MORIVA SALVADOR ALLENDE TRAVOLTO DAL COLPO DI STATO DI PINOCHET 

UN ROMANZO-VERITA’ CHE SI BASA SUI DOCUMENTI RESI PUBBLICI
DAL PRESIDENTE CLINTON E RACCOGLIE LE VOCI DI CHI È SOPRAVVISSUTO ALL’INTRIGO INTERNAZIONALE 

SANTIAGO, 11 SETTEMBRE 1973: ultime ore di Allende. 
Vuol restare solo alla Moneda mentre cadono le prime bombe.
Accompagna all’uscita le figlie Beatriz e Isabel. Muore da solo.
“Ma Allende comincia a morire tre anni prima…”.

I giochi della Cia: un libro che unisce
presente e passato

Quarant’anni fa moriva Salvador Allende travolto dal colpo di stato del generale Pinochet: 11 settembre 1973, l’altro 11 settembre. Nella memoria collettiva il vero 11 settembre è l’attacco di Al Qaeda alle Torri Gemelle: 2.752 morti. Le vittime di Santiago sono state invece 3.225, più 60 mila desaparecidos nei 27 anni di dittatura. Le vittime cilene erano ragazzi che anticipavano gli indignati di oggi o vecchi socialisti impegnati a reclamare la sovranità nazionale per limare i profitti delle multinazionali Usa. Impegnata a esorcizzare il fantasma di un’altra Cuba, la Casa Bianca difatti pianifica “il ritorno alla normalità”. Prende avvio un lungo lavoro del Presidente Nixon e di Herry Kissinger: 10 milioni distribuiti attraverso la Cia danno la carica a Pinochet. Trame nascoste per un tempo infinito: mormorii, sospetti, ma di prove neanche l’ombra, fino a quando i documenti sepolti negli archivi di Washington vengono alla luce nel 1999. Nessun sotterfugio: la spia (se così si può dire) è il presidente Clinton. Ordina alla Cia di declassificare ogni segreto che avvolge la morte di Allende. La Cia prova a disobbedire. Ma Clinton non ci sta: 17 mila documenti finiscono in internet. L’ultimo a cedere è Kissinger. Ha registrato ogni colloquio anche quando dall’altra parte del filo c’era il presidente. Ha sempre ordinato di ribattere e catalogare gli appunti: migliaia di faldoni. Li lascia alla Public Library of United States Diplomacy ad una condizione: devono restare sotto chiave fino alla sua morte. Ma la decisione di Clinton rompe il tabù. La vera storia del colpo di stato in Cile ormai fa il giro del mondo. Impossibile fermare la rabbia di chi ha perso fratelli, amici, figli, nei campi di concentramento o nelle camere a gas. Kissinger viene chiamato dal tribunale per testimoniare a proposito della scomparsa di cinque volontari francesi in Cile nei giorni che seguono la morte di Allende. Per caso il dottore è a Parigi. Salta sul primo aereo e vola via. Ha compiuto 90 anni, i suoi avvocati montano sempre la guardia come mastini. Ma l’opinione pubblica mondiale dopo 40 anni ricomincia a ricordare e a prendere coscienza

MAURIZIO CHIERICI, per 30 anni ha raccontato sul Corriere della Sera, Medio Oriente, l’Asia delle vie della seta e del Vietnam; soprattutto America Latina. Ha cominciato con la critica cinematografica, inviato al Giorno di Italo Pietra, Resto del Carlino di Biagi. Oggi è editorialista de Il Fatto Quotidiano. Fra i suoi libriDayan (DeAgostini); Arafat e i guerriglieri della speranza (Mondadori); La pelle degli altri (Rizzoli); Per fortuna sono bianco (Mondadori); Lungo viaggio d’addio (Baldini Castoldi Dalai); La scommessa delle Americhe(Einaudi). Tre romanzi-verità: Malgrado le amorevoli cure (Einaudi), L’imperatore e Quel delitto in casa Verdi(Rizzoli-Bompiani).

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