Pensieri e riflessioni su "Harlequin" di Laurell K. Hamilton

IN ANTEPRIMA 
RISPETTO ALL'USCITA NELLE LIBRERIE
LA RECENSIONE DI

Titolo: Harlequin
Autore: Laurell K. Hamilton
Editore: Nord
Collana: Narrativa Nord
Data di Pubblicazione: 20 SETTEMBRE 2012
ISBN: 884291858X
ISBN-13: 9788842918585
Pagine: 475

Sinossi:
Proprio quando sperava di rilassarsi e di trascorrere una serata romantica in compagnia di Nathaniel, Anita Blake scopre che qualcuno si è introdotto in casa sua per lasciare un pacco: all'interno, c'è una maschera bianca. Preoccupata, Anita avverte subito Jean Claude, e la sua reazione è sconvolgente: per la prima volta dopo secoli, il vampiro Master ha paura. Perché quell'oggetto è il simbolo dell'Arlecchino, la setta di vampiri che ha ricevuto dalla Madre delle Tenebre il compito di punire chiunque infranga le leggi delle creature della notte. Di solito con la tortura o con la morte. Ma che cosa può aver fatto Anita per attirare la loro attenzione? Per fortuna, il colore bianco significa che, almeno per il momento, stanno solo raccogliendo informazioni su di lei, perciò non possono farle del male, non prima di averle mandato pure una maschera rossa, come prevede il protocollo. Purtroppo, però, i membri dell'Arlecchino che hanno preso di mira la Sterminatrice non hanno nessuna intenzione di seguire le regole, anzi stanno già usando i loro poteri occulti per manipolare le menti di Jean-Claude e di Richard, che per poco non si uccidono a vicenda. Solo Anita può spezzare l'incantesimo che li tiene prigionieri, ma dovrà muoversi in fretta, prima che l'Arlecchino riesca a prendere il sopravvento anche su di lei...

Il pensiero di Amarilli73: 
Anita Blake, numero QUINDICI! Se quasi dieci anni fa mi avessero predetto che la Hamilton sarebbe riuscita ad allungare così tanto questa serie, non ci avrei creduto. 
Invece, fin dalla sua prima pazzesca apparizione (Nodo di Sangue, 2003), non sono più riuscita ad abbandonare le avventure della mitica Anita, seppur tra alti e bassi, perché lei è davvero un’eroina che ami o odi, e se la ami, lo fai incondizionatamente, perdonandole tutto (persino le infinite capriole amorose a cui la sottopone la sua perfida autrice, libro dopo libro). 
E se ultimamente le vicissitudini della nostra mi avevano lasciata un po’ tiepida (perché ormai sembrava quasi confondersi con l’altra nota eroina della Hamilton - la per me noiosissima fata ninfomane Merry Gentry - per un uso a dir poco smodato di trame a sfondo sessuale), in questo HARLEQUIN si ritorna per certi aspetti all’ambientazione più investigativa degli inizi, e all’Anita irrispettosa e rompipalle, che tanto mi aveva fatto amare la serie. 

Beh, d’accordo, Anita ha sempre i suoi piccoli problemi esistenziali, legati al fatto che è al contempo la serva umana del Master vampirico della sua città, una Risvegliante, una negromante, uno sceriffo federale (cioè una cacciatrice di vampiri con licenza legale di uccidere), nonché una succuba che, per una complicata eredità genetica (ancora non mi sono ripresa dalla genialata con cui la Hamilton sta facendo milioni di dollari!), è costretta, per sopravvivere lei stessa e far sopravvivere le “sue” creature, a nutrirsi tramite l’hardeur, cioè a succhiare l’energia vitale attraverso intensa e costante attività sessuale. 
Praticamente, ogni tre-quattro ore la poveraccia è costretta a mettere sotto qualcuno o qualcuna (ma solo per questa nobile causa), tanto che le varie creature del Circo dei Dannati vanno ormai in giro con una maglietta rossa, per indicare chi tra loro si offre, volontariamente, come “cibo” di Anita. 
Ah, e poi Anita è costretta a circondarsi di maschi-mostri di ogni genere, in modo da placare le sue varie bestie interiori, che, sotto l’influsso di Belle Morte-Mammina Tenebrosa (la malvagissima ancestrale regina dei vampiri) potrebbero sventrarla da un momento all’altro… 
Sembra tutto un po’ caotico, ma in realtà basta munirsi di un piccolo post-it con il riepilogo dei suoi amanti e dei suoi ex, e dopo qualche capitolo ci si ritrova subito nell’ambiente familiare del Guilty Pleasures (il locale a luci rosse in cui si esibiscono, legalmente, sexy vampiri e mutaforma). 
Dunque, stavolta ritroviamo Anita che divide il lettone con SEI amanti fissi: il fascinoso Master Jean-Claude, il leopardo mannaro Micah, Richard il superdotato “alfa” dei licantropi, il servo umano Damien, il gelido vampiro Asher già amato nei secoli da Jean-Claude, e l’ultimo arrivato Nathaniel (in arte “Brandon”, il romanticissimo e dolcissimo vampiro occhi di cerbiatto, “sottomesso” BSDM, che Anita considera una vera e propria “moglie”). 
Questo pur già frenetico ménage è sconvolto dall’arrivo improvviso di Arlecchino, la temutissima polizia dei vampiri, mandata dal Gran Consiglio a punire le violazioni del loro codice millenario. Ma che buontemponi, questi assassini! Da secoli hanno deciso di celare il loro volto sotto le maschere della Commedia dell’arte italiana, e quindi ecco Anita a dover fronteggiare i colpi mortali dei vari serial killer Colombina, Pulcinella, ecc. 
Il tutto, cercando di conciliare comunque la sua vita privata, di tenere buoni gli amanti attuali, di difendersi da ex vendicativi, di accaparrarsi nuovi amanti, anche fossero ratti-mannari e cigni –mannari (ma solo per assorbire il loro potere: Anita è una che quando si dà, lo fa senza risparmio e per proteggere la sua famigliola allargata…) 
E la cosa più pazzesca, e che alla fine ti rende simpatica Anita Blake, e che lei li AMA, li ama davvero, e TUTTI. 

Un altro dei miei ragazzi aveva detto che detestavo essere innamorata, ed aveva ragione. Mi sentivo stupida, come quando il premio di un’assicurazione aumenta in conseguenza di un infortunio. Romanticamente handicappata! 

Alla fine, sono 480 pagine che scorrono via in una tale allegra confusione, da lasciare storditi, e assolutamente curiosi di sapere cos’altro combineranno a St. Luis. 

Anita resisti! Non so con quanti “ragazzi” riuscirai ancora a fidanzarti, ma faccio il tifo per te.
Amarilli73

4 commenti:

  1. In realtà ci sono due imprecisioni u.u
    - Damian è un servo VAMPIRO! Vaglielo a dire che è umano, con i suoi 1000 anni, ormai :D
    - Credo che tra i suoi amanti fissi ormai ci puoi piazzare anche Jason no? Caro lupotto mannaro, quanto mi piace!

    Non vedo l'ora di leggerlo! >_< Grazie per la recensione priva di esagerati spoiler :D

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  2. Per dirindina, è vero! Tra servi e bestie interiori, ho sottovalutato il povero Damian...Servo VAMPIRO!!
    Grazie per le precisazioni, vedo che sei una vera appassionata.
    Comunque non ti preoccupare, succede talmente di tutto e di più, che non ho davvero rivelato nulla....spero che tu ti diverta quanto me. Ciao

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  3. Mi piace un sacco la tua recensione e non vedo l'ora di acquistare il libro per gustarmelo per benino!
    Ho trovato però un'altra imprecisione/errore di distrazione: Nathaniel non è un vamp ma un leopardo mannaro XD

    Tanto love <3

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  4. Yuuuh...l'avevo detto che ormai bisogna mettersi i post-it per stare dietro ad Anita: eh, eh, bisognerebbe fare un articolo con la legenda di orientamento!
    Vediamo:Nathaniel= leopardo mannaro; animale che risponde al richiamo di Anita; attuale pomme de sang.
    Così non facciamo torto neppure a "Nicky" Brandon....Ciao

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