Pensieri su "La mucca viola: Farsi notare (e fare fortuna) in un mondo tutto marrone" di Seth Godin
Che cosa hanno imprese internazionali come Apple, Google, Ikea o il macellaio italiano Dario Cecchini che la vostra azienda non ha? Le P tradizionali come prezzo, promozione, pubblicità, posizionamento e altre che gli uomini di marketing usano da tempo non funzionano più. Oggi, all'elenco, c'è da aggiungere un'altra P: quella di Purple Cow, la Mucca Viola. Che non è una funzione di marketing cui ricorrere a prodotto finito. La Mucca Viola spicca tra le tante marroni, è qualcosa di fenomenale, inatteso, che è dentro il prodotto. L'autore vi spiega come mettere una Mucca Viola in tutto ciò che fate e in tutto ciò che create, per sfornare prodotti che siano "degni di marketing".
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Leggendo le recensioni a cinque stelle di questo libro credevo di trovare un tesoro, invece ho scoperto il banale. Mi spiego meglio: il titolo con annesso sottotitolo inducono a pensare che verrà svelato come vendere, vendere, vendere qualsiasi prodotto trasformandolo in un prodotto speciale rispetto all’ordinario. O meglio spacciandolo per tale all’acquirente.
Devo essere sincera: ho pensato che i miei libri fossero prodotti e che Godin mi rivelasse il segreto per farne dei bestsellers.
Devo dire che ho letto tutto il saggio d’un fiato. Non è il solito manuale noioso, anzi è pieno di ritmo e di brio ma le informazioni che dà sono normali, quasi basilari. Sapevo già tutto dopo anni di forzato marketing sul campo di guerra che è il self-publishing. Forse questo libro può essere utile a qualcuno che ha un prodotto eccezionale come vendere pezzi di luna o le stelle in cielo, ma per gli altri non consiglierei la spesa. Però il titolo è geniale e induce all’acquisto… quindi il suo autore ha raggiunto lo scopo, almeno con me!
Ledra
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