Pensieri e riflessioni su "Io sono le voci" di Danilo Arona

Titolo: Io sono le voci 
Autore: Danilo Arona
Editore: Edizioni Anordest
Collana: Criminal brain
ISBN: 8896742897 
ISBN-13: 9788896742891 
Pagine: 358 

Sinossi:
Da sempre in Italia avvengono omicidi inspiegabili che sembrano trovare una loro magra giustificazione nella ferocia esibita. Dagli anni Sessanta poi è in atto un'escalation. Prima in una città di provincia nel nord Italia. Poi a Milano nel decennio successivo con giovani donne trucidate attraverso modalità di raro sadismo. Sino a quando ai giorni nostri una giovane e determinata giornalista investigativa, Cassandra Giordano, non scopre un impensabile filo rosso che collega delitti tra loro lontani nel tempo e nella geografia: la visione di certi film, il cosiddetto effetto Copycat, le voci nel cervello che ti spingono a uccidere emulando gli omicidi passati sullo schermo in tante famose opere cinematografiche. Ma, una volta scoperchiato il vaso di Pandora, Cassandra ne diventa vittima, innestando una nuova e ancora più feroce serie di delitti per imitazione. Una sequenza sanguinosa che la vede morire, prima vittima della nuova ondata omicida, sotto il guanto artigliato del leggendario Uomo Nero di Elm Street, Freddy Krueger. Ma può essere possibile un crimine del genere nell'Italia contemporanea? Si tratta di uno o più assassini? Magari una nuova stirpe di psicopatici ben mimetizzati nella normalità quotidiana? Arianna Giordano, sorella minore della giornalista, e un coriaceo ispettore di polizia si lanciano nella più incredibile delle indagini: svelare l'enigma degli omicidi Copycat, giungendo a smascherare il meno sospettabile dei serial killer. E Milano si trasforma in un sanguinario set cinematografico.

Il mio pensiero:
Milano, una città poliedrica, pulsante e caotica. Il regno della moda, il cuore dell'industria. La Milano da bere, quella degli aperitivi lungo i Navigli o alle Colonne, quella chiassosa di Buenos Aires, quella bohemien di Brera. Ma anche la Milano dell'indifferenza, dei senzatetto a due passi da Montenapoleone, quella delle prostitute nel buio dei controviali, del vivere alla giornata e, purtroppo, quella della gente che sparisce nel nulla, inghiottita da mostri voraci e sadici che si nascondono dalla vista di tutti. Omicidi agghiaccianti e immotivati, di quelli che passano tra i bisbigli sulla bocca di tutti, nomi che nessuno ricorderà per più di due minuti, ma che ti faranno guardare alle spalle ed affrettare il passo quando ti troverai da solo nelle sue strade buie. 

Danilo Arona è riuscito a rendere appieno tutto questo nel suo libro. E credetemi: per chi ama il thriller è un libro da non perdere assolutamente.

Arona ha sfatato un luogo comune molto diffuso, ovvero che la detective story e il noir siano dei generi di puro dominio americano. Ormai oltreoceano gli scrittori che si sono dedicati a questi generi pullulano ed è quasi impossibile contarli. Un vero e proprio esercito, specializzato nel raccontare omicidi efferati, dettagli macabri e storie assurde di ordinaria follia. 
Ora finalmente possiamo vantarci anche noi di uno scrittore che non solo ha costruito un romanzo dall'intreccio complesso e ben articolato, ma ha fatto vivere una città attraverso le sue pagine, descrivendone non solo quello che siamo abituati a vedere, ma anche la vita nei quartieri più sordidi e malfamati. E' così che scopriamo come la nostra Milano non abbia nulla da invidiare alle grandi metropoli americane, anche lei ha il suo Bronx e la sua Quinta Strada. Si chiamano solo con nomi diversi, ma sono permeati dallo stesso alone di tensione e mistero che tanto piace a chi legge.

In più Danilo ha mostrato un'eleganza posseduta solo da pochi volendo strizzare l'occhio al mondo dei cinefili. Nell'epoca dei multisala, dei film 3D con mega effetti speciali e delle pellicole consumistiche questo è sicuramente apprezzabile. Ormai la cinefilia è un animale in via d'estinzione, pochi apprezzano le pellicole d'essai e ancora meno sono in grado di conoscere più di uno o due titoli dei film che hanno fatto la storia del genere horror. Qui i film che ispirano e fanno da filo conduttore sono veramente tanti, per citarne qualcuno si inizia dal lontano 1932 con Visiontrack Freaks di Tod Browing per arrivare a Un uomo nell'ombra di Polanski (2010). L'autore nutre un amore smisurato per il cinema e questo si intuisce non solo dalle citazioni più o meno evidenti disseminate in tutto il libro, ma anche dal ruolo predominante dato alle pellicole in tutta la vicenda.

Infatti, lo stesso scrittore dichiara nel suo post scriptum che il materiale di cronaca utilizzato è purtroppo tutto autentico. Il cinema spesso è stato fonte di ispirazione per molti omicidi, come il mostro di Firenze, il Kobe Killer, Daniel Gonzales e molti altri. Questi delitti vengono definiti Copycat Murder, ovvero omicidi perpetrati a causa della visione di determinati film che innescano un comportamento violento in reazione a specifici elementi. Arona ha avuto la grande idea di raggruppare tutto questo materiale ed ipotizzare un filo conduttore degli omicidi dal 1961 ad oggi, attraverso la creazione della Stirpe e del Demiurgo. Non volendovi svelare nulla del libro, mi fermerò qui. Non voglio togliere nulla alla suspense e ai colpi di scena magistrali che vi accompagneranno per tutta la lettura. 

Quella voce alla ragazza sembrò il soprannaturale e improponibile tentativo di un gatto che tentava di miagolare parole con voce umana. Una frequenza gutturale forse dovuta alle ripetute percosse sulla bocca e sulla gola. Cassandra tentò di dissimulare il disagio. Poi l'uomo cominciò a parlare. Sei giorni dopo Cassandra fu uccisa, sgozzata e massacrata, nella sua villetta sulle alture di Genova.

Libro consigliatissimo, soprattutto se siete amanti delle trame intricate e dei colpi di scena che faranno crollare tutte le vostre certezze come un grande e complesso castello di carte.
Ambra

4 commenti:

  1. Ciao ragazzi! Sono completamente d'accordo con voi. E' un libro da non farsi scappare, devo dire che Anordest ha colpito veramente nel segno! Assolutamente consigliato

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