Intervista a Maria Elena Gattuso, autrice di "Il ragazzo del destino"

Buona giornata a tutti!
Vi ricordate che qualche giorno fa Simona ha letto e recensito il romanzo d'esordio della giovane autrice Maria Elena Gattuso "Il ragazzo del destino"? QUI trovate la sua recensione. Bene, oggi vi propone una bella ed interessante intervista con l'autrice. Buona lettura!

Titolo: Il ragazzo del destino
Autore: Maria Elena Gattuso
editore Edizioni Il Ciliegio
pagine 336
ISBN/EAN 9788888996790

Sinossi:
Rebecca è un'adolescente alle prese con il primo amore, ma all'improvviso arriva il Destino in persona a sconvolgerle la vita: si impossesserà dei suoi cari disorientandola e mettendola alla prova. La protagonista conoscerà la precarietà del mondo-commedia e degli effetti legati al suo passato e al suo futuro. Molti misteri verranno svelati e Rebecca potrà, a costo della sua stessa vita, ritrovare il bandolo della matassa?

Benvenuta nel nostro piccolo spazio virtuale Maria Elena. Ti piacerebbe fare una piccola presentazione di te ai nostri lettori?
Ciao Simona! Sono una "studentessa" come tante che deve finire l'università. Devo ammettere che di carattere sono abbastanza testarda, anche se spesso rifletto troppo sulle cose e su tutto ciò che mi circonda. Pensare troppo non sempre è utile. Mi piace leggere di tutto e adoro i cartoni animati come The Slayers e Rayearth. A breve compirò 24 anni e il giorno dopo, il 1 ottobre, sarà un anno dalla data di pubblicazione del libro, per questo invito chi fosse interessato a leggerlo a partecipare al giveaway sul blog La Fenice Book! ^^

Ho letto qualche tua precedente intervista e quindi cercherò di non cadere in domande scontate o a cui hai già largamente risposto. Spero di riuscire nel mio intento. Cosa rappresenta la scrittura per te? 
E' un modo di esprimersi, come la pittura o il teatro. E' iniziato tutto come un gioco e ancora adesso raccontare storie, o meglio, viverle in un mondo immaginario e trasmetterle sulla carta, è un qualcosa di mistico, di magico, che suscita sempre una qualche emozione. Il difficile è il riuscire a far entrare il lettore nel tuo mondo, non sempre è possibile, ma quando accade è una sensazione unica di condivisione e capisci che forse è meglio aspettare prima di darti... all'ippica!

Nel tuo romanzo racconti la profonda amicizia tra Rebecca e Francesca. Anche tu hai un’amica del cuore di cui non potresti mai fare a meno?
Al liceo avevo amiche che sento tuttora. Francesca è una fusione tra tutte quante. All'epoca credevo molto nell'amicizia, poi invece ho passato degli anni in cui per vari motivi non la ritenevo più possibile. E invece mi sono accorta che le persone che ti vogliono bene alla fine ritornano sempre...

I personaggi del testo sono tutti frutto della tua fantasia o c’è qualcuno che nasce in relazione a persone realmente esistenti?
Gli spunti a persone realmente esistenti non sono mancati! Spesso ho fuso aspetti di persone completamente diverse e il personaggio in seguito ha preso vita da sé... Non credo sia possibile avere tutto in mente. In questo caso avevo chiari l'inizio e la fine della storia, ma nella parte centrale i personaggi si sono comportati come volevano... E infatti guarda che caos!

Ne “Il ragazzo del destino” ci sono varie scene che si svolgono in ambito scolastico. Tu che ricordi hai della scuola?
Nostalgici, nel senso che sono contenta che sia finito come periodo per quanto riguarda le ore di lezione giornaliere, le pagelle ecc, ma al tempo stesso sono consapevole che non ritornerà più. Mi ricordo tante persone, da quelle che facevano il giornalino scolastico, al coro della scuola, al laboratorio di teatro e a quelle del match di improvvisazione teatrale. Inoltre col tempo si tende a ricordare solo le cose belle, quindi la maggior parte delle memorie che ho sono piacevoli. 

Il libro affronta tematiche importanti, io ne ho colte due: non soccombere alla fatalità del destino e la piaga del bullismo. Quando hai iniziato la stesura del testo, ti sei riproposta di comunicare qualche messaggio importante ai tuoi lettori? Se sì, quale?
Allora ci tengo a precisare che quando ho scritto il libro non miravo essenzialmente nel voler mostrare un aspetto del bullismo, ma ho notato che molti lettori non sono rimasti indifferenti a questo tema, che per me era funzionale al romanzo, sebbene implicitamente fosse una critica a queste situazioni che purtroppo ci sono. Quando ho iniziato a scriverlo volevo far capire quanto a volte siamo impotenti dinnanzi a ciò che ci circonda. Spesso i nostri sforzi sono inutili, ma a volte invece ci permettono di raggiungere i nostri obiettivi. In ogni caso non bisogna mai arrendersi, altrimenti in seguito non potremmo mai perdonarci di non aver tentato.

So che ti è già stato chiesto, ma non resisto. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Per caso, hai già in cantiere qualche nuovo libro? Vuoi rivelarci qualcosa?
Sì, ma mi manca il tempo per scriverlo e mi dispiace. Però prima o poi lo troverò! Per adesso è tutto molto vago, dico solo che affronta un tema particolare.

Che dire di più, io ti ringrazio molto per la cortesia e la disponibilità. Complimenti per il tuo primo successo e ti faccio un grande in bocca al lupo per il tuo avvenire!
Grazie a te, sei stata molto gentile! A presto!!

Un caro saluto anche ai lettori del Blog!

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