Pensieri su UNA PASSIONE PROIBITA di Keira Andrews

Quando due giovani uomini Amish scoprono l’amore, rischieranno di perdere tutto?
In un mondo in cui ogni dettaglio – persino l’ampiezza della tesa del cappello – è dettato da Dio e dalle onnipotenti regole della comunità, due uomini osano immaginare una vita diversa. All’età di diciotto anni, Isaac Byler conosce poco il mondo al di fuori del rigido insediamento Amish di Zebulon, Minnesota, dove non esiste alcun rumprsinga che gli permetta di varcare i limiti di quella ristretta realtà. Isaac sa che presto dovrà ufficialmente unirsi alla chiesa e trovare una moglie, ma desidera ardentemente qualcos’altro… un qualcosa che non può nominare.
Lasciato da solo a mantenere sua madre e le sue sorelle dopo un’oscura tragedia, il carpentiere David Lantz non può più rimandare la sua aggregazione alla chiesa. Ma quando prende Isaac come apprendista, la loro attrazione cresce tra il sudore e la segatura. David condivide i suoi segreti peccaminosi, e lui e Isaac faticano a riconciliare i loro scioccanti desideri col loro impegno verso la fede, la famiglia e la comunità.
Adesso che si sono incontrati, sono disposti a perdere tutto quanto?


Titolo: Una passione proibita
Titolo originale: A Forbidden Rumspringa
Serie: Gay Amish #1
Editore: Triskell Edizioni
Autrice: Keira Andrews
Traduttrice: Chiara Fazzi
ISBN: 978-88-9312-174-3
Genere: contemporaneo
Lunghezza: 253 pagine
Uscita: 30 gennaio 2017
Prezzo € 5,99




Che fosse un peccato, non aveva alcun dubbio.
Ma era il più dolce che avesse mai conosciuto.

Bello. Bello. E ancora, se non fosse chiaro il concetto, bello.
Trovo che sia sempre difficile riuscire a trasportare il lettore in un contesto culturale diverso, trasmettendogli in meno di trecento pagine motivazioni, regole non scritte e codici di comportamento di un'intera comunità.
La Andrews è pienamente riuscita nell'intento di creare un'atmosfera per certi versi distante da noi, ma non così impensabile, dove uomini e donne si sono rintanati in un loro angolo di mondo, rifuggendo la modernità e tutte le seduzioni peccaminose portate dalla stessa (che poi, a ben vedere, è tutto, dalla musica ai cellulari, ai film sino a qualsiasi libro che non sia la Bibbia).
Ovviamente, a noi sembra un'utopia, un vano tentativo di credere che Dio aleggi solo nel cuore di persone che vivono di pastorizia e artigianato, vestiti con abiti tutti uguali e modesti, e che si privino di tutto pensando di risultare così migliori (salvo poi dover ricorrere agli ospedali dei peccatori per curarsi, o alla vendita di prodotti ai medesimi peccatori per poter mantenere un'economia incapace di autosostenersi).
Quello degli Amish, e in particolare di questa comunità che persegue un'austerità ancor maggiore, è una sorta di piccolo giardino del Paradiso privato, da cui, appunto non si può uscire, in cui non si possono fare domande sul mondo di fuori, e in cui - purtroppo - bisogna essere felici, devoti e felici, a tutti i costi.
Ma cosa accade se uno degli abitanti si sente diverso, cosa accade se ha voglia di sperimentare emozioni impensabili, non accettate e perciò certamente demoniache?

Ecco perchè cercava di evitare David Lantz. 
Il peccato minacciava si sbocciare nella sua anima, e Isaac doveva schiacciarlo. 
Doveva estinguere quella scintilla prima che attecchisse e bruciasse senza controllo.

A dispetto del turbinio di interrogativi che mi ha suscitato, questo libro racchiude una storia dolcissima, appassionata, che ti cattura sin dalle prime pagine e non ti molla più. 
Tutti i personaggi sono ben delineati, da Isaac a David, sino ai familiari devoti e ignari, tutti pronti ad accettare un destino prestabilito e imposto, e che non può essere diverso, pena la cacciata dalla comunità e l'oblio perpetuo.
Ho visto che è il primo di una trilogia, e sono contenta di questo, perchè sono convinta che la scelta dei due ragazzi abbia innescato un groviglio di conseguenze che devono ancora percepirsi sino in fondo.
In conclusione: assolutamente da leggere.

Amarilli

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