Thursday's Book: il libro del giovedì (105)


Questa sera non vorrei proporvi un coccodrillo, ma ritengo doveroso citare uno dei più grandi scrittori italiani contemporanei, Umberto Eco, scomparso la scorsa settimana.
Eco nasce ad Alessandria nel 1932. Dopo un'infanzia nell'Azione Cattolica, durante i suoi studi universitari su Tommaso d'Acquino smette di credere e decide di abbandonare definitivamente la religione. Dopo la laurea in filosofia nel 1954, si interessa di filosofia e cultura medievale, campo d'indagine che approfondirà per tutta la vita.
Il libro di cui vi propongo la scheda, legato a questa passione, è il suo primo romanzo e best seller internazionale, Il nome della rosa. Scritto nel 1980, ha riscontrato un enorme successo tra pubblico e critica, tanto da essere tradotto in 47 lingue e venduto in trenta milioni di copie.
L'edizione del libro è quella originale, nel 2012 Eco ha riveduto e corretto tale edizione, mantenendo stile e struttura narrativa, ma modificando l'impianto delle citazioni latine ed eliminando ripetizioni ed errori.
Ora vi lascio alla scheda del libro, vi ricordo che, in caso vogliate partecipare alla rubrica e fare voi una segnalazione, basta lasciare un commento al post oppure mandare una mail a illibrodelgiovedi@gmail.com. Il vostro consiglio sarà pubblicato in questo spazio dedicato. A presto e buona lettura!

Titolo: Il nome della rosa
Editore: Bompiani
Collana: I grandi tascabili
ISBN: 8845210669
ISBN-13: 9788845210662

Sinossi:
Ultima settimana del novembre 1327. Il novizio Adso da Melk accompagna in un'abbazia dell'alta Italia frate Guglielmo da Baskerville, incaricato di una sottile e imprecisa missione diplomatica. Ex inquisitore, amico di Guglielmo di Occam e di Marsilio da Padova, frate Guglielmo si trova a dover dipanare una serie di misteriosi delitti (sette in sette giorni, perpetrati nel chiuso della cinta abbaziale) che insanguinano una biblioteca labirintica e inaccessibile. Per risolvere il caso, Guglielmo dovrà decifrare indizi di ogni genere, dal comportamento dei santi a quello degli eretici, dalle scritture negromantiche al linguaggio delle erbe, da manoscritti in lingue ignote alle mosse diplomatiche degli uomini di potere. La soluzione arriverà, forse troppo tardi, in termini di giorni, forse troppo presto, in termini di secoli.

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