PENSIERI E RIFLESSIONI SU “IL SEGRETO DI MIRANDA” DI JULIA QUINN, IL PRIMO VOLUME DELLA SAGA DEI BEVELSTOKE

IL PRIMO VOLUME DELLA SAGA DEI BEVELSTOKE

Autore: Julia Quinn
Titolo: IL SEGRETO DI MIRANDA
Pubblicazione: Settembre 2013
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Classic n. 1055
Titolo Originale: The Secret Diaries of Miss Miranda Cheever
Serie: BEVELSTOKE

Sinossi - All’età di dieci anni Miranda Cheever non mostrava segni di particolare bellezza, ed era rassegnata a un futuro senza grandi aspettative. Ma il pomeriggio in cui l’audace e affascinante Nigel Bevelstoke, diciannovenne visconte Turner, le ha baciato la mano promettendole che un giorno sarebbe stata bella quanto già era intelligente, qualcosa è cambiato in lei: da quel momento Miranda gli ha donato il suo cuore. Otto anni più tardi la bimba si è fatta una splendida donna, ma il tempo non è stato altrettanto generoso con Turner, vedovo pieno di amarezza e risentimento. Soltanto al proprio diario Miranda confida di non avere mai smesso di amarlo, e non permetterà che lui le sfugga di nuovo.

Ambientazione: Inghilterra, 1810 – 1819 ( periodo regency )

Premi e riconoscimenti della critica: Premio RITA nel 2008 come Miglior Romanzo Regency (Best Regency Historical Romance)

La serie BEVELSTOKE:
1) “The Secret Diaries of Miss Miranda Cheever “
2) “What Happens in London”
3) “Ten Things I Love About You”.

Il pensiero di Amarilli73

L’avvio del romanzo è delizioso, con questa ragazzina ancora acerba ma con le idee molto chiare che si innamora del fratello maggiore della sua migliore amica, il bellissimo e più maturo Nigel/Turner.
Quella stessa sera, Miranda inizia a scrivere il suo diario segreto e la sua prima annotazione è anche la verità che le segnerà la vita.
2 marzo 1810 - Oggi mi sono innamorata.

Lei e Olivia Bevelstoke sono due ragazze ricche ma non viziate, molto unite e tratteggiate con simpatia. E ho apprezzato che la Quinn abbia loro attribuito una spirito femminista ante-litteram (per cui Miranda, ad esempio, non si rassegna a non poter entrare nelle librerie riservate ai soli gentiluomini).

Il punto dolente è invece il personaggio maschile, Nigel, un bambinone immaturo che non sa cosa come riempire le sue giornate insensate da nobile.
Certo, c’è l’alibi della sua vedovanza, ma il dubbio rimane: nonostante nel romanzo venga ripetutamente ribadito che con la sua condotta Nigel aveva irrimediabilmente compromesso Miranda, se sua sorella non lo avesse messo di fronte alle proprie responsabilità, lui l’avrebbe davvero chiesta in sposa?

Alla fine, non sono riuscita a digerirlo: tanto fascino e titolo, ma nella sostanza risulta solo un bell’incarto vuoto (per cui la scena con il maggiordomo scozzese che passa alle vie di fatto mi ha lasciato parecchio soddisfatta).
In ogni caso è un romanzo di Julia Quinn, e il suo stile pulito ed elegante colpisce come sempre.
Amarilli73

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