Thursday's Book: il libro del giovedì (146)

Buon giovedì a tutti!
Questa sera vorrei proporvi il primo romanzo che ricevette la definizione di "sensation novel".
La donna in bianco, scritto da Wilkie Collins, apparve per la prima volta sulla rivista  "All the Year Round" diretta da Charles Dickens. Come da tradizione del feuilleton il romanzo venne pubblicato a puntate tra il 1859 e il 1860, aprendo la strada a quella narrativa del mistero che in Inghilterra trovò le sue espressioni più ricche e significative. Incentrato sulla somiglianza e lo scambio di persona tra due affascinanti donne, il romanzo ebbe altrettanto successo sia in America che nel resto d'Europa.
Wilkie Collins viene tutt'ora riconosciuto come uno dei padri del romanzo poliziesco. La lunga e fertile collaborazione con Dickens ne è l'esempio concreto e non è difficile riscontrare l'influenza del suo stile fino ai nostri giorni.
Ora vi lascio alla scheda del libro, vi ricordo che, in caso vogliate partecipare alla rubrica e fare voi una segnalazione, basta lasciare un commento al post oppure mandare una mail a illibrodelgiovedi@gmail.com. Il vostro consiglio sarà pubblicato in questo spazio dedicato. A presto e buona lettura!

Titolo: La donna in bianco
Autore: Wilkie Collins
Editore: Newton Compton
Collana: I MiniMammut
EAN: 9788854187320
ISBN: 8854187321
Pagine: 507

Sinossi:
Quale terribile segreto nasconde la misteriosa figura femminile che si aggira per le buie strade di Londra? Questo è solo il primo di una serie di intrighi, apparizioni e sparizioni, delitti e scambi di identità che compongono la trama de La donna in bianco. Nel 1860 Charles Dickens pubblicò il romanzo a puntate sulla sua rivista "All the Year Round", suscitando uno straordinario interesse nel pubblico che seguì per un intero anno le vicende della sventurata Anne Catherick e quelle degli altri personaggi, descritti con impareggiabile abilità psicologica, come l'impavida Marian Halcombe, il coraggioso Walter Hartright e l'affascinante quanto ambiguo conte Fosco. È passato un secolo e mezzo e le cose non sono cambiate. Anche il lettore moderno più smaliziato non può che rimanere piacevolmente intrappolato negli ingranaggi di questo romanzo che ha segnato per sempre la tradizione del mistery, facendo guadagnare al suo autore l'attributo di "padre del poliziesco moderno".

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