Teaser Tuesday (164) - "Origin" di Jennifer L. Armentrout

Buona serata con la Rubrica Teaser Tuesday, Rubrica ideata da MizB del Blog Should Be Reading a cui anche questo Blog aderisce.

In cosa consiste? 
1. Prendi il libro che stai leggendo 
2. Aprilo a una pagina a caso 
3. Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser") 
4. Fai attenzione a non scrivere spoilers! 
5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

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Titolo: Origin
di Jennifer L. Armentrout
Editore: Giunti Editore
Collana: Y
Data di Pubblicazione: Febbraio 2015
ISBN: 8809801539
ISBN-13: 9788809801530
Pagine: 400

Il quarto episodio della serie "Lux". Sono passate trentuno ore, quarantadue minuti e venti secondi da quando le porte del quartier generale di Dedalo si sono chiuse, separando Daemon da Katy, rimasta nelle mani del nemico. E la rabbia che il giovane alieno sente bruciare dentro cresce a ogni istante, facendo tremare le pareti della cella in cui i suoi stessi compagni lo hanno rinchiuso per impedirgli di andare a salvare Katy: una follia che metterebbe a rischio la sua vita e la sicurezza dell'intera comunità dei Luxen. Ma Daemon sa che niente e nessuno potrà mai tenerlo lontano dalla ragazza che ama: anche se questo significasse radere al suolo tutto il suo mondo. Katy, intanto, può solo cercare di sopravvivere. Tenuta prigioniera e sottoposta a misteriosi test, entra in contatto con gli uomini di Dedalo, scoprendo scenari finora insospettabili che mettono in crisi tutte le sue certezze. È davvero possibile conoscere fino in fondo quelli che ami? Chi sono i cattivi? Dedalo? Gli umani? O magari gli stessi Luxen?

In qualsiasi altro momento avrei preferito portare Nancy a cena fuori piuttosto che accettare l'aiuto di Archer, ma non dissi nulla quando ci rimboccò le coperte.
Lasciò la stanza e finalmente io e Kat restammo soli.
La guardai finché non potei più tenere gli occhi aperti. Poi contai ogni suo respiro fino a perdere il conto. E quando accadde, mi ripetei mentalmente il suo nome perché fosse l'ultimo mio pensiero prima di scivolare nell'oblio del sonno.

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