Pensieri e riflessioni su "Non lasciarmi andare" di Jessica Sorensen

Titolo: Non lasciarmi andare. The Secret Trilogy
Autore: Jessica Sorensen
Editore: Newton Compton
Collana: Anagramma
ISBN: 8854155411
ISBN-13: 9788854155411
Pagine: 273

Elia e Micha si conoscono da quando erano bambini, sono cresciuti insieme e sotto gli occhi l'uno dell'altra sono diventati un uomo e una donna. Finché una tragica notte di otto mesi fa è accaduto qualcosa di irreversibile, ed Ella ha deciso di scappare all'università e lasciarsi tutto alle spalle. E così, da giovane ribelle e senza limiti, ha deciso di diventare una ragazza perbene, una di quelle che eseguono gli ordini senza discutere e tengono i sentimenti sottochiave. Ma sono arrivate le vacanze estive e l'unico posto dove tornare è casa sua. Ella trema all'idea che tutto lo sforzo che ha fatto per mettere a tacere i suoi impulsi più veri e seppellire i suoi bollenti spiriti sia stato vano. Con Micha nel raggio di pochi metri si sente davvero vulnerabile. Lui è sexy, intelligente e sicuro di sé, conosce di Ella anche i segreti più oscuri e inconfessabili e ha deciso che farà qualunque cosa sia necessaria per averla. E così l'eccitazione, le parole e gli occhi magnetici di Micha scateneranno nella ingenua e inesperta Ella sensazioni mai provate prima, istinti difficili da frenare...

Il mio pensiero:
"Non lasciarmi andare" è il romanzo fresco di stampa nato dalla fantasia dell'americana Jessica Sorensen. Primo romanzo di una nuova trilogia new adult che la Casa Editrice Newton & Compton ha portato in Italia lo scorso 6 giugno.

È certo ormai che questo nuovo genere letterario, sulla cresta dell'onda negli ultimi mesi, mi ha piacevolmente conquistata.
Sarà il fatto che trovo emozionante tornare indietro nel tempo, a quando avevo vent'anni, e rivivere le emozioni che solo il primo amore può dare; sarà che con questo genere di romanzi si iniziano ad affrontare i primi problemi della vita con ancora la grinta e la freschezza della giovinezza che ci fa vedere tutto con occhi diversi... Il fatto è che questo genere, seppur nato per accontentare un pubblico di lettori compreso tra i 17 e i 25 anni, ed io abbia da un po' passato la soglia, mi sta regalando romanzi in grado di tenermi sveglia la notte a leggere.

Dopo Easy di Tammara Webber, dopo Uno splendido disastro di Jamie Mc Guire, ho atteso con ansia la Sorensen con i giovani Micha ed Ella.
Se vi sono piaciuti i romanzi della Webber e della Mc Guire, potete andare sul sicuro anche con questa autrice.

Vi dico subito, come avrete già capito, che a me questo libro è piaciuto moltissimo (letto tutto d'un fiato fino all'alba) ma ho trovato poco credibile o reale la trama.
Che la Sorensen abbia voluto regalare batticuori e brividi caldi quando ci fa immaginare le mani di Micha su Ella, il calore del suo tocco e la profondità del suo sguardo e ci sia riuscita al massimo, non c'è dubbio: bersaglio centrato. Ma che abbia orchestrato un trama credibile e reale è un'altra cosa...

Ella e Micha, ragazzi diciannovenni, sono amici fin dall'infanzia.
Entrambi, come il genere letterario vuole, hanno un pesante bagaglio di problemi famigliari sulle spalle: la madre di Ella si suicidò circa otto mesi  prima di quando viene narrata la storia ed il padre è un alcolizzato; il padre di Micha invece se ne è andato da casa quando lui aveva solo sei anni per rifarsi un'altra vita.
E fin qui lo si può accettare. La trama diventa poco credibile quando veniamo a scoprire che Ella, di punto in bianco, una notte scappa di casa, senza avvisare nessuno, per frequentare un College a Las Vegas. Decide tutto in una notte e sparisce senza avvisare nessuno (non è chiaro però se il padre lo sappia o meno; ma forse non avrebbe fatto differenza, visto che l'autrice vuole calcare la mano sul fatto che abbia seri problemi con l'alcol, a seguito della morte della moglie). Ma può essere che Ella sia scomparsa da otto mesi facendo perdere le sue tracce e nessuno si sia preoccupato di fare qualcosa di concreto? Nessuno, tranne Micha la cerca o è preoccupato. L'unico segnale proviene dal suo migliore amico che riesce a rintracciarla, sempre dopo otto mesi, tramite Internet a Las Vegas? E con che soldi una ragazza arriva a Las Vegas e può iscriversi al College senza averlo pianificato prima o senza essersi fatta aiutare da qualcuno?

Quando poi Ella ritorna a casa è tutto come se niente fosse stato. Per quanto un padre possa essere perennemente ubriaco, è possibile che la cosa non gli desti problemi? Non si informa su dove sia stata, su come stia e non gliene importa nulla... E così come è arrivata... Ella riparte poi ancora per Las Vegas; proprio lei che si è fatta mille problemi incolpandosi della morte della madre, ora riparte lasciando solo il padre che non è nemmeno in grado di badare a se stesso... Certo, l'avvisa che sarebbe tornata di lì a due settimane, ma per una che si è fatta davvero tante remore per la morte della mamma, come si fa a pensare di lasciare anche solo un giorno da solo un uomo così?

Altro grande punto interrogativo che mi è rimasto: da ragazza dark metal quale era, una volta partita si trasforma nella "bellissima principessa sul pisello", che non è in grado di guardare la sua immagine allo specchio, e che vuole evitare ad ogni costo il bellissimo Micha per non perdere la sua stabilità. Ma perché? Che controllo le farebbe perdere di così pericoloso, legato ai suoi problemi?
Una sola volta nel romanzo si accenna alla paura di Ella di aver ereditato dalla madre la malattia del bipolarismo. Ma questo che c'entra con lo scappare da Micha?
I suoi timori sono così profondi che alla fine, a suon di baci e carezze, cadrà tra le sue braccia...   

Un ultimo appunto permettetemelo. Nel romanzo viene inserito ad hoc anche un carissimo amico, malato terminale di cancro... È stato aggiunto solo per creare un po' di pathos? Lo sapete che a me piacciono le storie strappalacrime, ma presentato così mi ha lasciata davvero perplessa. L'autrice ci dice che è stato per Micha il padre che non ha mai avuto, ma di lui non si sa nulla! Ella lo ritrova dopo otto mesi dalla sua assenza, in fin di vita (non si sa infatti se lo ritroveremo nel prossimo capitolo) ma, mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa di più di lui e non trovarmelo solo come un ulteriore elemento triste da aggiungere alla trama.

A parte queste, che ai miei occhi risultano come delle falle, il romanzo è godibilissimo.
La lettura scorre tutta d'un soffio. 
I personaggi sono affascinanti e già si possono intuire i fulcri dei prossimi due romanzi: io credo faranno molto parlare di sè la migliore amica di Ella (Lila) e il miglior amico di Micha (Ethan); anche il fratello della nostra protagonista pare abbia un matrimonio in vista...

Gli ingredienti per attirare l'attenzione delle lettricici ci sono, e falle nella trama a parte, la Sorensen mi ha saputo regalare piacevoli ore in compagnia dei suoi protagonisti. Sicuramente leggerò anche i seguiti, ma mi aspetto che l'autrice provveda a colmare e chiudere (o quantomeno spiegare) quelle falle rimaste aperte.
Comunque da non perdere: consigliato.
Stefania



6 commenti:

  1. Lila non l'ho sopportata: più piatta di un foglio di carta O_O
    Cmq il libro è carino, non è esente da difetti come dici tu, ma si legge bene ^^

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    1. Sì. Altre "incongruenze" anche per Lili... Speriamo nel secondo sistemi in po' le cose per rendere tutto più credibile. Comunque sì, lettura piacevolissima ^^

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  2. Mi fa piacere vedere che non sono l'unica ad aver trovato assurda la trama...
    Ma la parte che più mi ha fatto storcere il naso è stata quella riguardante la protagonista, che io ho trovato insopportabile XD
    Com'è possibile che a diciassette anni (quindi non più una bambina) pur di non perderti una festa, lasci sola tua madre quando dovevi occuparti di lei? soprattutto quando sai di cosa soffre e dopo che aveva provato già a buttarsi giù da un ponte perchè credeva di poter "volare"?
    non so se l'autrice ha voluto dare la colpa del tutto al fatto che era una dark/metallara o altro, ma avendo avuto un passato simile trovo assurdo il fatto che abbia per forza collegato il suo stile di vita alla sua passione per la musica O_o
    Micha non è male, ma avrei preferito che nei suoi punti di vista ci fosse stata più tenerezza, non so, forse mi aspettavo di più dalle recensioni viste in giro, ma ad ogni capitolo sottolineava come lui voleva baciarla o le guardava culo e tette XD

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    1. Concordo pienamente. Nonostante l'abbia trovato un libro piacevole ed in grado di regalare qualche brivido caldo, la trama fa proprio acqua da tutte le parti. Non mi sono dilungata troppo nella recensione, ma anche Lila è un personaggio dalla storia (per quanto in questo primo libro solo abbozzata) poco credibile: avrebbe dovuto solo accompagnare a casa Elle e ripartire e invece si ferma per tempo indefinito. Le rovinano la carrozzeria della macchina di lusso e ha una reazione troppo contenuta per essere una "figlia di papà"... Poi parte per tornarsene a casa, e nel giro di 24 ore è già di ritorno????
      Mah. Io mi leggerò comunque anche il secondo.

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    2. Vero, e se fossi stata al posto suo non so quanto avrei resistito al fianco di Ella. Insomma, otto mesi in camera insieme e non ti dice niente di sé? mi sembra un po' improbabile.
      Come ultima nota piccola piccola... dopo un viaggio di dodici ore in auto, col cavolo che ho voglia di andare a una festa di sera haha XD

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    3. Vero!!! ahahahahah!!! E soprattutto non resta minimamente turbata da quello che trova ;)

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