PENSIERI E RIFLESSIONI SU “L’INIZIAZIONE” DI EVIE HUNTER

Titolo: L' iniziazione
Autore: Evie Hunter
Editore: Newton Compton
Collana: Anagramma
ISBN: 8854149810
ISBN-13: 9788854149816
Pagine: 380

Trama - Un'esperienza di erotismo e ossessione romantica. Abbie Marshall, una reporter americana, e Jack Winter, un noto attore di Hollywood, viaggiano insieme su un aereo privato che dall’Honduras dovrà riportarli a New York. Ma a causa di un brutto guasto l’apparecchio è costretto a un atterraggio d’emergenza e i due così si ritrovano in un posto remoto, nel cuore della foresta pluviale. Li aspettano giorni duri e difficili, in mezzo alle tante e sconosciute insidie del luogo, nella speranza di sopravvivere a quella avventura estrema. Il clima è inospitale, i versi e gli agguati degli animali feroci li spaventano giorno e notte e degli orribili insetti non smettono di insidiarli. Isolati e provati, Jack e Abbie stanno vicini per difendersi meglio e cominciano a conoscersi: la giornalista scopre che dietro a quell’affascinante divo si nasconde un uomo dagli oscuri desideri e tra i due scoppia una passione violenta e irrefrenabile. Il loro incontro è fatale: una volta tornati a casa, la vita di Jack e Abbie non sarà mai più la stessa. Lui le ha aperto le porte del suo lato oscuro e lei ha perso la strada del ritorno…

Il pensiero di Amarilli73

Eccomi di fronte ad un libro a due facce e ad un giudizio fastidiosamente spaccato.

Questo “The Pleasure of Winter“ (in effetti preferivo il titolo originario, che giocava sul cognome di Lui) ha una prima parte avvincente e davvero divertente, con la giornalista che si ritrova nella jungla, dopo un disastro aereo, insieme a due sexy fustacchioni irlandesi e a una moltitudine di pericoli, dai ragni ai serpenti velenosi. Uno dei due ragazzi, poi, è pure Mr. Hollywood, un attore noto per la sua prestanza fisica (“Bicipiti di granito, muscoli scolpiti nella roccia, labbra carnose” – serve altro??) e per il suo caratteraccio.
Ovviamente, tra lei, annoiata dal retaggio della ricca famiglia e dal fidanzato magrolino e noiosetto, e lui, sbruffone e molto più vivace, non può che scatenarsi la scintilla.

Poi tutto si complica, e Abbie, in una settimana, perde fidanzato, lavoro e reputazione.

Già mi preparavo dunque a un proseguo di dialoghi corrosivi e continui scontri dialettici, senonché – è proprio la moda del momento – anche qui c’è il risvolto BDSM.

Eh sì, perché Jack Winter, a quanto pare, è pure un Dom e riconosce a prima vista una Sub (in linguaggio tecnico, una sottomessa) nella malcapitata Abbie, la quale scopre a sua volta di divertirsi come una matta stesa sulle ginocchia di lui a farsi sculacciare il lato B. 

Mah! I gusti sono gusti, e in giro c’è (probabilmente) di peggio, ma l’onnipresenza nelle trame di questo lato oscuro e tormentato che deve essere compreso e “guarito” dalla lei di turno comincia lievemente ad annoiarmi.

Insomma, sono credibili dialoghi come questo?

DISCIPLINARIAN: Mi aspetto che tu ti colleghi ogni sera alle dieci in punto, a meno di precedenti accordi in senso contrario. Rispondi a domande dirette con risposte dirette. Non imprecare. C’è qualche punto con cui hai problemi? 
ORCHIDEA SELVAGGIA: No. 
DISCIPLINARIAN: No, Signore.

Disciplinarian e Orchidea Selvaggia? Mio Dio, a momenti faticavo a continuare per le risate…

In ogni caso la narrazione è godibile e regala una piacevole lettura. Se poi vi piace il BDSM, Jack Winter è un gran pezzo di Dominatore. Avrei voluto dare di più, però il gran finale, dopo tanta esibizione di fruste e corde, scivola un po’ troppo nello scontato, e perde mezza stellina per strada.
Amarilli73

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