Thursday's Book: Il libro del giovedì (13)

Buon giovedì sera a tutti! 

Questa sera vi propongo uno scrittore americano di nascita, ma con origini abruzzesi. Nato a Denver (Colorado) nel 1909 da una famiglia di immigrati, John Fante si è imposto nell'America degli anni '40 attraverso il suo romanzo semi- autobiografico Chiedi alla polvere (1939), in cui racconta la sua esperienza di vita a Los Angeles.

Nel 1974 ha pubblicato il libro di cui vi parlerò questa sera, La confraternita dell'uva, destinato a diventare assieme al suo capolavoro del '39, il libro più letto di questo autore.

Prima di concludere, ho per voi una piccola curiosità. Un anno dopo alla pubblicazione di questo romanzo, Fante incontrò Charles Bukowski, il quale ammirava tanto questo autore da considerarlo "il migliore scrittore che abbia mai letto" e "il narratore più maledetto d'America".

Ora vi lascio alla scheda del libro. Vi ricordo che, in caso vogliate partecipare alla rubrica e fare voi una segnalazione, basta mandare una mail a illibrodelgiovedi@gmail.com oppure inviare un messaggio privato attraverso il profilo Facebook del blog. Il vostro consiglio sarà pubblicato giovedì prossimo in questo spazio dedicato. A presto e buona lettura!

Titolo: La confraternita dell'uva

Autore: John Fante

Editore: Einaudi

Collana: Einaudi. Stile libero

ISBN: 8806170627

ISBN-13: 9788806170622

Pagine: XXXI-232

Sinossi:

Pubblicato per la prima volta nel 1977, il romanzo ha per protagonista la figura granitica, ingombrante, di un padre, il vecchio tirannico e orgoglioso primo scalpellino d'America, almeno questo crede di essere. Un immigrato di prima generazione, Nick Molise, nel quale, come nel gruppo di suoi compaesani, Fante racchiude il ritratto più nitido della prima generazione italoamericana. Un mondo di uomini di testarda virilità, guardati con inorridita inquietudine dagli americani persuasi che gli italiani fossero creature di sangue africano, che tutti girassero con il coltello e che la nazione fosse ormai preda della mafia.