Pensieri su IL DEBITO di K.C. Wells

A Mitch Jenkins viene a mancare la terra sotto i piedi quando la relazione di due anni con il suo compagno arriva a una brusca fine. Sono passati due mesi e lui sta ancora soffrendo. Nel tentativo di risollevargli il morale, un collega lo conduce in un club ʻsegretoʼ. Mitch non è minimamente interessato a quei giovani gay che si pavoneggiano, finché non nota in fondo alla sala un ragazzo con il naso infilato in un libro, incurante dell’ambiente circostante. Adesso sì che Mitch è interessato.
Nikko Kurokawa vuole estinguere il proprio debito e andarsene dal Black Lounge. Guadagnarsi la libertà non è un compito semplice, specialmente quando inizia ad attirare l’attenzione. La vita diventa un po’ più facile da sopportare quando conosce Mitch. Lui non è come gli altri uomini che frequentano il club. Mitch lo intriga e riesce a catturare il suo cuore, dandogli il coraggio di affrontare qualsiasi cosa. A breve Nikko sarà fuori di lì, e lui e Mitch potranno capire se esiste un futuro per loro.
Nessuno dei due ha tenuto conto di chi non vuole che Nikko se ne vada…


Autore: K.C. Wells
Titolo: Il Debito
Editore: Dreamspinner Press
Cover Artist: Ethan James Photography, Design Paul Richmond
Translator: Cristina Fontana
Pagine: 246
ISBN-13 978-1-63533-525-5
Uscita: 24 gennaio 2017





Mitch sorrise. “Così va meglio.” Ricambiò la carezza, sfiorandogli gli zigomi con i polpastrelli. “Perché desidero baciarti.”

Nikko chiuse gli occhi, socchiuse le labbra e attese. 
C***. Nikko era bellissimo.


NOTA BENE - Possibili spoiler (svelo che c'è un lieto fine).

Mah. Questo è uno di quei libri dove devi sospendere al massimo la credibilità della trama: c'è un tizio (un giovane professore per bene) che va in un bordello extra lusso per fare sesso a pagamento (e ha - da subito - forti sospetti sul fatto che il suo favorito si prostituisca in modo non consensuale), ma, hey, non è che tale premessa inneschi troppi scrupoli morali.
Diciamocela tutta: se non fosse scattata la scintilla della cotta, ho il sospetto che Mitch avrebbe usufruito della seduta di benvenuto e magari in seguito avrebbe "provato" altri esemplari della ricca vetrina del club.
Invece, qui siamo di fronte alla (solita?) eccezione rosa (sindrome da Pretty Woman?).
Il nostro cliente, Mitch, è la persona migliore del mondo, è stato accompagnato al club in un momento di debolezza, ecc.; oltretutto, altra esimente, ha incontrato un solo ragazzo ed ha beccato l'Amore della sua vita. 
Poi c'è Nikko che si prostituisce, ma (solita eccezione?) in realtà è la persona migliore del mondo, e infatti vi è stato costretto per salvare il fratello, e pure la nonnina in ospizio... 
E anche il fratello di Nikko, purtroppo, ha incontrato cattive persone coivolte nel traffico della droga, ma per errore, è stato incastrato, ecc.
E infine c'è la famiglia di Mitch che quando il figlio racconta tutto, non battono ciglio e, anzi, sono davvero i migliori dei migliori dei migliori del mondo. 
Venite a vivere con noi, vi amiamo, ecc., ecc.
Ora non ho nulla contro i lieti fine, purchè giungano come conclusione di una storia che si regga.
In questo caso, francamente, vista la trama, l'ambientazione e tutte le premesse della vicenda, mi aspettavo reazioni diverse e uno sviluppo un tantino diverso.
Il lieto fine è cosa fatta già a metà libro, arriva senza grandi difficoltà, e non si capisce perchè poi si vada avanti ancora con altri capitoli di "quanto siamo felici e quanto ci vogliamo bene".
Cert, la Wells infila qualche bella scena hot, ma - ripeto - tutti sono così buoni, ma così buoni, che le scene di sesso crudo tra i due sembrano quasi fuori luogo. 
Nel complesso, un libro di qualità media, che però non inserirò nei libri "da rileggere". 

Amarilli

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