Pensieri e riflessioni su "Il giardino delle spezie segrete" di Charlotte Betts

Titolo: Il giardino delle spezie segrete
Autore: Charlotte Betts
Editore: Newton Compton
Collana: Anagramma
ISBN: 8854147672
ISBN-13: 9788854147676
Pagine: 446

Sinossi: 
È il 1665 e nonostante Londra sia sconvolta dall'epidemia di peste, Susannah cresce serena dietro il bancone della farmacia di suo padre. Circondata da spezie ed erbe si dedica all'antica arte di curare con le piante, cercando di inventare sempre nuove pozioni e misture. Cornelius, suo padre, oltre ad averle insegnato tutti i segreti delle piante medicinali, le ha trasmesso il piacere per le buone letture e la passione per la conoscenza. Il rapporto tra padre e figlia, per anni armonioso e intenso nonostante l'assenza della madre morta dando alla luce il fratellino di Susannah, finisce il giorno in cui Cornelius decide di risposarsi con la giovane e capricciosa Arabella. Susannah è disperata perché d'un tratto deve dividere le attenzioni e l'affetto del padre con la matrigna che, per di più, è prepotente e presuntuosa, come i suoi tre figli. L'arrivo in città dell'affascinante Henry Savage, un ricco mercante, sembra essere l'occasione per Susannah di emanciparsi da questa situazione e, dopo alcune titubanze, accetta la sua proposta di matrimonio. Ma Henry è un uomo complesso e sfuggente, tormentato da un oscuro passato, i cui segreti a poco a poco iniziano ad affiorare. In una Londra in cui la peste continua a mietere vittime, riuscirà Susannah a curare il proprio cuore e mettere in pratica la conoscenza delle erbe per salvare la sua gente da una terribile calamità? 

Il mio pensiero: 
Anno 1665. Nei vicoli bui e maleodoranti di una Londra grigia di cenere e intrisa dei miasmi maleodoranti delle concerie, sta imperversando la peste. Quelli che se lo potevano permettere sono già scappati in campagna da tempo, in città rimangono solo i poveri e chi non può lasciare la propria attività in balia di se stessa. Assieme a loro, gli speziali cercano di fare tutto il possibile per arginare la pestilenza. Tra questi troviamo Susannah e suo padre Cornelius, insieme i due mandano avanti la bottega, rinomata per i rimedi estremamente efficaci. 

Susannah è una privilegiata e, nonostante non sia più così giovane, non se ne fa un cruccio (per inciso ha 26 anni, quindi sicuramente un'età da zitella avanzata, vista l'epoca). Suo padre le ha permesso di imparare a leggere e a scrivere, le ha insegnato il latino, far di conto e, soprattutto, tutti i segreti di una professione esclusivamente maschile. La pecca è che, ormai senza moglie da più di un decennio, Cornelius sentirà la necessità di avere di nuovo al suo fianco una donna che lo faccia sentire desiderato, tanto che deciderà di risposarsi con Arabella, vedova giovane come la figlia, ma con già tre bambini a carico. 
Dopo il matrimonio dei due, la casa ormai è troppo stretta per tutti. Susanna, stanca di essere vessata dalla nuova famiglia acquisita, si trova messa alle strette e non può fare altro che iniziare ad aprirsi verso il mondo. E' così che si accorgerà delle attenzioni del bello e tenebroso cugino del Dott. Ambrose, Henry Savage, il quale condurrà una corte serrata alla rossa speziale, fino a condurla all'altare. Purtroppo Henry nasconde un passato tormentato e pieno di segreti scomodi, tanto che il matrimonio tra i due faticherà a decollare e verrà annullato fortuitamente dalla morte per peste di Henry. Susannah si ritroverà sola, senza nulla, se non degli schiavi, un bambino che ha difficoltà ad accettare e l'amicizia del Dott. Ambrose. Questa ben presto si trasformerà in un sentimento diverso, che dovrà fare i conti con incomprensioni, inganni e prove al di là di ogni sopportazione... 

La morsa gelida del terrore le strinse la gola: la casa di suo padre era condannata. Riprese a correre, sentendo bruciare le pietre surriscaldate e le schegge di legno carbonizzato. A ogni passo, un nome le risuonava nella mente, come una preghiera muta

Dovete scusarmi se, questa volta, mi sono così dilungata nel riassumervi il romanzo, ma l'insieme degli intrecci nella storia e i colpi di scena sono così fitti che, a mio avviso, la sinossi proposta in apertura potrebbe trarre in inganno. 

E per dire la verità, anche il titolo italiano risulta sviante. E' vero che siamo in un momento dell'editoria in cui le spezie sono tema ricorrente, ma, a mio parere, sarebbe stato maggiormente appropriato lasciare il titolo originale dell'opera, La figlia dello speziale (The Apothecary's Daughter). Titolo di minor effetto, ma certamente più veritiero. Infatti, qui non troveremo spezie segrete, a meno di non voler realizzare una banale metafora con la passione di Susannah, e il giardino di cui si fa menzione ha un ruolo estremamente marginale nel romanzo, se non presentarsi alla sua conclusione. 
Al di là di questa forzatura, il libro si legge di gran gusto. Charlotte Betts scrive con grande proprietà stilistica e le pagine scorrono rapide. 

Sarò anche un po' di parte, visto che ho sempre apprezzato il connubio tra un racconto accurato ed un'ambientazione storica intrigante, come la città di Londra afflitta da una delle pestilenze più virulente della storia. Sicuramente il racconto va al di là del romanzo d'amore e si rivela come la narrazione della crescita interiore della protagonista, che dovrà svezzarsi da una vita di agi per cavarsela da sola e scoprire che è in grado di badare a se stessa e alle persone a cui vuole bene. 
Infine, i colpi di scena, come scrivevo sopra, sono nutriti e ben architettati, rendendo la trama avvincente al punto giusto, senza cadere né nell'iperbole né nella banalità. 

Quindi, se siete amanti del romanzo storico, delle storie di riscatto sociale al femminile e non disdegnate una bella storia d'amore, questo è il libro che fa per voi. Buona lettura!
Ambra

2 commenti:

  1. Anche se le spezie non sono cioccolatini, la lettura del libro sembra essere molto interessante...... ;)

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    1. E' sicuramente un romanzo storico sentimentale che merita attenzione!

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