Teaser Tuesday (108)

Buon martedì sera con la Rubrica settimanale Teaser Tuesdays, ideata da MizB del Blog Should Be Reading a cui anche questo Blog aderisce.
In cosa consiste? 

1. Prendi il libro che stai leggendo 
2. Aprilo a una pagina a caso 
3. Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser") 
4. Fai attenzione a non scrivere spoilers! 
5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

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Per questa settimana il nostro teaser è tratto da:

Jessica Sorensen
Con te sarà diverso
Newton & Compton
ISBN 978-88-541-6040-8 
Pagine 320 
Euro 9,90

Callie è un’adolescente che non ha mai avuto fiducia nel destino. Dal giorno in cui ha perso per sempre la sua innocenza, ha preferito rendersi invisibile e chiudersi in se stessa, per sfuggire a un doloroso passato e non permettere a nessuno di farle di nuovo del male.
Kayden, invece, si è rassegnato alla sua sorte: soffrire in silenzio è l’unico modo che conosce per sopravvivere alla violenza di suo padre e ai colpevoli silenzi di sua madre. Ma proprio quando si è ormai arreso al dolore e all’abbandono, un angelo di nome Callie accorre a salvarlo. Forse non è solo una coincidenza, forse è proprio il destino, quello stesso destino da cui entrambi si sentono schiacciati, a farli incontrare e a offrire loro un’opportunità di riscatto, qualunque sia il prezzo.

Lo faccio passare e torno a sedermi sulla panca, con gli occhi sempre fissi su Callie. Sta
parlando con Seth e sorride. Niente mi ha reso così felice prima d’ora. Non capisco perché, ma forse è per questo che mi sento attratto da lei.
Anche se non dovrei, mi avvio verso la pista da ballo. Mi faccio largo tra le coppie
danzanti, evitando un paio di ragazze particolarmente focose. Seth è il primo a vedermi e bisbiglia qualcosa a Callie.
La vedo girare la testa verso di me con un’espressione stupita negli occhi. Le pupille
appaiono enormi nella luce soffusa, il viso pallido e i capelli vaporosi.
«Posso?», chiedo a Seth sopra la musica.
«Prego», risponde e, dando una strizzatina d’occhio all’amica, indietreggia a bordo
pista.
Lo sguardo di Callie indugia verso il punto dove Seth è stato inghiottito dalla folla.
Irrigidisce le spalle e serra forte i pugni.
«Non sei tenuta a ballare con me, se non ti va», le sussurro in un orecchio.
Scrolla le spalle e si gira verso di me. Fa correre gli occhi sulle mie gambe, sul mio
stomaco; provo un senso di disagio, perché lei sa dove si nascondono le mie cicatrici ed è il tipo di persona che si pone delle domande.
«No, va bene. Balliamo». Il tremito della voce tradisce la sua agitazione.
Le tendo la mano e la vedo esitare prima di posare il palmo sul mio. Chiudo le dita
intorno alla sua mano e la attiro verso di me tenendo gli occhi fissi nei suoi. Ha uno sguardo disperato, come se stesse pregando il cielo che io non voglia farle del male. Mi ricordo di un giorno in cui ero più piccolo e mio padre si infuriò perché avevo fatto cadere un vaso dalla mensola. Si avventò su di me con una cinta in pugno e gli occhi accesi di rabbia, mentre io cercavo riparo sotto il tavolo. Ero ancora dolorante per le botte del giorno prima e potei solo sperare che non mi uccidesse.
«Posso metterti la mano sul fianco?», chiedo. Mi fa cenno di sì.
Le cingo la vita e leggo nei suoi occhi un misto di paura e di stupore. Il cuore mi
rimbomba nelle orecchie, cancellando la musica. Sto provando sentimenti mai sperimentati prima d’ora, qualcosa di incontenibile. E se, conoscendola meglio, questi sentimenti diventassero più profondi? Io non me la cavo granché a gestire i sentimenti.
Sento Callie rilassarsi un po’. Fa scivolare le mani sul mio torace e me le allaccia dietro
la nuca, poi inclina la testa indietro per guardarmi negli occhi.
«In realtà non mi piace ballare», confesso. «Una sorta di avversione che è cominciata
quando ero piccolo».
«Come mai?».

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