Pensieri e Riflessioni su "I Talenti delle fate" di Antonella Arietano

Titolo: I talenti delle fate
Autore: Antonella Arietano
Editore: Triskell Edizioni
Formato: ebook
Pagine: 202

Sinossi:
Elisa è una sedicenne assennata e disincantata, piuttosto pratica e poco incline alle fantasticherie, atteggiamento in netto contrasto col suo passatempo di collezionare statuine e materiale sulle fate. Ha un rapporto privilegiato con sua Nonna, dalla quale si rifugia più spesso che può, dato che abita in una bella casa vicino al bosco. A scuola non è solita socializzare, ma Stefano, un suo compagno di classe, riesce incredibilmente ad avvicinarla. La storia si sviluppa attorno a due filoni portanti: Nonna regala a Elisa il capanno di pesca del Nonno, accanto al fiume, che finisce per diventare una sorta di Rifugio per animali abbandonati, e nel frattempo si sviluppa un tenero sentimento tra lei e Stefano. Inoltre compare il personaggio di Tea, una compagna di classe dei due protagonisti, che sembra fare del suo meglio per farsi notare il meno possibile. 
Il romanzo inizia con una sfida: Nonna, decisa a far sì che la nipote riesca a uscire dal suo guscio diffidente e razionale, propone a Elisa di cercare la magia, quella vera, nella vita quotidiana, magia che è ben diversa da quella rappresentata dalle fatine che lei tiene nella sua camera. La ragazza accetta, convinta di vincere. Da quel momento non sarà in gioco solo la scommessa, ma anche una ricerca che finirà per coinvolgere tutti i giovani protagonisti: quella del Talento che ciascuno porta con sé, che attende solo di essere scoperto, e che si rivelerà essere la magia più grande. Tutto sembra complicarsi quando la mamma di Elisa scopre che sua figlia ha trasformato il capanno del nonno in un Rifugio per animali trovatelli, e le cose sembrano precipitare drasticamente quando Stefano annuncia di doversi trasferire a Londra con la sua famiglia. Alla fine però, proprio perché la magia non è fatta di incantesimi e di sventolii di bacchetta, ma riesce a manifestarsi in maniera inaspettata nella vita di tutti i giorni, Elisa riuscirà a trovare il suo lieto fine, aperto ad un futuro ricco soprattutto d'amore.

Il mio pensiero:
Elisa ha ancora tanto da imparare dalla vita, anzi, deve ancora iniziare a vivere veramente. A 16 anni non ha un amico, non ha un passatempo, se non starsene rinchiusa nel suo mondo di fate, il suo rifugio sin da quando ha chiesto alla madre notizie su un papà mai esistito per lei.
Elisa è ancora bruco, profondamente immatura nonostante i suoi ragionamenti assennati, ed è ora che intraprenda il cammino verso l'uscita dall'egocentrismo infantile. Nulla di più difficile, anche se, fortunatamente, verrà aiutata da una delle più antiche pulsioni umane, l'attrazione verso Stefano. 

Antonella Arietano è riuscita a fotografare uno dei momenti più importanti nella vita di tutti ragazzi, la trasformazione da bruco a crisalide e poi in farfalla. Questa trasformazione non è facile: è lenta, graduale e, a tratti, estremamente dolorosa. Sì, perché Elisa vivrà sulla sua pelle la paura di non farcela, la voglia di poter tornare indietro e la consapevolezza di non poterlo più fare. 

Elisa si sentiva un po' in colpa, ma non sapeva davvero cosa fare. Se solo l'avessero lasciata in pace! Perché non capivano che lei chiedeva solo tempo? Tempo per riportare la sua vita al punto di partenza.

Un romanzo young adult decisamente giovane e frizzante, che tratta uno dei temi adolescenziali tra i più spinosi con parole chiare e semplici. Una lettura scorrevole adatta anche ai giovanissimi, che sicuramente apprezzeranno il racconto, immedesimandosi nei personaggi e ritrovando un po' di sé qui e là tra le righe. Buona lettura!
Ambra

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