PENSIERI E RIFLESSIONI SU “UNA DONNA SCANDALOSA” DI LAURA LEE GUHRKE

Titolo: Una donna scandalosa
Autore: Laura Lee Guhrke
Pubblicazione: Febbraio 2014
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Emozioni n. 23
Titolo Originale: Breathless

Ambientazione: America, Georgia, 1905

Sinossi - A Shivaree, piccola cittadina della Georgia, dopo cinque anni si ricordano ancora del divorzio che ha avuto per protagonista la bellissima e impetuosa Lily Morgan. In quell’occasione Daniel Walker, amico e avvocato del marito, le ha distrutto la reputazione accusandola di adulterio. Ora Lily non riesce a credere che Daniel, divenuto un politico di successo, abbia il coraggio di tornare a Shivaree per promuovere la riapertura della casa di tolleranza che era stata al centro della sua vecchia vicenda. Fra Lily e Daniel lo scontro è aperto e sprizza scintille. Ma quando un delitto scuote la cittadina, i loro destini sembrano cambiare. E inaspettatamente uniti nelle indagini, dovranno anche fare i conti con una prorompente attrazione che chiede solo di essere riconosciuta.

Premi e riconoscimenti della critica: All About Romance DIK (Desert Isle Keeper); Romance Reader Five Hearts

Il pensiero di Amarilli73

Primo romanzo che leggo di Laura Lee Guhrke ed impressione nel complesso molto positiva. 

La storia esce dai soliti stereotipi del romance tutto sospiri e crinoline, ed è ambientata in una sperduta cittadina americana agli inizi del novecento, con due chiese, una biblioteca, un saloon-ristorante e l’immancabile bordello di lusso, vera pietra dello scandalo in una società bigotta e molto provinciale (la Guhrke ha una prosa vivida e descrittiva, e quindi non è difficile immaginarsi, durante il racconto, le scene di un vecchio film romantico con Gary Cooper o Gregory Peck).

In questo scenario arriva l’avvocato di città, fascinoso, cinico, ma con parecchi conti in sospeso con il paese di provincia, sia familiari sia professionali (anni prima, in quello stesso luogo, aveva difeso un amico in una causa di divorzio per adulterio, a quei tempi un motivo per rovinare irreparabilmente la reputazione di una giovane moglie).

Ma se lo scontro iniziale è tra l’avvocato spietato e la donna anticonvenzionale e divorziata del paese, (la stessa donna che lui ha contribuito ad emarginare socialmente), poi i due si ritroveranno inaspettatamente uniti nel processo per salvare un innocente. Questa parte relativa alle indagini e alle udienze è senza dubbio la più avvincente, ma tutta la storia si legge in modo scorrevole, grazie a personaggi di contorno e a parecchi inserti ironici.

«Ieri pomeriggio è venuto all’emporio» disse Louisa Richmond. Si protese sulla sedia e si rivolse alle facce trepidanti che si erano voltate nella sua direzione. «Ha comprato un pacchetto di mentine.» Per la sala presero a serpeggiare mormorii scandalizzati. Tutte sapevano cosa voleva dire. Le mentine servivano a rinfrescare l’alito, e un uomo le comprava solo se aveva intenzioni peccaminose.

L’unico aspetto che mi ha soddisfatto meno, invece, è una certa superficialità nel delineare la figura di Lily, una donna del cui passato ci vengono raccontati molti dettagli, ma che poi in realtà viene un po’ lasciata alla simpatia del lettore. 

(*SPOILER) Mi spiego: per tutto il libro viene menzionato il suo ex-marito, l’odioso Jason, e il presunto amico del cuore che l’aveva invece tradita e abbandonata. Di fatto, non viene fornita alcuna spiegazione sui motivi alla base di questo tradimento e, sebbene lei si professi sempre innocente, non c’è nessuna vera riabilitazione ufficiale della sua condizione pregressa.
Si potrebbe dire che Lily viene “riabilitata” agli occhi del paese grazie all’amore di Daniel, che la sposa e la rende di nuovo una donna onesta ed accettabile: proprio questo finale, però, mi sembra un po’ forzato e al di fuori della logica del tempo (che preferiva mantenute e amanti segrete, a matrimoni socialmente difficili da accettare). 

«Quand’è che siete diventato così cavalleresco?»
«Diamine, non lo so» mormorò lui. «Però se non la smettete di guardarmi in quel modo, al diavolo la cavalleria. Vi bacerò qui sulla veranda sino a farvi bruciare di passione. E questo sì che darà alla gente qualcosa di cui parlare.»
Amarilli73

1 commento:

  1. Laura Lee Guhrke mi piace, ma a volte anche a me i finali troppo rose e fiori fanno storcere il naso. Sono più per la coerenza storica e poi non è che se tutto no va per il meglio non vuol dire che non ci sia l'amore, no?

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