Pensieri e Riflessioni su "9 Giorni" di Gilly Macmillan

In anteprima!
Il romanzo sarà in libreria l'8 ottobre 2015
9 giorni
Gilly Macmillan
Newton & Compton
In uscita il: 08/10/2015
€ 4,99
eBook € 4,99

Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio Ben, di soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi della stampa e le telecamere delle TV che la seguono ovunque vada. È vero, ha commesso una leggerezza: ha perso per un attimo di vista Ben e lui è sparito, perciò tutto il Paese ora pensa che lei sia una madre terribile e che vada condannata. Ma che cosa è successo veramente in quel tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso suo figlio, le indagini della polizia sempre più serrate e la pubblica gogna dei media, Rachel deve affrontare un’altra agghiacciante realtà: tutto quello che sa di sé e dei suoi cari si rivelerà una gigantesca bugia. E non c’è più nessuno, nemmeno nella sua famiglia, di cui la donna possa fidarsi.
Il tempo stringe e forse il piccolo Ben potrebbe essere ancora salvato, ma l’opinione pubblica ha già deciso. E tu, da che parte stai?

Il mio pensiero:

9 Giorni il titolo del romanzo; 2 giorni soltanto sono quelli che vi serviranno per leggerlo: impossibile, una volta iniziato, staccare gli occhi dalle pagine.

Finalmente un thriller che è riuscito a farmi tornare la voglia di riprendere in considerazione questo genere.
Purtroppo dopo tutta una serie di romanzi uguali, e dove era facile intuire il colpevole già a metà libro, da due anni a questa parte non ne ho più letto uno.
Un thriller per piacermi devi conquistarmi già alle prime pagine; la sua lettura non deve essere sforzata, ma avere quel quid in grado di tenermi con il fiato sospeso e fare in modo che la mia attenzione sia sempre focalizzata sulla trama; deve portarmi a fare congetture per provare ad intuire le mosse successive – ma soprattutto non deve essere scontato. Deve stupirmi e portarmi ad un finale perfetto.
Ecco, questo romanzo, pur essendo un esordio, ha in sé tutte queste caratteristiche. È per quello che terrò bene a mente il nome dell’autrice e attenderò i suoi prossimi lavori.

L’autrice ha deciso di utilizzare in 9 Giorni POV diversi.
Farà in modo che a volte sia la mamma del piccolo Ben a parlare direttamente a noi lettori, come una sorta di sfogo personale; a volte a narrare sarà il detective ispettore Clemo, per il quale questo caso rappresenterebbe il suo trampolino di lancio; leggeremo anche dell’angoscia vissuta dal padre di Ben e verranno riportati stralci di colloqui privati con uno psicologo in supporto all’ispettore Clemo, nonché articoli apparsi on line e speciali in tv focalizzati sulla scomparsa del piccolo.

Aveva un che di sonnolento, gli occhi semicoperti dalle palpebre, il doppio mento e un volto cascante che aveva bisogno di una visita dal barbiere, una voce pesante che mi avrebbe fatto addormentare prima della fine di ogni riunione, se fossi stato uno dei suoi. Allungò la mano sopra il tavolo. La sua stretta era molle.
«Ho iniziato da poco», aggiunse. «Non è certo la cosa migliore che potesse capitare».

Il romanzo è diviso in capitoli, raggruppati secondo i giorni di assenza del piccolo Ben. 9 giorni di angoscia, come stessimo prendendo parte ad un countdown contro la morte.
Ogni capitolo aggiungerà indizi maggiori alla storia e farà più luce sui vari personaggi che popolano le pagine di questo thriller, portandovi così a fare congetture prima su uno e poi sull’altro personaggio.
Gli indizi sono nascosti bene, ma con un po’ d’attenzione scoprirete che l’autrice ci fornisce sul piatto d’argento un importantissimo dettaglio per la risoluzione del caso. Quale? Non sta certo a me dirvelo. Non vorrete che vi rovini la lettura, vero?
Un particolare buttato lì, quasi a caso, ma importantissimo.
La Macmillan è stata furba, scaltra e soprattutto bravissima a tener vivo comunque l’interesse del lettore fino all’ultima pagina (si nota infatti che questo romanzo nasce da un accurato lavoro di ricerca da parte della stessa).

Sembra quasi di vivere, nero su bianco, uno dei tanti casi di persone scomparse attuali e di cui alle riviste e ai programmi di gossip piace molto parlare. 
Un thriller attuale dunque, che non può che incuriosire, ma dove la parte drammatica, dove si percepisce l’immancabile dolore, è ben equilibrata con la parte d’azione e i personaggi sono descritti sotto ogni sfaccettatura.

Un 5 stelle per la Macmillan che è riuscita a farmi leggere 480 pagine in due giorni appassionandomi come non accadeva da tempo.
Stefania

2 commenti:

  1. ho fatto domanda alla Newton di essere nella lista lettori e mi hanno inviato questo libro. Anche io ero stufa di thriller , ma mi è tornata la voglia! Sono contenta che a te sia piaciuto così tanto, adesso non vedo l'ora di iniziarlo!!!

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  2. Ammetto che se non l'avessi ricevuto, probabilmente non l'avrei mai letto. E sarebbe stato un vero peccato. In questo caso fidarsi è stata un'ottima scelta.

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