Pensieri e riflessioni su "IL PRINCIPE E LA PREDA" di Elizabeth Hoyt

Cari lettori, in occasione della ristampa nei Romanzi Mondadori de IL PRINCIPE E LA PREDA, l’acclamatissimo romanzo d’esordio di Elizabeth Hoyt, vi riproponiamo la nostra recensione (noterete che Amarilli possiede questo libro in italiano e in originale inglese, per cui è assolutamente di parte quanto ad entusiasmo per questa lettura).

Si tratta del romanzo d’apertura della Trilogia dei Principi (Princes Trilogy), ambientata nell’Inghilterra di fine Settecento.

La serie:
1) The Raven Prince;
2) The Leopard Prince;
3) The Serpent Prince.

Premi e riconoscimenti della critica: Premio Reviewer’s Choice Award di Romantic Times nel 2006 come Miglior Romanzo Storico Sensuale (Best Sensual Historical Romance); All About Romance DIK (Desert Isle Keeper)

Autore: Elizabeth Hoyt
Titolo: Il Principe e la Preda
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi - Oro n. 153
Uscita: Settembre 2015

Trama: Anna Wren, giovane e sensuale vedova, per risollevare le proprie finanze decide di accettare un lavoro come segretaria di Edward de Raaf, conte di Swartingham. Uomo duro e scontroso, Edward ha già fatto scappare diversi dipendenti, ma con Anna è diverso: l’attrazione fra loro è forte fin dal primo incontro e cresce a ogni diverbio. Quando Anna scopre che Edward si reca a Londra per soddisfare i propri desideri, prende una decisione temeraria: introdursi nel bordello e passare con lui una notte di passione…

Il pensiero di Amarilli73

Lasciate perdere l’odiosa traduzione italiana del titolo (al posto del ben più immaginifico “Il Principe Corvo”): qui abbiamo davvero un bruttone di tutto rispetto! Eh sì, un conte non perfetto, ma grande e grosso, butterato dal vaiolo, pieno di cicatrici, e…udite, udite, dannatamente villoso. E poi, pure di carattere non è uno zuccherino.

Questo vecchio (e primo) romanzo della Hoyt merita senza dubbio la lettura, perché, una volta iniziato, non ti lascia più andare.

Qualche altro motivo? Vediamo: Edward il bruttone è sboccato, privo di tatto, e semplicemente adorabile. Ci sono memorabili scene di sesso, tutte solo silenzi e grugniti, dove lui non dice nulla, a parte la lapidaria battuta prima di chiudere la porta: "fatti trovare qui domani" (davvero un uomo che non deve chiedere mai!). Ci sono dettagli dolcissimi, come il ricciolo ribelle dietro l'orecchio di Anna, mentre lei è china a piantare rose ed è tutta sporca di terra. Ah, dimenticavo, c’è pure un adorabile cagnaccio (senza nome) sempre tra i piedi.

Un principe corvo che ricorderò a lungo, una Hoyt al suo miglior debutto. 

E tenete presente che gli altri due romanzi della Trilogia dei Principi sono a mio parere persino superiori.

Amarilli73