Teaser Tuesday (190) - "Il profumo dell'oro" di Lorena Bianchi

Buona serata con la Rubrica Teaser Tuesday, Rubrica ideata da MizB del Blog Should Be Reading a cui anche questo Blog aderisce. 

In cosa consiste? 

1. Prendi il libro che stai leggendo 
2. Aprilo a una pagina a caso 
3. Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser") 
4. Fai attenzione a non scrivere spoilers!
5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

Il profumo dell'oro 
Lorena Bianchi
Copertina rigida: 427 pagine
Editore: Rizzoli (28 gennaio 2016)
Collana: Rizzoli narrativa
ISBN-10: 8817083046
ISBN-13: 978-8817083041

Fiamma ha diciott'anni, è impulsiva, determinata e negli occhi nasconde una forza che ancora non conosce. Insieme a Menico, apprendista di casa Giraldini, è cresciuta imparando l'arte di suo padre, messer Vincenzo, uno. degli orafi più famosi di Roma. Ma un giorno i committenti dei Giraldini cominciano a preferire gli ori raffinati di Benvenuto Cellini. Fiamma, decisa a scoprire i segreti di quell'artigiano, corre alla bottega di Cellini. Lì conosce se stessa, il proprio corpo e una passione travolgente: nell'attimo in cui incontra gli occhi smeraldo dell'orafo Lorenzo de Luna capisce che non potrà più tornare indietro. Lorenzo le insegna un nuovo modo di forgiare i gioielli, incastonando nel metallo non solo le pietre preziose, ma anche i sentimenti e i desideri più nascosti. L'intensità dei loro incontri, però, ben presto si interrompe. Fiamma ricomincia la sua vita dall'inizio e torna a lavorare l'oro, questa volta da sola; e ogni giorno, mentre perfeziona la sua arte, ricorda i tempi in cui Lorenzo la rendeva felice. È convinta dell'eternità dell'oro, ma anche di quella dell'amore...

E quando infine rimasero immobili, esausti e ansanti, un solo corpo, un solo respiro e un solo cuore, Fiamma si disse che il gioiello più raro e straordinario era finalmente tra le sue braccia. Gli baciò i capelli, scivolando nel sonno senza dirgli "ti amo" e senza che Lorenzo lo dicesse a lei. Ormai le parole non servivano. Fiamma accarezzò il fiore posato sul palmo della sua mano: una spilla in smalto bianco per il mantello di una dama. "Potrei sfogliari i petali uno a uno" mormorò con ammirazione. "Hai creato tu questo gioiello?"
Sdraiato al suo fianco nel groviglio delle coperte disfatte, Lorenzo le sorrise sonnolento, e Fiamma comprese che stava osservando un frammento del suo passato.

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