Pensieri e Riflessioni su "L'ora di lettura" di Carole Lanham

L'ora di lettura
Carole Lanham
DeAgostini
Bookme
Pagine: 352
Prezzo: 16,90€
Uscita: 23 Giugno 2015

Mississippi, 1920. Hadley Crumley ha nove anni, occhi vivaci e la pelle di un invitante color caffelatte. Quando la madre prende servizio presso la ricca famiglia Browning, Hadley si innamora a prima vista della deliziosa, turbolenta Lucinda, che ha la sua stessa età, la lingua tagliente e capelli lucidi come la seta. Dopo averlo studiato per qualche tempo, Lucinda sorprende il ragazzo invitandolo nella sua stanza con il pretesto di insegnargli a leggere. È l’inizio di una strana, seducente amicizia: lunghi pomeriggi strappati alle convenzioni per dedicarsi all’esplorazione dei capolavori “proibiti” della letteratura, da Romeo e Giulietta, all’Amante di Lady Chatterley. Ma la curiosità per i libri risveglia altri, più concreti appetiti, e quello che all’inizio è solo un gioco tra ragazzi minaccia di trasformarsi in qualcosa di molto più serio, destinato a segnare la vita di entrambi. Romanzo di una passione smodata per i libri e attraverso i libri, L’ORA DI LETTURA celebra l’amore con la A maiuscola, quello capace di ribaltare le aspettative, di infrangere i tabù e di sorprenderci con il dono più grande: la libertà di essere fino in fondo noi stessi.

Carole Lanham ha pubblicato svariati racconti. Vive vicino a Saint Louis con la sua famiglia. L’ora di lettura è il suo primo romanzo.

Il mio pensiero:
Ecco a voi un buon libro che val la pena di scoprire. Un romanzo ricco di riferimenti e dettagli storici in grado di catapultarvi nell’affascinante Mississippi degli anni Venti, quando ancora molte famiglie bianche vivevano nel lusso e nello sfarzo circondate da domestici di colore… quando ancora non essere bianchi era un fattore discriminante e le relazioni tra le due razze erano bandite come i rapporti tra due persone dello stesso sesso e quando ancora l’AIDS iniziava a mietere le sue prime vittime.

L’autrice vuole offrire a noi lettori una storia d’amore tormentata e sicuramente inusuale, per cui, se state cercando qualcosa di diverso dai soliti romanzetti a lieto fine sdolcinati e melensi, questo fa per voi. L’amore che leggerete in queste pagine ha qualcosa di malato, per quanto forte e profondo. È un amore che nasce sui libri e che viene alimentato dalla lettura… di libri proibiti.

Hadley conosce Lucinda quando ancora è un ragazzino attaccato alle gonne della madre perché la stessa verrà assunta in qualità di domestica nella grande villa del signor Browning, il padre di Lucinda.
Lucinda è una bambina viziata, rimasta molto presto orfana di madre, abituata ad essere sempre accontentata per sopperire alla mancanza della figura materna, e che prova fin da subito una certa attrazione per il nuovo ragazzino mulatto.
Anche Hadley, dal canto suo, non è indifferente ai suoi occhi azzurri ed ai setosi capelli color del burro, così che il padre accontentando l’ennesimo capriccio della figlia, farà in modo che entrambi passino un’ora al giorno sui libri. La scusa ufficiale è quella di assecondare il desiderio di Lucinda di voler insegnare a leggere ad un domestico, quello che avverrà invece nella realtà, considerato che Headley sa già leggere, sarà aver ottenuto una scusa per avere qualcuno che le procuri dei libri “proibiti” e che li legga insieme a lei, a volte anche mettendo in scena alcune delle situazioni descritte.
Dovete ricordare sicuramente che i libri proibiti per quell’epoca storica sono romanzi che sicuramente tutti noi abbiamo già letto o sentito parlare ma che per Lucinda e Hadley rappresentavano una sorta di ribellione. Erano libri che le persone “per bene” dovevano evitare perché contenenti scene troppo esplicite o violente per l’epoca, o palesi riferimenti al sesso e ad altre parole tabù, come ad esempio romanzi come Dracula o l’amante di Lady Chatterley.

Hadley sapeva che probabilmente Lucinda stava solo scherzando, ma si sentì serrare la gola. Da quel momento in poi, quando era abbastanza buio, declamava Dracula alla luce della torcia. E quando invece non c’era oscurità a sufficienza, leggeva a voce bassa e grave, per creare un’atmosfera sinistra.

Tra i due, a poco a poco e con il passare degli anni, la complicità della lettura lascerà il posto a qualcosa di diverso e di morboso.

Sai, Lucinda, di solito la gente fa l’amore in modo diverso».
«E tu che ne sai? In ogni caso noi non siamo “la gente”. Oh, Hadley, prova solo a pensarci. Ci hai pensato almeno un po’?»

Bella l’ambientazione storica accurata e ricca di tanti dettagli curiosi. Ogni personaggio che l’autrice ha introdotto nella trama è ben definito e caratteristico. Il romanzo scorre bene anche senza grossi colpi di scena e si arriva alle pagine finali soddisfatti e con gli occhi lucidi, provando anche un po’ di tristezza per essere costretti a dire addio ai protagonisti.

Sicuramente un romanzo che rompe i soliti schemi e che val la pena di leggere, soprattutto per chi, come Lucinda ed Hadley ama leggere.
Stefania

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