PENSIERI E RIFLESSIONI SU "A PROVA DI PROIETTILE" DI MARY CALMES

Autore: Mary Calmes 
Titolo: A prova di proitettile 
Titolo originale: Bulletproof
Editore: Dreamspinner Press
Uscita: 12 Maggio 2015
ISBN-13: 978-1-62380-668-2
Pagine: 319
Copertina: Anne Cain
Cover Photo Credit: DWS Photogrpahy
Traduzione di: N.A.M.

Trama - Il seguito di Questione di tempo. Vol. 1 e 2 
Dovunque vada, Jory Harcourt riesce sempre a mettersi nei guai, specialmente quando il suo partner, Sam Kage, sta lavorando sotto copertura per i federali.
Dopo essere stato obbligato dalla crisi finanziaria a chiudere la sua attività, Jory trova lavoro in un’agenzia matrimoniale. Ma in poco tempo la sua lingua senza freni e il suso atteggiamento senza mezze misure lo trascinano in un tiro alla fune fra un ricco ereditiere e un narcotrafficante. E come se la situazione non fosse già abbastanza delicata, Sam fa la sua comparsa facendo affari con il contrabbandiere della droga.
Fra gli uomini che lo vogliono e quelli che lo vogliono morto, Chicago sta diventando un po’ troppo affollata per lui; seguendo il consiglio di suo fratello, del suo fidanzato e dell’FBI, Jory vola alle Hawaii… dove un serio incidente minaccia gravemente il resto della sua vita. Riusciranno Sam e Jory a rimanere fedeli alle loro promesse e a dimostrare che il loro amore è veramente a prova di proiettile?

Il pensiero di Amarilli73

Cose che altre persone considerano pazze o spaventose a me non impressionano particolarmente, così ogni tanto, mi riesce difficile differenziare tra la quotidiana follia e la psicosi grave.

Credo che mi sia successo poche volte di continuare la lettura di una serie nonostante un’antipatia immediata e a pelle per il protagonista. 
Ok, ne sono conscia: tutti adorano Jory, tutti lo trovano semplicemente bellissimo, e dolcissimo, e incantevole, ecc. ecc. Io so solo che, nella realtà, se dovessi trovarmi nelle vicinanze di un tipo così petulante, così invadente, di uno che ha sempre tutte le risposte, che arriva a casa per conoscere una famiglia di estranei e in dieci minuti è divenuto il cocco di tutti, dalla bisnonna al nipotino, va alle feste e si trova una massa uomini e donne indistintamente che gli sbava dietro, ecc. ecc., … penso che mi pruderebbero le mani e che cercherei di non trovarmi nella stessa stanza con lui per non urlare. E poi diciamolo: svampito e vanesio, quanto si vuole, ma questo Jory casca sempre in piedi, è circondato da gente superfiga e supericca e sempre in forte eccitamento ormonale, e soprattutto… ha trovato lui (tant’è vero che – mica scemo! – se lo tiene ben stretto)… Sam Kage, ovvero l’UNICA e principale ragione per cui continuo a leggere questa serie della Calmes. 
Sam è la roccia, la solidità, la boa in un mare di futilità e di deliri logorroici di Jory. Sam mi spinge ogni volta a proseguire, aspettando la prossima scena in cui compare.
Anche in questo terzo volume la trama più o meno si ricicla. Jory che non vede i pericoli (“E la cosa mi piaceva, quindi mi lasciai andare. Che male avrebbe potuto farmi? “ sono le sue ultime parole famose ), Jory che si mette in pericolo, Sam che accorre in suo aiuto, Jory che riesce a salvare il loro amore e la loro coppia. Perché, pur ammettendo un pizzico di gelosia, sono comunque una gran bella coppia. 
Questo anche Jory lo sa bene: quando Sam gli è vicino, lui è a prova di proiettile.
Amarilli73

Nessun commento:

Powered by Blogger.