Pensieri e riflessioni su "TORN-Ritorno al regno perduto" di AMANDA HOCKING
Secondo capitolo della trilogia “Trylle”, la serie bestseller che ha portato al successo Amanda Hocking!
Titolo: Torn. Ritorno al regno perduto
Autore: Amanda Hocking
Traduttore: Pellegrini S.
Editore: Fazi
Collana: Lain
Data di Pubblicazione: Maggio 2012
ISBN: 8876251537
ISBN-13: 9788876251535
Pagine: 278
Autore: Amanda Hocking
Traduttore: Pellegrini S.
Editore: Fazi
Collana: Lain
Data di Pubblicazione: Maggio 2012
ISBN: 8876251537
ISBN-13: 9788876251535
Pagine: 278
Sinossi:
Da quando Wendy Everly ha scoperto la verità su di sé – essere una changeling scambiata alla nascita – sa che la sua vita è destinata a trasformarsi, ma ancora non immagina fino a che punto la spingeranno gli eventi. I Vittra, popolo nemico dei Trylle, non si fermeranno davanti a niente pur di sottrarre Wendy alla sua famiglia. Così, con una guerra sempre più imminente, l’unica speranza per Wendy di salvare il mondo dei Trylle è quella di imparare a usare i poteri di cui è dotata e di sposare un uomo che sia di stirpe nobile come lei. Ma questo significa abbandonare sia Finn, la sua affascinante guardia del corpo, che Loki, un principe Vittra per il quale prova un’attrazione sempre più irresistibile. Divisa tra i sentimenti e l’appartenenza alla sua gente, tra amore e dovere, Wendy è posta di fronte a una scelta delicata e rischiosissima, che potrebbe costarle la perdita della libertà.
Il mio pensiero:
Dopo aver letto il primo capitolo di questa famosa trilogia (qui potete trovare la mia precedente recensione), mi sono fiondata su "Torn". Nutrivo grandi aspettative su questo secondo libro e devo dire che in gran parte sono state esaudite. Leggendo il secondo libro, mi sono sempre più convinta che l'enorme boato mediatico che ha anticipato l'uscita italiana di questa trilogia, l'abbia decisamente penalizzata.
La storia ricomincia da dove era finita nel primo libro. Wendy, stanca dei doveri nobiliari e del rapporto complesso con la madre, decide di ritornare nella sua casa umana. Qui viene raggiunta da Finn, cercatore per il quale nutre sentimenti che diventano sempre più forti e che cerca invano di convincerla a tornare a Förening. Ma Finn non è il solo a seguirla: la notte seguente al suo ritorno, Wendy viene rapita insieme a Matt (il suo fratello umano) e Rhys (il suo mansklig, l'umano con il quale è stata scambiata) dai Vittra e portata a Ondarike, la capitale del loro regno. Qui apprende la verità sul suo passato e scopre di essere un pezzo importante di una partita di scacchi giocata da due regnanti in conflitto: Elora, regina dei Trylle e Oren, re dei Vittra. Grazie ad un aiuto inaspettato, Wendy e i suoi "parenti" riescono a fuggire e a ritornare nel palazzo di Förening. Qui Wendy entra appieno nella sua vita monarchica. Inizia un lungo ed estenuante allenamento per potenziare i suoi poteri e per diventare la futura regina che tutti sperano di avere da lei. In questo percorso di crescita, scoprirà che avere un potere forte, comporta un gran sacrificio. Scoprirà cosa sono la passione e l'amore. Imparerà a fare le scelte giuste non solo per se, ma per il suo popolo. Questo cammino la porterà davanti all'ostacolo di tutte le regine: sacrificare tutto, anche l'amore, per una giusta causa.
Nel secondo capitolo la Hocking delinea una storia che si fa sempre più interessante ed opta per delle soluzioni narrative non banali ed efficaci. Il target rimane il pubblico giovane, ma questo secondo capitolo si presenta molto più profondo e veritiero ripetto al primo e quindi adatto anche ai più grandicelli, che vogliono una lettura non complicata e piacevole.
Il mondo dei Trylle si amplia e approfondiamo la conoscenza dell'altra comunità: i Vittra. Qui ci immergiamo meglio nella loro società scoprendo cose interessanti, sopratutto sul loro re, Oren. A lui è legato un segreto che interessa Wendy in prima persona e che spiega il vero motivo della divisione del regno dei Trylle. Ritroviamo tutti i personaggi già incontrati nel primo capitolo, ma con un'approfondimento gradito di tutti. L'evoluzione che preferisco è quella di Elora. Di lei si scoprono lati nascosti più dolci e materni rispetto al primo . Svelandoci il suo difficile passato, costellato da scelte difficili e momenti dolorosi, la scrittrice ci presenta un'altra donna, con la quale è più facile immedesimarsi. Ci sono tuttavia nuovi personaggi, il più interessante dei quali è sicuramente Loki...
"«Conoscevo tuo padre», disse Elora, e sulle sue labbra comparve un lieve sorriso niente affatto amichevole. Anzi, sembrava quello di chi ha appena rubato le caramelle a un bambino. «Lo odiavo». «La cosa mi sorprende, vostra altezza», replicò Loki con un gran sorriso che cancellò ogni traccia della recente sofferenza. «Mio padre era un grandissimo stronzo. Proprio il genere di persona che piace a voi».."
Io impazzisco per le canaglie strafottenti. Li amo alla follia. Indi per cui, lui diventa di diritto il mio personaggio preferito in assoluto. Ironico, sincero e pungente, è un Markis (carica nobiliare) dei Vittra. Riesce a rubare completamente la scena a Finn, con battute brillanti e sfoggiando una sincerità disarmante. Viene presentato come "nemico", ma subito le sue azioni lasciano intravedere la speranza di un animo nobile, anche se con molti lati oscuri. Spero in una sua conferma nel capitolo finale!
Di contro Finn perde tutto il suo potere. La sua figura acquista un pò di interesse solo in una bella scena che lo vede protagonista con la sua famiglia. La Hocking ci svela che dietro la facciata di monarchia perfetta Trylle, si nasconde una società classista, alla base della quale ci sono i cercatori: persone senza alcun potere e che vengono considerate dagli altri "sacrificabili".
«Allora perché lui protegge me?», domandai. «Se tra i due sono io la più potente».
«Perché lui è più sacrificabile», rispose senza girarci attorno. «Questo è il punto di vista della regina. E della società Trylle. E… se proprio devo essere sincero, anch’io la penso così».
«Non crederai davvero che la mia vita valga di più solo perché sono una principessa?», gli chiesi. «I cercatori vivono nella miseria, e ci aspettiamo anche che muoiano per noi».
Una nota interessante è la scelta della copertine, che trovo davvero belle. Come per il primo libro, la casa editrice usa delle immagini suggestive, decorate con colori in contrasto e tenendo alcuni elementi in sovrapposizione: davvero una scelta invitante!
Un secondo capitolo che non mi ha deluso, ma che al contrario ha confermato questa trilogia come una lettura interessante. Fino ad ora la Hocking ha intessuto una trama avvincente e complessa, facendo scelte sensate e non banali. Sono davvero molto curiosa di vedere come la scrittrice ne uscirà: qui c'è rischio delusione o grande colpo di genio. Resto in attesa!
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