Thursday's Book: il libro del giovedì (147)

Buon giovedì a tutti!
Visto l'imminente arrivo della primavera, questa sera vorrei proporvi un libro dedicato a tutti gli amanti del giardino. Memorie di un vecchio giardiniere è una lettura riposante e coinvolgente, ricca di humor inglese come solo i britannici sanno fare. Scritto da Reginald Arkell, il romanzo racconta a ritroso la storia del vecchio Gramigna, giardiniere ricco di risorse e grande talento. 
Arkell, nato nel Gloucestershire alla fine dell' Ottocento, è stato un grande scrittore e sceneggiatore britannico. Memorie di un vecchio giardiniere è una delle sue tante opere scritte a cavallo delle due guerre. 
Ora vi lascio alla scheda del libro, vi ricordo che, in caso vogliate partecipare alla rubrica e fare voi una segnalazione, basta lasciare un commento al post oppure mandare una mail a illibrodelgiovedi@gmail.com. Il vostro consiglio sarà pubblicato in questo spazio dedicato. A presto e buona lettura!

Titolo: Memorie di un vecchio giardiniere
Autore: Reginald Arkell
Editore: Elliot
Collana: Raggi
EAN: 9788861922495
ISBN: 886192249X
Pagine: 180

Sinossi:
Nato sul finire dell’era vittoriana, Bert Pinnegar è un orfanello goffo e impacciato con una gamba più lunga dell’altra. Dopo aver trascorso l’infanzia tra i campi a raccogliere fiori selvatici e a evitare contadini arrabbiati, a quattordici anni Bert inizia il suo apprendistato come giardiniere di una nobile dimora e, nel corso degli anni, ne diventa il leggendario capo giardiniere soprannominato “Il Vecchio Gramigna”. La sua fama valica i confini della tenuta, egli è il giudice più stimato in qualsiasi competizione florovivaistica nonché il mago delle coltivazioni più bizzarre: le sue fragole in Aprile sono proverbiali, così come alcune varietà di fiori dai colori inimitabili, frutto di un’attenta e puntigliosa cura che lo porta spesso ad ingaggiare vere e proprie dispute sulla fioritura delle begonie. Inframmezzato da piccole perle di saggezza sulla cura delle piante, questo romanzo è non solo un intelligente e comico ritratto di un personaggio che ricorderà ai lettori il maggiordomo Jeeves, ma anche un omaggio tenero e nostalgico alla vita di campagna e all’arte del giardinaggio visti attraverso settant’anni di cambiamenti sociali

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