PENSIERI E RIFLESSIONI SU “OGNI GIORNO” DI DAVID LEVITHAN

Titolo: Ogni giorno
Autore: David Levithan
Traduttore: Mari A.
Editore: Rizzoli
ISBN: 8817065331
ISBN-13: 9788817065337
Pagine: 370

Trama 
Da quando è nato, A si risveglia ogni giorno in un corpo diverso. Per ventiquattr'ore abita il corpo di un suo coetaneo, che poi è costretto ad abbandonare quando il giorno finisce. Affezionarsi alle esistenze che sfiora è un lusso che non può permettersi, influenzarle un peccato di cui non vuole macchiarsi. Quando però conosce Rhiannon, chiudere gli occhi e riprendere il cammino da nomade è impossibile: per la prima volta innamorato, A cerca di stabilire un contatto, di spiegare la sua maledizione, fino a convincere Rhiannon che è tutto vero, che quello che ogni giorno si presenta da lei è la stessa persona, anche se in un corpo diverso. Rhiannon s'innamora a sua volta dell'anima di A, ma dimenticare il suo involucro è difficile, e pian piano la relazione con i mille volti di A si fa più delicata di un vetro sottile. Nel disperato tentativo di non perderla, A tradisce le sue regole, inizia a lasciare nelle esistenze quotidiane tracce e strascichi del suo passaggio, e qualcuno se ne accorge...

Il pensiero di Amarilli73

Si fa un po’ fatica a trovare la giusta collocazione per il nuovo romanzo di David Levithan (di cui avevo già amato il tenero Boy meets Boy), ma solo perché sarebbe troppo riduttivo considerarla una semplice storia d’amore tra due adolescenti molto diversi (una umana e l’altro, forse, no). 

Detto così, anzi, potrebbe sembrare uno dei tanti romanzi fantasy YA, ma questo è un genere completamente diverso. E’ addirittura difficile cercare di individuare una trama, perché qui la struttura in sé è quasi inutile, un alibi per l’io narrante (semplicemente A) per raccontare le proprie sensazioni, passando, ogni giorno, di corpo in corpo, senza mai requie, senza mai sosta, cercando sempre di ritornare nelle vicinanze dell’unica anima che abbia mai amato e a cui sia stato mai veramente vicino. 

A non ha un passato e non avrà neppure un proprio futuro (se non quello fatto di una serie infinita di giorni qualunque nella vita di altri esseri umani): A è un ospite, destinato a vivere, ininterrottamente, la dimensione del presente altrui. E’ sempre se stesso, ma, ogni giorno, è una persona diversa.
Immaginate di amare qualcuno che ogni giorno muta non solo aspetto, ma cambia sesso, famiglia, ambiente, carattere, e che vi chiede di riconoscerlo, e di amarlo, nonostante voi non riusciate neppure a riconoscerlo (anzi, qualche volta è così brutto che manca completamene l’attrazione fisica…).
Mai come in questo caso A chiede alla propria amata, Rhiannon, di cercare la sostanza oltre l’apparenza, il cuore oltre il velo, l’impossibile oltre il tempo e lo spazio.

Com’è l’attimo in cui ci si innamora? Come può una frazione di tempo così infinitesimale racchiudere una tale immensità?
L’attimo in cui ci si innamora sembra preceduto da secoli, generazioni: è come se ogni particella si riordinasse affinché questa precisa, immemorabile intersezione si avveri. L’universo e il tempo erano all’opera da decenni, e adesso non resta che prenderne atto. Adesso non resta che arrivare là dove si era da sempre destinati ad arrivare.

Non ci vengono date troppe spiegazioni, non c’ è un vero inizio e neppure un vero finale. In realtà la storia di A, ovvero di Justin, e di Rhiannon è solo un pretesto per indagare l’accumularsi continuo ed infinito di emozioni e di ricordi, una conoscenza di corpi, di menti e di storie che arricchisce l’esperienza di A ma che non lo rende felice, non lo rende superiore. Al contrario. Perfetto, immortale, ma anche tremendamente solo, senza che nessuno abbia consapevolezza della sua esistenza.

Ogni giorno è un romanzo che si basa soprattutto sullo stile, sulla capacità dell’autore di incuriosire e affascinare, passando da un corpo all’altro, con una tale grazia e bellezza, che si finisce il libro senza quasi accorgersene, pieni di malinconia e di tante immagini poetiche. “Ecco ciò che fa l’amore: fa venire voglia di riscrivere il mondo.”
Amarilli73

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