Pensieri e riflessioni su "BACI SPORCHI" di Rhys Ford


Autore: Rhys Ford
Titolo: BACI SPORCHI
Titolo originale: Dirty Kiss
ISBN-13: 978-1-63477-172-6
Pagine: 224
Copertina: Reece Notley
Traduzione di: Cornelia Grey
Uscita: 2 febbraio 2016

Trama - Un’indagine di Cole McGinnis

Cole Kenjiro McGinnis, ex-poliziotto e investigatore privato, sta cercando di superare la morte del suo amante, avvenuta durante una sparatoria, quando gli capita un’indagine apparentemente di routine. Investigare l’apparente suicidio del figlio di un importante uomo d’affari coreano si rivela subito un incarico tutt’altro che ordinario, specialmente quando Cole incontra Kim Jae-Min, il bel cugino del defunto.
Il cugino di Jae-Min aveva un piccolo, sporco segreto, uno che Cole conosce da tutta la vita e che Jae-Min sta ancora nascondendo alla sua famiglia. L’indagine porta Cole da ville eleganti e squallidi appuntamenti segreti di amanti fino al Dirty Kiss, il locale dove i ricchi vanno a soddisfare con discrezione i desideri di cui le loro famiglie troppo tradizionali preferirebbero non sapere niente.
Inoltre porta Cole McGinnis fra le braccia di Jae-Min, ma questo potrebbe essere un problema. La morte del cugino di Jae-Min appare sempre meno un suicidio, e il ragazzo appare sempre più un bersaglio. Cole ha già perso un amante per una morte violenta: non perderà anche Jae-Min.

Il pensiero di Amarilli73

Dio aveva creato Jae come uno splendido, erotico, complicato caos, in cui volevo annegare, ma volevo decisamente di più.

Devo subito dire che, al di là del contenuto (comunque notevole), di questo romanzo ho amato la forma, lo stile. Un romanzo di classe, di amorevole cura nei dettagli, con un'ottima costruzione narrativa e con personaggi non piazzati all'ingrosso sulle pagine ma disvelati poco a poco, quasi con pudore e rispetto (tanto per stare in tema!).
Il tutto rifinito da un gran lavoro di traduzione.
Cole Kenjiro sembra uscito da un vecchio thriller in bianco e nero, per quanto è mescolanza di razze, culture, sentimenti. Mi immaginavo continuamente di vederlo muoversi nelle varie inquadrature, da lui che corre nella bellissima scena iniziale di salto alla staccionata-tiro al bersaglio sino ai suoi primi piani di concentrazione mentre indaga e interroga i personaggi, ai suoi sguardi tesi quando contempla il suo Kim Jae-Min.
Due uomini, due mondi, dicevo. E se l'occidentale ex-poliziotto, ma pur sempre di sangue misto, alla fine s'è fatto fregare dalla sua omosessualità e confinare comunque nel ghetto dei diversi, finendo emarginato dalla famiglia e nel lavoro, per il bellissimo ragazzo coreano l'essere asiatico e amare un uomo lo rende ancora peggio. Il concetto va semplicemente al di là di ogni tabù e di ogni accettazione sociale.
Nulla di nuovo. Gli uomini sono uguali e sanno essere bastardi allo stesso modo, travalicando in questo i più lontani confini geografici. E ovunque gli uomini per bene nascondono per bene i tanti piccoli sporchi segreti, la vera sporcizia che va tenuta nascosta sotto il tappetto della loro linda casetta.
Una storia d'amore appena nata e già in salita (siamo al primo episodio), con un innegabile sottofondo amarognolo che la rende ancora più appassionante.

P.S. Un applauso anche per l'eleganza delle scene fisiche ("Mi esplorò lentamente, un bacio delicato che ammansì la paura che mi stringeva il petto. Gustai il suo sapore selvaggio, una spezia intensa ed erotica che mi avrebbe bruciato se avessi osato assaggiarla, lo sentivo. Volevo assaggiare Jae, come non avevo mai voluto assaggiare nessuno".)
La mia lingua si adattava perfettamente alla curva del labbro superiore di Jae. Percorsi i contorni di quel dolce arco rosa. Frenando il mio desiderio di possesso, gli leccai gli angoli della bocca, facendo scivolare all’interno la punta della mia lingua. Jae gemette, lasciando che ne prendessi possesso, facendo scivolare la lingua contro la mia in una danza seducente.
Amarilli73

2 commenti:

Powered by Blogger.