Teaser Tuesday (103)

Buon martedì sera con la Rubrica settimanale Teaser Tuesdays, ideata da MizB del Blog Should Be Reading a cui anche questo Blog aderisce.

In cosa consiste? 

1. Prendi il libro che stai leggendo 
2. Aprilo a una pagina a caso 
3. Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser") 
4. Fai attenzione a non scrivere spoilers! 
5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

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Per questa settimana il nostro teaser è tratto da:

L'inizio
di JASON MOTT
ebook - Prequel n.1 di "THE RETURNED" scaricabile gratuitamente QUI

E' trascorso un anno dalla morte di Edmund Blithe, ma è solo da un mese che Emily, la sua promessa sposa, ha smesso di portare l'anello di fidanzamento. A dispetto del dolore, ha deciso di ricominciare. Se non fosse che Edmund ritorna, lì, davanti a lei, in carne e ossa. E sconvolge di nuovo tutto il suo mondo. Ma Edmund è solo il primo. Vita, morte, amore, speranza. Davanti a una seconda possibilità ciascuno di noi ha la propria risposta: THE RETURNED la tirerà fuori.

Non era mai stata brava a staccarsi dalle persone care.
            E adesso, proprio quando il segno intorno al suo anulare cominciava a sbiadire, e con esso il dolore lasciato dalla perdita di un fidanzato che non aveva avuto la possibilità di sposare, all’improvviso, senza una spiegazione logica o un’avvisaglia, Edmund non era più morto. Era di nuovo vivo, e in televisione, attorniato dai giornalisti davanti al palazzo dove aveva sede il suo ufficio, con l’aria smarrita, confusa e spaventata.
            «Riesci a crederci?» gridò la madre di Emily al telefono. L’aveva chiamata un attimo prima in preda al panico, urlandole di lasciar perdere tutto e di accendere subito il televisore. «È un miracolo» continuava a ripetere, ai limiti dell’isterismo. «Uno dei più grandi miracoli di Dio.»
            Emily aveva acceso il televisore, ed eccolo lì. La figura allampanata, i capelli lisci che come al solito gli piovevano sulla fronte, le labbra tirate in quel sorrisetto imbarazzato che faceva quando era nervoso. La stessa espressione che aveva avuto il giorno in cui le aveva chiesto di sposarlo.
            Emily ebbe una stretta al petto e si sentì mancare le gambe. Crollò in ginocchio davanti al televisore, il corpo scosso da un tremito. Strinse nel pugno l’anello di fidanzamento che portava appeso al collo. «Non è vero» protestò. «Non può essere vero.»
            «Dicono che si è presentato al lavoro questa mattina» spiegò sua madre. «Tu riesci a crederci? Morto e sepolto da più di un anno, e va in ufficio!» Sullo schermo, Edmund veniva allontanato dal palazzo da alcuni poliziotti e da un gruppo di uomini in giacca e cravatta dall’aria ufficiale.
            «È uno scherzo» ribatté Emily. «Uno scherzo di cattivo gusto. Non può essere Edmund.»

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