Teaser Tuesday (154)

Buona serata con la Rubrica Teaser Tuesdays, Rubrica ideata da MizB del Blog Should Be Reading a cui anche questo Blog aderisce.
Mi scuso se non ho postato per i due martedì precedenti la Rubrica, ma purtroppo in questo periodo sono presissima (ahimè il tempo per leggere è stato pochissimo) e vi avrei riproposto sempre brani tratti dallo stesso romanzo.

In cosa consiste? 
1. Prendi il libro che stai leggendo 
2. Aprilo a una pagina a caso 
3. Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser") 
4. Fai attenzione a non scrivere spoilers! 
5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

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A.G. Howard
Il mio splendido migliore amico
Newton & Compton
ISBN 978-88-541-7313-2 
Pagine 416 
Euro 9,90
Narrativa straniera - Fantasy
In libreria dal 19 febbraio

Benvenuti nel vero Paese delle Meraviglie
Alyssa Gardner riesce a sentire i sussurri dei fiori e degli insetti. Peccato che per lo stesso dono sua madre sia finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo Alice nel Paese delle Meraviglie. Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora, almeno fin quando riuscirà a ignorare quei sussurri. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, però, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un’incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l’abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere e per salvare sua madre da un crudele destino che non merita, Alyssa dovrà rimediare ai guai provocati da Alice e superare una serie di prove: prosciugare un oceano di lacrime, risvegliare i partecipanti a un tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata? Oppure dell’ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie? 

«Oh, la pagherai per quello che hai detto, Miss Skateboard». Comincia a farmi il solletico finché non cado giù sui cuscini e lui mi mette un braccio e una gamba sopra per bloccarmi.
«Ahi». Mi stringo i fianchi che mi fanno male a forza di piangere e di ridere.
«Ti ho fatto male?», mi chiede, fermandosi all’istante con le mani sui miei fianchi.
«Un po’», mento.
Il suo volto è vicinissimo al mio, tanto che vedo le lunghe ciglia nere incorniciare i buchi della maschera. Ha un’espressione terribilmente dispiaciuta. «Dove? Alla caviglia?»
«Mi fa male tutto. A forza di ridere».
Jeb fa un sorrisetto sornione. «Allora ritiri quello che hai detto?»
«Sì, certo. In fondo assomigli molto di più a un piumino per spolverare».
Jeb scoppia a ridere, poi si toglie la maschera e tira l’elastico come se fosse una fionda per lanciarla dall’altra parte della stanza. La maschera colpisce la parete e cade a terra.
«Bel lancio», commentiamo all’unisono, scambiandoci un sorriso.
È proprio questo che mi mancava: stare con Jeb mi fa sentire una persona quasi normale. Finché non mi ricordo che non lo sono.
Mi allontano per mettere un po’ di distanza tra di noi. «Sarà meglio che tu vada ora. Non vorrai che Taelor ti veda uscire da casa mia».
Jeb solleva la mia caviglia sinistra e se la appoggia sulle gambe. «Prima voglio vedere come va la slogatura».

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