Pensieri e riflessioni su "Omicidio a Shakespeare" di Charlaine Harris

Titolo: Omicidio a Shakespeare. I misteri di Lily Bard
Autore: Charlaine Harris
Editore: Delos Books
Collana: Odissea. Novels
ISBN: 8865304057
ISBN-13: 9788865304051
Pagine: 231

Sinossi: 
Charlaine Harris, autrice delle serie di Sookie Stackhouse di Aurora Teagarden e di Harper Connelly, introduce ora Lily Bard, residente a Shakespeare, un piccolo paese dell'Arkansas. Una donna decisa a difendere la propria privacy, ad avere successo con un'impresa di pulizie costituita da lei soltanto e a eccellere nel karaté. Quando l'impopolare quanto ficcanaso proprietario del condominio adiacente al suo viene assassinato e scaricato nel parco locale, Lily denuncia alla polizia la presenza del cadavere nel parco... ma lo fa in modo anonimo. Il capo della polizia locale però non è uno stupido e scopre molto presto il passato di Lily che fa di lei una possibile sospettata. Considerata la situazione e le opportunità offerte dal fare le pulizie per molte famiglie del circondario, Lily decide che il solo modo per chiarire la propria posizione è quello di trovare il vero assassino.

Il mio pensiero: 
Ed eccoci ad una nuova saga creata dalla spumeggiante Charlaine Harris. L'autrice, sempre molto prolifica,  ha appena chiuso la saga di Aurora Teargarten (l'ultimo volume- Gioco di Inganni- è stato pubblicato da Delos quest'estate) e, per non lasciarci troppo a bocca asciutta, ha deciso di rinnovarsi un po' ed inventare un nuovo personaggio, ricco di carisma e difficile da catalogare: Lily Bard
Lily è una giovane donna, indipendente, realizzata in un impiego che molti considererebbero troppo umile (si occupa di pulizie), ma che a lei piace perché le permette di vivere senza essere al centro dell'attenzione. Scopriremo infatti che Lily ha avuto dei trascorsi terribili e che solo la sua grande forza d'animo e la sua determinazione l'hanno portata a rifarsi una vita interamente nuova. Nuovo taglio di capelli, nuovo impiego e nuovo modo di vivere. Lily, infatti, da graziosa ragazza si è trasformata in un'abile specialista di arti marziali. Anche il suo cuore sembra essersi indurito e Lily fatica a pensare di poter vivere una qualsiasi storia d'amore. 
Alla fine, tirando le somme, Lily non fa altro che sopravvivere a se stessa, finché un giorno un omicidio efferato, condotto proprio nella palazzina in cui abita, farà riemergere il suo oscuro passato, portando però anche una storia d'amore travolgente e piena. 

Aprì in fretta la porta, e io salii il singolo gradino, entrando in casa. Nonostante quello che aveva detto prima riguardo al conversare, nel momento in cui la porta si richiuse, lui mi circondò con le braccia e la sua bocca trovò la mia. Gli insinuai le mani sotto la T-shirt, impaziente di toccare di nuovo il suo corpo. 

Lily si vedrà costretta a prendere una decisione: investigare, mettendosi in luce, o rimanere nell'ombra? Purtroppo la decisione ricadrà in buona parte nelle mani del destino e Lily sarà costretta a fare scelte mai pensate prima.... 

La Harris, come sempre, non delude e Lily, forse proprio per la sua grande complessità, ben presto si farà amare. Devo dire che questa volta l'autrice mi ha veramente stupito. Nonostante sfoderi il suo ben collaudato intreccio romance- thriller, che tutti ormai associamo ai suoi libri, nel libro è palpabile la grande voglia di rinnovarsi e scrivere qualcosa di nuovo, o almeno uscire un po' dallo schema consolidato. Finalmente l'autrice scioglie completamente le briglie e si lascia andare al racconto di storie ben più piccanti e meno censurate di quella di Aurora, nonostante le scene hot abbiano ancora un velo di pudore tale da non poter essere considerate eccessivamente scabrose. 
Il giallo poi non manca e viene mixato in giuste dosi fino a raggiungere una suspense ben calibrata e un intreccio carico di mistero fino alle ultime pagine. Finalmente la voglia di giocare con il lettore -e le sue supposizioni- si sente tutta. E questo non può che far piacere, visto che è anche ciò che ci aspetteremmo da un vero e proprio giallo. 

Allora perché non ho dato il massimo voto? Perché purtroppo il libro è zeppo di errori di traduzione, che, per una casa importante come è Delos, fatico a far passare come modesti. Fortunatamente il senso delle frasi non risulta quasi mai scarsamente comprensibile. Piuttosto, a volte, sono incappata in diversi termini che, posso immaginare, siano stati tradotti in senso puramente letterale, mentre sarebbero stati auspicabili ben altri sinonimi. Un peccato ed una superficialità che poco mi spiego, visto che la traduttrice non è cambiata. 
Purtroppo la lettura ne risente un po', ma non tanto da far perdere la voglia di leggere il libro, anche se, a volte, si fa fatica ad avvertire il mood caratteristico ed inconfondibile della Harris. 

Ambra


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