Pensieri e riflessioni su "Storia di Malala" di Viviana Mazza

Titolo: Storia di Malala
Autore: Viviana Mazza
Illustratore: D'Altan P.
Editore: Mondadori
Collana: Contemporanea
ISBN: 8804633670
ISBN-13: 9788804633679
Pagine: 181

Sinossi:
Malala ha solo undici anni quando decide di alzare la voce. E ne ha quindici quando, in un giorno come tanti, mentre insieme alle sue amiche sta andando a scuola, i talebani tentano di ucciderla. Perché? Nel suo Paese, il Pakistan, si è scontrata contro chi vuole togliere alle ragazze e alle donne i loro diritti. Con l'appoggio della sua famiglia, Malala ha scelto di urlare il suo "no". Poco più che bambina, ha lottato senza armi né violenza, ma con il coraggio delle parole e dell'istruzione, con la forza della verità e dell'innocenza. A metà tra il documentario e il diario, attraverso gli occhi di Malala e il cambio delle stagioni nella valle di Swat, scopriamo la vita e le paure, le amicizie e i sogni di una ragazza lontana eppure vicinissima. Età di lettura: da 13 anni.

Il mio pensiero: 
Buon giorno a tutti, cari followers! Ritorno da queste vacanze estive con un sacco di nuove recensioni e proposte per voi. Oggi vorrei segnalarvi un libro veramente speciale. Non è un romanzo estremamente lungo, ma fa parte di quella schiera di libri che, sin dalle prime pagine, ti fa pensare parecchio.
Storia di Malala è un documentario sulla vita di Malala Yousafzai, ragazza giovanissima ma già candidata al Nobel per la pace. Per chi non ne avesse ancora sentito parlare, Malala è una studentessa pakistana originaria della provincia di Swat. Questa provincia, collocata all'estremo nord del Pakistan, tra Afghanistan e Kashmir, è una delle tante terre di confine teatro degli scontri tra talebani ed esercito regolare pakistano. Nel libro, assistiamo al racconto della vita quotidiana di questa giovane ragazza. Una vita all'apparenza normale, di una comune studentessa a cui piace stare sui libri, uscire con le amiche e raccontarsi le ultime novità, sia in fatto di moda che di pettegolezzi. Peccato che il Pakistan in questi ultimi anni stia profondamente cambiando. L'avvento dei gruppi fondamentalisti talebani, che condividono la stessa ideologia dei vicini afghani, trasforma una terra nota per la sua tolleranza e cultura in un teatro di desolazione e fanatismo. Bombe, rapimenti, torture, esecuzioni sommarie iniziano a costellare la quotidianità della valle di Swat, finché la paura e l'intolleranza non hanno il sopravvento ed il mondo che Malala conosce cambia radicalmente. Sotto la minaccia di vedere chiuso per sempre il proprio istituto femminile e non poter più studiare (perché ritenuto poco decoroso per le donne), Malala- grazie al sostegno della sua famiglia e di amici britannici- decide di alzare la testa ed impegnarsi attivamente in prima persona in interviste, apparizioni pubbliche e televisive, continuando imperterrita ad andare a scuola, fino a che i fondamentalisti non decidono di mettere fine a questa spina nel fianco con un attentato. Fortunatamente Malala sopravvive e, dal suo esilio in Gran Bretagna, decide di portare avanti una campagna per la liberazione del suo Paese ed il diritto alla cultura per tutti, uomini e, soprattutto, donne. 

La pernice grigia sa già, oggi, quello che accadrà domani. Eppure cammina nella trappola lo stesso, catturata da un branco di ragazzini. 
Khushal Khan Khattak (poeta e guerriero pashtun, 1613- 1689)

Viviana Mazza, giornalista italiana, con tanta dedizione e competenza, ha ricostruito l'adolescenza di Malala basandosi su diverse fonti: il diario scritto da Malala per la BBC, documentari, interviste, articoli e saggi sulla situazione pakistana ai tempi dei fatti, cambiando i nomi di persone esistenti, ma raccontando principalmente avvenimenti realmente accaduti (nelle ultime pagine del libro è possibile trovare l'elenco completo delle fonti). Nonostante non abbia potuto conoscere la storia direttamente dalla protagonista, il lavoro della Mazza è stato così minuzioso che nella lettura non se ne avverte la mancanza. Altro punto degno di nota sono le illustrazioni di Paolo d'Altan, noto illustratore milanese di libri per ragazzi, che con le sue tavole caratterizza ogni capitolo del romanzo. 
Tutto questo contribuisce a creare un libro incisivo, concreto ma non eccessivamente crudo, in cui si può avere un'idea di cosa stia accadendo ancora oggi dall'altra parte del mondo. Una realtà distante da noi sia per cultura che per geografia, ma che non per questo dobbiamo dimenticare.
Ambra




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