PENSIERI E RIFLESSIONI SU “IL TRONO DI GHIACCIO” DI SARAH J. MAAS

Titolo: Il trono di ghiaccio
Autore: Sarah J. Maas
Traduttori: Novajra F., Scocchera G.
Editore: Mondadori
Collana: Chrysalide
ISBN: 8804627700
ISBN-13: 9788804627708
Pagine: 461

Nessuno esce vivo dalle miniere di Endovier. Celaena, la migliore assassina nel regno di Adarlan, è lì rinchiusa da un anno e quando le offrono la possibilità di diventare sicario di corte, non esita neppure un istante ad accettare. Ma la lotta è appena all'inizio: Celaena deve affrontare ventitré contendenti. Se vincerà, diventerà la paladina del re e dopo quattro anni di servizio sarà libera. Il Principe Ereditario è il suo maggiore alleato. Il Capitano delie Guardie la protegge. Entrambi la amano. Ma l'amore e il talento non bastano per vincere. Nel castello un pericolo insidioso è in agguato, e ben presto Celaena capisce che le persone di cui fidarsi sono sempre meno...

Il pensiero di Amarilli73:
Un consiglio: prima di iniziare questo romanzo, leggete i quattro racconti che lo precedono e che troverete gratuitamente in rete (trovate la mia recensione QUI).
A mio parere sono indispensabili. Perché se non avete conosciuto Celaena Sardothien nelle sue prime missioni, se non avrete respirato gli intrighi della gilda degli assassini e la sabbia del deserto rosso dei Sicari Silenziosi, e se non avrete amato Sam dagli occhi dolci e non avrete affrontato Arobynn Hamel il Re degli Assassini, e ancora non avrete assistito al tradimento e alla morte e all’arrivo del buio, vi sarete persi molto della cupa bellezza iniziale. 
Soprattutto non sarete frementi e vicini a Celaena, l’assassina più famigerata di Adarlan ,quando verrà liberata, dopo un anno di attesa, dall’inferno delle miniere di sale. Un anno superato ripetendo a se stessa, ogni giorno, le parole del suo amore: "Il mio nome è Celaena Sardothien e non avrò paura."

Non stento a credere che ci siano voluti dieci anni per elaborare il mondo e i personaggi di questo regno immaginario, meraviglioso e crudele. Già il primo volume è così traboccante di spunti, citazioni e ispirazioni, che mi aspetto una saga spettacolare.

Era da un pezzo che un romanzo fantasy non mi affascinava così tanto, e devo ammettere (azzardando un paragone) che mi ha ricordato a tratti la saga del Dardo e la Rosa, e lo stile emozionante della Carey: anche qui un’eroina indomita e accattivante, alle prese con un maestro affascinante ma ambiguo, una corte reale di vipere governata da un monarca spietato, in un mondo dove la magia è stata bandita eppure vi ritorna prepotentemente. 

Cover originale
Era stanco della politica e degli intrighi. Lui la amava, e non c’era impero, re o paura che potesse separarlo da lei. Se avessero provato a portargliela via, avrebbe fatto il mondo a pezzi con le sue stesse mani.

C’è spazio per l’amore? Sì, un pochino, ma il cuore sarà tenuto in bilico costantemente (come già accadeva a Phedre del Dardo e la Rosa, tra Hyacinthe e Joscelin) tra il capitano delle guardie reali, una devozione fatta di silenzi e piccoli gesti, e il principe idealista, con un corteggiamento più solare e di conquista.

Se amate le storie dove appaiono principesse guerriere e popoli del nord sanguinari, mercanti di tela di ragno e forze oscure che si risvegliano, questo regno vi aspetta.

Lettura fortemente consigliata. 

Amarilli73

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