Pensieri e riflessioni su "DISTRUGGIMI" di Chiara Cilli (Blood Bonds #2)
Autore: Chiara Cilli
Titolo: Distruggimi
Serie: Blood Bonds, #2
Editore: Self Pub
Data di Pubblicazione: Dicembre 2015
ISBN: 9788892526570
Formato: digitale e cartaceo
Trama - Credevo di essere sopravvissuta all'orrore. Mi sbagliavo. Credeva di potermi sfuggire. Ma non ha scampo da me. Non riesco a liberarmi di lui. Non le permetterò di cacciarmi dalla sua mente. È nella mia testa, nel mio sangue, nelle mie ossa. È un mostro che vuole impossessarsi della mia anima e farla a brandelli. Henri Lamaze è l'incubo di morte da cui non sarò mai in grado di svegliarmi. Aleksandra Nikolayev è l'ultimo demone che devo sconfiggere. Questa volta non riuscirò a contrastare il suo veleno. Questa volta sarò io a non sopravvivere a lei. È finita. E non posso accettarlo.
**Attenzione** Romanzo Dark Contemporaneo
Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente, linguaggio forte e rapporti sessuali di dubbio consenso o non consensuali. Non adatto a persone sensibili al dolore e alla schiavitù.
Il pensiero di Amarilli73
«Non stavi aspettando l'occasione per scappare. Stavi aspettando il momento in cui sarei venuto a riprenderti».
Era dentro di me, lo percepivo.
Non so come fosse riuscito a tornarci.
Non so quando ci fosse tornato.
Ma non riuscivo a respirare.
Non riuscivo a pensare.
Riuscivo solo ad odiare.
A smaniare per qualcosa che mi avrebbe corroso senza alcuna remora.
Dopo "Soffocami" (trovate la mia recensione qui), la Cilli ci riconduce sulla scena del crimine.
Il primo volume mi aveva fatto un'ottima impressione, perchè vi avevo trovato una storia fresca, originale e narrata con ritmo maturo e serrato.
Il secondo episodio - a mio modesto parere - non è uscito bene come il primo, o piuttosto raggiunge lo stesso livello sino a tre quarti di sviluppo.
Mi spiego. Avevamo lasciato Aleksandra di nuovo libera, anche se nessuno credeva in cuor suo che quella libertà sarebbe durata a lungo. Rimanevano troppi demoni alle spalle, troppi nodi irrisolti. E infatti i Lamaze ricompaiono per completare la loro vendetta.
I primi capitoli sono angoscianti, cupi, quasi claustrofobici, non appena la scena si risposta al vecchio maniero. L'Autrice è riuscita davvero a creare un'atmosfera malata, opprimente, e a rendere in modo visibile la furia/attrazione che lega vittima e carnefice.
Ma poi, superata una certa parte, il racconto implode su stesso, si avvita e non procede.
Aleksandra finisce troppe volte per dire "non mi arrendo, adesso reagisco", eccetera, tanto che perde di credibilità. Troppe volte viene ferita, pestata, ricucita. Henry è un indeciso nato e finisce per ripetere gli stessi cliché. E ogni volta arrivano il buon chirurgo o il fratello buono a risistemare i danni, e ci viene chiesto di pazientare in attesa di colpi di scena che tardano a risollevare l'attenzione. Insomma, gli ultimi capitoli sono un continuo ripetersi di situazioni sempre uguali, che non aggiungono né tolgono nulla alla narrazione. E finiscono per far ristagnare il libro.
Un taglio di trenta-cinquanta pagine e l'aggrovigliamento di budella si sarebbe mantenuto sino alla fine.
Ciò non toglie che continuerò comunque a seguire la serie.
Chiusi le dita, come a voler catturare la luna.
Invece immaginai che fosse il cuore di Henri Lamaze.
Immaginai di spappolarlo.
Amarilli73 |
Grazie mille per la recensione! :D
RispondiEliminaP.s. Uh, avete cambiato la grafica *-* mi piaceee! ;)
Grazie a te per essere passata e in bocca al lupo per la continuazione della serie!!
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