PENSIERI E RIFLESSIONI SU “ RANOCCHIO” DI MARY CALMES


Titolo: Ranocchio (FROG)
Autrice: Mary Calmes
Editore: Dreamspinner Press
Data di pubblicazione: 10.12.2013
ISBN-13: 978-1-61372-795-9
Pagine: 157
Copertina: Reese Dante
Traduttore: Fran Macciò

Sinossi - Weber Yates ha sempre sognato di diventare un professionista del rodeo, ma si ritrova a lavorare come garzone in un ranch in Texas. La sua unica relazione è con un uomo completamente diverso da lui, così al di fuori della sua portata che, fosse stato sulla luna, sarebbe stato più vicino. O a San Francisco, dove Weber si ferma per salutarlo un’ultima volta, prima di cercare di sistemarsi e di vivere una vita umile e solitaria, proprio come quella – pensa lui – di un ranocchio. 
Cyrus Benning è un neurochirurgo di successo che non si fa sfuggire un solo dettaglio. Ha messo gli occhi sul principe, vestito da povero cowboy, sin dall’inizio. Ma ogni volta che Weber se ne va, si fa sempre più difficile per Cyrus, che non sa fino a che punto il suo cuore potrà resistere. Ora il dottore ha un’ultima possibilità per dimostrare a Weber che non è certo il suo lavoro a renderlo l’uomo perfetto per lui, bensì Weber stesso. Con l’aiuto di sua sorella e della sua famiglia in pezzi, Cyrus è pronto a dimostrare a Weber che la casa e la vita che ha sempre cercato sono lì con lui, davanti ai suoi occhi. Cyrus gli ha dato un ultimatum, una volta, è vero, ma ora questo si è trasformato in un voto solenne: non lascerà che Weber esca dalla sua vita, mai più.

Il pensiero di Amarilli73

“RANOCCHIO” può essere letta come una rivisitazione/ispirazione della vecchia favola in versione fortemente (e per fortuna!) aggiornata, che ha mantenuta intatta la propria capacità di conquistare con la dolcezza e di arrivare al lieto fine attraverso qualche compromesso e un paio di peripezie del cuore.

C’è un principe azzurro (Cyrus, in questo caso un serio e stimato neurochirurgo) che un giorno incontra per caso un cowboy senza famiglia e senza fissa dimora, il quale si autoconsidera, a torto, un ranocchio, e che in realtà è un altro principe sotto mentite spoglie. 
Web è stato ripetutamente bastonato dalla vita, senza mai perdere il suo orgoglio e la sua voglia di aiutare gli altri (che siano l’amore della sua vita, o sua sorella, o tre fantastici nipotini, Tristan, Micah e Pip – la parte dedicata a Micah e al colloquio con la psicologa è struggente e istruttiva come non mai – lì mi è quasi scappata la lacrima!). E con Cyrus è un amore a pelle, che non può non trasformarsi in un legame “per sempre”.

“Sei l’unica cosa che non ho, Weber Yates. Sei quello che mi manca. Sei la parte di me che posso avere solo quando so che, svegliandomi la mattina, posso vederti al mio fianco”.

Ovviamente, dopo questa mia insistenza sulla tenerezza, non fatevi ingannare. 
Si tratta pur sempre di Mary Calmes, e neppure stavolta mancano – dopo una buona dose di abbracci e coccole - le scene ultraroventi e fisicamente “forti” a cui ci ha abituati. Come al solito, come le scrive lei non ci riesce nessuno.
Consigliato e consigliato da una Mary Calmes-addicted!!
Amarilli73


3 commenti:

  1. Eh la Calmes non sbaglia un colpo..con lei vai sul sicuro..romanzo bellissimo..tenero..

    RispondiElimina
  2. Vero, adesso mi attende il quarto volume dei Guardiani degli abissi! :)

    RispondiElimina
  3. Bellissimoooooooooooo

    RispondiElimina

Powered by Blogger.