Pensieri e riflessioni su "Un bacio alla vaniglia" di Donna Kauffman

Titolo: Un bacio alla vaniglia 
Autore: Donna Kauffman
Editore: TRE60
Collana: TRE60
ISBN: 8867021206 
ISBN-13: 9788867021208 
Pagine: 319 

Sinossi:
Sono passati due anni da quando Riley Brown, col cuore ridotto in mille pezzi, si è trasferita sull'isola di Sugarberry per dimenticare il suo ex e cominciare una nuova vita. Adesso vive col fedele cagnone Brutus e lavora per un'agenzia immobiliare, un'attività che le permette di avere tempo libero da dedicare alla sua vera passione: la fotografia, in particolare di cibo e dolci. Ed è grazie a questo hobby che Riley ha conosciuto Leilani, la proprietaria della pasticceria di Sugarberry, ed è entrata a far parte del "cupcake club", un gruppo di persone simpatiche e disponibili che tra una ricetta e l'altra è diventato come una grande famiglia. Tutto bene, dunque, se non fosse che, a essere sincera, Riley sente che alla sua vita manca qualcosa, come un tocco di soffice glassa alla vaniglia su un cupcake. E l'ingrediente magico che aspettava potrebbe essere il famoso - e terribilmente sexy scrittore Quinn Brannigan: in cerca di un luogo tranquillo dove scrivere il suo nuovo romanzo, Quinn si è ricordato dell'incantevole Sugarberry, l'isola dove ha trascorso le più belle estati della sua infanzia, e ha preso in affitto una casa sulla spiaggia grazie all'aiuto di Riley. Lei lo ha subito colpito, e non solo per la sua bellezza solare: per quanto provi a concentrarsi sul lavoro, non riesce a togliersela dalla testa. Ma sebbene Riley e Quinn si sforzino di resistere alla crescente attrazione che li lega, il destino ha in serbo un programma molto speciale per loro...

Il mio pensiero:
Dopo Un amore di cupcake, gli abitanti di Sugarberry tornano a farci compagnia in un nuovo e iperglicemico romanzo di Donna Kaufmann.
Questa volta non assisteremo alle dolci romanticherie di Leilani e Baxter, ma incontreremo una burrosa e alquanto peperina Riley Brown. Riley è una food designer maldestra ed impacciata, con una vita molto complicata e un sacco di bollette da pagare. E' per questo che, come tanti di noi in questo periodo di crisi, si reinventa una professione come arredatrice e decide di sbarcare il lunario proprio a Sugarberry. Anche lei come Leilani arriva dalla metropoli, anche se si porta dietro una storia ben più caotica e dolorosa. Tuttavia, Sugarberry con il suo affiatato Cupcake Club (governato da Leilani, ma animato in primis dall'arzilla Alva) opererà ancora la sua magia ed aiuterà Riley a ricominciare tutto daccapo, grazie anche alla presenza di un bellissimo ed aitante scrittore fin troppo interessato a lei...

Eccoci al secondo capitolo legato al Cupcake Club, questa volta seguiremo da vicino una nuova abitante di Sugarberry. Diversamente da Leilani, Riley è morbida, abbondante e seducente come una glassa alla vaniglia (per l'appunto!). 
Nonostante tutta la sua procacità, Riley si svaluta parecchio e sarà per i trascorsi amorosi piuttosto difficili, sarà per la sua spiccata goffaggine, ma non riesce proprio a piacersi. Eppure non le manca proprio nulla per essere considerata una vera bellezza. Sarà necessario l'intervento di Quinn per trasformare la poca autostima di Riley, in un susseguirsi di turbolenti, torridi e passionali momenti in cui basta un tocco tra i due per fare scintille.

Stava solo giocando, voleva solo farla sorridere, si disse Quinn. Non voleva certo sporcarle le labbra di glassa, ma ora doveva provare a spiegarlo al resto del suo corpo, che pareva aver gradito parecchio la cosa. Non appena i suoi occhi si posarono su quella bella sbavatura di cioccolata, fu preso dall'istinto irrefrenabile di leccare un altro po' di glassa. Andando a prenderla da un punto ben preciso.

Ed è forse questa la più grande novità della Kaufmann. Nonostante le scene d'amore non manchino nel primo romanzo, in Un bacio alla vaniglia l'autrice diventa minuziosa come un monaco certosino e struttura tutta la trama attorno all'escalation di tocchi sfuggenti, pensieri bollenti, parole dette e non dette, che portano allo sbocciare di un amore irruente, prorompente ed ovviamente, essendo il suo marchio di fabbrica, iperglicemico.
Sì, perché la storia tra Riley e Quinn, come perno del romanzo, viene stirata e analizzata in tutti i modi possibili: si avvicenderanno pensieri di lei, paure di lui, ricordi di vita passata, fino ad arrivare al gran finale col botto. 
Insomma, un libro da divorare in un momento di grande soddisfazione affettiva, ovvero quando vogliamo vedere tutto rosa e bello. Perché la Kaufmann sa regalarci vagonate di ottimismo e baci zuccherosi che, per carità, piacciono e si fanno piacere, ma quando arrivano in quantità così massiccia, bisogna stare attenti a non farne indigestione.

Una critica? Per stemperare un po' avrei gradito una maggiore presenza degli altri personaggi legati a Sugarberry. Li abbiamo tutti conosciuti nel precedente romanzo e mi fa piacere ritrovarli qui, anche perché le loro storie funzionavano. Purtroppo non ho trovato una grande voglia di svilupparli e far crescere le loro storie come ci si aspetterebbe da un sequel. Quello erano e quello sono rimasti, nulla più. Peccato, perché grazie a loro la trama si sarebbe potuta arricchire parecchio, elevandola ad un elogio dell'amore e della passione a tutto campo e con tutte le sfumature del caso.
Ambra

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