Pensieri e Riflessioni su "Wolves" di Veronica Niccolai

Wolves
di Veronica Niccolai

LEONEEDITORE
COLLANA: Sàtura
PAGINE: 320
ISBN: 978-88-6393-149-5
PREZZO: 14.00 EUR

SINOSSI:
Lidia, da poco maggiorenne, arriva in treno da Roma per trascorrere le vacanze estive dai nonni a Frontin, una piccola frazione di Trichiana nel bellunese. Tutto sembra essere rimasto uguale a due anni prima ma voci circolano in paese a proposito di una strana famiglia proveniente dal sud della Francia. Ben presto Lidia conosce i figli del signor Nicolas De La Croix: il giovane e misterioso Ruben, per il quale prova da subito un sentimento di amore-odio, e la piccola Gabrielle, incredibilmente sensibile e intelligente, controllata in modo ossessivo dal fratello. Solo quando Ruben salverà Lidia da un branco di lupi nel bosco, la ragazza riuscirà finalmente a fare chiarezza sui suoi sentimenti e a trovare il coraggio necessario per mettersi alla ricerca della verità. Ma la verità ha sempre un prezzo da pagare.

Il mio pensiero:
Se ne è sentito parlare tanto, ne abbiamo lette di cotte e di crude... ma i licantropi hanno sempre il loro potere ammaliatore. Mi è bastato vedere questo lupo ululante in copertina per riaccendere in me la voglia di leggere qualche nuova storia sugli uomini-lupo, nonostante ne abbia all'attivo veramente tante.
Si tratta del secondo romanzo di Veronica Niccolai, edito lo scorso 6 novembre dalla Casa Editrice Leoneeditore.

Per chi si trova alle prese per la prima volta con una lettura che abbia tra i personaggi dei licantropi, lo troverà molto piacevole e scorrevole. Per chi non fosse completamente a digiuno del genere troverà il plot un po' semplice e prevedibile, ma comunque godibile.
Poco spazio all'immaginazione: del resto, che si parli di lupi, è chiaro sia dal titolo che dall'immagine sulla cover. Leggendo inoltre la trama viene subito spontaneo intuire che il "giovane e misterioso Ruben" abbia qualcosa a che fare con questi animali.

Semplice e lineare lo sviluppo della storia: la diciottenne Lidia passerà le vacanze estive, come accadeva in passato quando era più piccola, nel bellunese, ospite dei genitori della madre.
Ritrova i vecchi amici, anche se un po' cambiati, e fa la conoscenza di un nuovo ragazzo, giunto a Trichiana di recente: Ruben de la Croix, ventiquattrenne di origini francesi, trasferitosi di recente nella piccola frazione con il padre e la sorellina quattordicenne Gabrielle.
Le vacanze estive trascorrono veloci tra una passeggiata e l'altra e la festa di paese.

Viste le mie ultime letture e con la mentalità del giorno d'oggi, mi aspettavo che la protagonista diciottenne non fosse ancora digiuna dei primi intimi contatti con un ragazzo, ma a quanto pare l'autrice ha scelto una protagonista ancora casta e timorosa. Questo mi ha lasciata un po' perplessa... ma comunque non delusa.
Due ragazzi verranno attratti da lei come le api dal miele: il suo vecchio amico Alessio e il francese Ruben, intorno al quale aleggia un alone di mistero dovuto a quei penetranti occhi azzurro/grigi e sul quale conto sono state versati fiumi di parole e voci malevole in seguito alla morte di una giovane ragazza di paese.

Direi che le premesse son buone. Ho letto il libro tutto d'un fiato grazie allo stile fresco dell'autrice.

Una sola remora: temo che questo romanzo possa essere maggiormente apprezzato da un pubblico di lettori giovanissimi, perché per quanto dolce, il nuovo amore che va nascendo è proprio ancora troppo casto e puro per le letture a cui ci siamo abituati di recente, considerato che i protagonisti hanno un'età compresa tra i diciotto e i ventiquattro anni.
Lidia non è la solita ragazza ribelle, o spericolata o amante del rischio che va per la maggiore nei romanzi del genere; non ha una storia tormentata alle spalle... ma anzi è carina, seria, posata; e Ruben non è il solito bello e dannato latin lover, ma sembra quasi anch'egli timido e diffidente nei confronti dell'amore.

Per quanto riguarda la trama ammetto che mi son ricreduta sul finale. Per tre quarti del romanzo sembrava una storia abbastanza scontata, ma introducendo la leggenda della nascita dei lupi della luce e delle ombre è emersa la vera parte originale del testo.
Sicuramente l'autrice ha tanto da offrire nel seguito.
Stefania

6 commenti:

  1. "Scusa se ti correggo, innanzitutto sono mutaforma e non licantropi - c'è una grossa differenza tra le due razze e lo spiega anche Ru nel romanzo - seconda cosa... Cosa c'entra se una a 18 anni è vergine e che per questo il romanzo è adatto ai giovanissimi? Scusa ma hai mai pensato che tante ragazze aspettano di essere innamorate prima di farlo? Non conta l'età, contano i sentimenti! E poi se vogliamo fare il paragone con qualcuno di famoso come hai detto tu, anche Bella di Twilight ha aspettato Edward che a sua volta non aveva toccato una donna in 100 anni... È ovvio che chi cerca "sfumature di grigio-rosso-nero ecc" non le troverà in questa saga! Per quanto riguarda il target... Ci sono tantissime lettrici/lettori sopra i trenta. Ciao!"

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    1. Ciao,
      la mia parola non è legge. Non sono una critica letteraria e questo Blog non è una testata letteraria o giornalistica. Questo post sopra è solo un giudizio personale (come vedi non ho l'ardire di chiamarla recensione).
      Grazie per aver corretto specificando la sottile distinzione tra mutaforma e licantropi, anche se sempre di uomini che prendono le sembianze di lupo si tratta...
      Ho valutato il romanzo 4 stelle su 5 (un giudizio alto) ma resto comunque del mio parere: personalmente non consiglio questo libro ad un adulto. Senza entrare nel merito di quando una ragazza debba perdere la sua verginità (io non ho parlato di verginità, ma di approccio all'altro sesso), dico che mi risulta difficile classificarlo. Non è di certo un new adult. Si avvicina forse ad un romanzo young adult (PER GIOVANI LETTORI) per via degli atteggiamenti dei protagonisti. Dico che non convincono me. Con questo non metto in dubbio che, grazie allo stile dell'autrice, possa essere un romanzo godibilissimo anche da un pubblico adulto. Ma IO non lo consiglierei a loro e soprattutto ai lettori che hanno letto innumerevoli romanzi sul genere, ma solo a chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di letture, privo di qualsiasi aspettativa.
      Pertanto, così dicendo, un lettore capisce subito se questo libro è la lettura che cerca. In questo modo avrà qualche dettaglio in più rispetto a quello fornito dalla sinossi... e non cadrà in inganno come ci son caduta io. Erano sbagliate le mie aspettative? Perfetto. Evito l'errore a chi come me si aspetta altro.

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    2. Cosa c'entra che la tua parola non è legge? Si tratta, come tu la definisci, di informazione. Dunque, se tu ti lamenti di essere stata tratta in inganno dalla copertina e dalla sinossi (non mi risulta però che in quarta o nella bandella si tratti di argomenti fuori tema...), lo stesso vale per il tuo commento, pieno di inesattezze, che non deve trarre in inganno i lettori che capitano sul tuo blog. La differenza tra licantropi e mutaforma non è affatto sottile! Scusami ma io che sono appassionata di fantasy lo so e non mi permetterei mai di paragonare un hobbit a un elfo! Se per te la differenza è così sottile ti consiglio di approfondire con più letture l'argomento e renderti conto che quando viene espresso un parere in pubblica esso può essere contestato e non implica che io non possa ribatterlo e consigliarti di leggere con più attenzione prima di recensire inesattezze al popolo della rete. Grazie

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    3. Ti ho ringraziato per la correzione. Mi scuso per le inesattezze, ma purtroppo non sono una fan di Wolves come te. Non avendomi emozionata ho perso questa grossa differenza.

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  2. Mariagrazia Cucchigennaio 31, 2014 11:23 AM

    Ciao Stefania.
    Ti ringrazio per aver recensito "Wolves" e avergli dato quattro stelline nonostante non ti abbia emozionata.
    Un saluto,
    Mariagrazia

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    1. Ciao e grazie a te. Ho cercato di essere il più impersonale possibile nell'assegnare le stelle: è un romanzo scritto bene. Per quanto a me non abbia emozionato tanto è comunque un buon libro.

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