Teaser Tuesday (104)
Buon martedì sera con la Rubrica settimanale Teaser Tuesdays, ideata da MizB del Blog Should Be Reading a cui anche questo Blog aderisce.
In cosa consiste?
1. Prendi il libro che stai leggendo
2. Aprilo a una pagina a caso
3. Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser")
4. Fai attenzione a non scrivere spoilers!
5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.
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Per questa settimana il nostro teaser è tratto da:
Autore: Abigail Gibbs
Traduttore: Taroni A.
Editore: Fabbri
Collana: Crossing
ISBN: 8845199274
ISBN-13: 9788845199271
Pagine: 254
Sinossi:
Violet ha preso la decisione più difficile della sua giovane vita: rapita per aver assistito a una strage di umani compiuta dai vampiri, rimasta prigioniera perché figlia del ministro della difesa inglese, ha scelto di tradire la sua razza e rimanere con i nemici, con i non morti che nascondono la loro ferocia sotto l'apparenza di giovani bellissimi. Soprattutto uno: Raspar, il principe dei vampiri, bello da togliere il fiato, capace di atti di crudeltà e ferocia e di momenti di dolcezza e compassione. Ed è proprio il principe la causa della scelta di Violet, che si è perdutamente innamorata di lui. Ma come possono amarsi, se le loro razze sono in guerra e se il padre di Raspar, il re della corte vampira, ha deciso che i due dovranno stare lontani l'uno dall'altra per punire il figlio per la sua ribellione? Violet, divisa tra due mondi, ha una sola speranza, far cessare la guerra segreta che insaguina le strade di Londra. L'unica possibilità risiede nella profezia secondo la quale Nove Eroine porteranno la pace tra umani e vampiri. Che sia Violet una di esse?
«Non
è poi così male qui. Credo di essermi affezionata a questo posto.»
Ero
consapevole che avrebbe potuto leggermi nella mente e scoprire la verità, così
alzai le difese, nascondendo tutto ciò che non doveva e non poteva sapere. Lui
rise piano e io tirai un sospiro di sollievo.
«Ti
dirò la verità.» Kaspar mi abbracciò forte, e d’un tratto mi sembrò davvero
stupido che solo pochi istanti prima stessimo litigando. «Sono contento che tu
sia qui, Violet. Ho bisogno di qualcuno da tormentare.»
«Grazie.
Apprezzo il tuo sadismo.»
Lui
rise ancora e appoggiò la testa alla mia. Sentivo il suo respiro e la sua mano
tra i capelli.
Quell’abbraccio
mi fece perdere il senso del tempo. Eravamo entrambi felici che l’incubo di
Londra fosse finito.
Dopo
un po’ mi ritrassi e tornai a sedermi sullo sgabello. Avevo le guance in
fiamme. La parola
«intimità»
non faceva parte del vocabolario di Kaspar.
«Gli
altri se la prenderanno per le macchine?»
«No,
troveranno qualcosa con cui passare il tempo» rispose lui. Rabbrividii al
pensiero e mi si
drizzarono
i capelli sulla nuca. «Torneranno domattina con un sorriso soddisfatto.» Kaspar
rise, e io fui presa alla sprovvista, ma non stupita, da quell’improvviso
cambio di tono.
«Mentre
tu sei bloccato qui insieme a me.»
Mi
aspettavo che replicasse con una battutina o un commento tagliente, e invece
fissò lo sguardo davanti a sé.
«Kaspar?»
Non rispose, così mi rassegnai ad aspettare e bevvi un altro sorso di quel tè
disgustoso.
«Violet,
devo dirti una cosa.»
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